venerdì 30 gennaio 2009
Policoro: Portablocchi in semi pelle con doppio vano senza navigatore
giovedì 29 gennaio 2009
Iop so .Marco travaglio
Allora, dato che la gente non l'ha ancora bevuta la bufala delle intercettazioni, stanno esagerando, stanno sfiorando il muro del suono, stanno superando i limiti della decenza, ammesso che ne abbiano.Ci stanno, cioè, rifilando un'altra super balla per convincerci che siamo in preda al Grande Fratello, il Grande Orecchio, lo spione degli spioni, l'uomo nero che, nascosto in un ufficio a Palermo, intercetta tutto e tutti con gravi violazioni della privacy.Mettendo in pericolo la democrazia.Questo mostro si chiama Gioacchino Genchi, è un vice questore della Polizia in aspettativa, fin dai tempi di Giovanni Falcone collabora con i magistrati più impegnati in tutta una serie di indagini che hanno a che fare con l'informatica e la telefonia, perché ha accumulato un'esperienza unica in Europa, in questa materia.Aiuta i magistrati a incrociare le telefonate e i tabulati telefonici nei processi di omicidio, di rapina, di mafia, di 'ndrangheta, di camorra, di tangenti, di stragePerché è utile e indispensabile una figura come la sua? Perché non basta fare come tante bestie con la penna in mano fanno sui giornali: prendere le intercettazioni, far il copia-incolla e spiaccicarle sulla pagina di giornale o farle sentire in televisione.Le intercettazioni vanno lette e soprattutto vanno capite.Al telefono, molte persone cercano anche di parlare un linguaggio convenzionale, o anche se non cercano di parlarlo finiscono per farlo: si parla molto male al telefono, si capisce poco, spesso.Ecco perché è importante capire a che ora avviene quella telefonata, in che posto, dopo quali altre telefonate e prima di quali altre telefonate avviene quella chiamata.Perché se senti dire a uno “ho parlato con Ciccio”, da sola quella telefonata non ti dice niente.Allora devi andare a vedere cosa è successo prima, se ci sono dei “Ciccio”.“Sto andando a parlare con Pippo”. Chi è Pippo? Andiamo a vedere dopo. Andiamo a vedere dove si trovava Pippo un attimo dopo che questo dicesse “sto andando a parlare con Pippo”.Allora abbiamo la prova che il Pippo era veramente lui, che i due si sono incontrati, perché stavano nella stessa cella territoriale da cui è partita la chiamata e dove, poi, c'è stato l'incontro.Dunque, gli incroci fra le telefonate intercettate e i tabulati telefonici richiedono intelligenza, perché prese così non dicono mai niente, non vogliono dire niente e nei processi non sono utili e a volte vengono assolti i colpevoli proprio perché gli investigatori non sono riusciti a far fruttare, a trasformare in prova evidente ciò che avevano nelle carte, nei tabulati e nelle telefonate.Ecco perché sono utili questi consulenti tecnici che sanno usare l'informatica e sanno incrociare i dati e arrivare a delle conclusioni, per cui anche una telefonata insignificante può diventare la prova regina per incastrare un assassino.In questi giorni si parla di Genchi come il consulente di De Magistris. Certo, è stato consulente anche nelle indagini di De Magistris, ma nessuno racconta quanti omicidi insoluti ha fatto risolvere Genchi con questo sistema, quanti assassini che stavano in libertà oggi sono in galera grazie alle consulenze di Gioacchino Genchi.Io lo posso dire tranquillamente: lo conosco da anni, lo apprezzo, penso che sia una persona estremamente perbene.E' un signore che vive del suo lavoro, che praticamente lavora sempre, giorno e notte, al servizio nostro, per renderci più sicuri: al servizio della giustizia.Questo per come lo conosco io è Gioacchino Genchi
martedì 27 gennaio 2009
NO SCORIE: BLUFF PETROLIO
Le trovate pubblicitarie e il markenting usato per catturare gli acquirenti sulla bontà dei prodotti è stato importato dalla politica locale per circuire voti con la promessa del buon prodotto (sconto benzina), comunicazione di alta percezione che invece nasconde il trucco commerciale che permetterà l'estrazione petrolifera da parte delle lobby che distruggeranno tutta la Basilicata e le economie collegate senza sborsare quasi nulla. La percezione dell'iniziativa apparentemente di grande effetto mediatico in prima battuta è destinata a sgonfiarsi, mostrando i suoi lati peggiori se la analizziamo nel dettaglio. Lo sconto sulla benzina dovrebbe realizzarsi con una copertura extra del 3% delle royalites che passano dal 7 al 10%. Bazzeccole in confronto alle royalites che percepiscono in Canada che sono del 50% o in Norvegia dove le royalites per il territorio sono addirittura dell’80%.
La benzina a prezzo ridotto si basa riduzione delle accise, ossia delle tasse che il governo pone sul litro di carburante e sulla produzione di idrocarburi regionale che terminerà nel medio periodo , in media altri 10 anni . La benzina con prezzo ridotto quindi non sarà corrisposta per l'eternità, ma avrà un termine legato all'esaurimento del combustibile fossile che dovrà essere estratto sempre in maggiori quantità per mantenere lo sconto.
Nella Basilicata che vive di agricoltura però la riduzione delle accise c'e' già per le attività agricole e per la pesca.Quindi la categoria che traina l'economia regionale non potrà beneficiarne. Le imprese industriali ( ormai sono tutte chiuse o in cassa integrazione) avranno poco ristoro e figuriamoci se per pochi spiccioli altre imprese verranno in Basilicata. I privati che percorrono in media 20000 Km/anno con una vettura economica che fa 15Km/lt ( ammesso che si toglieranno 10 cents/lt) avranno un risparmio medio che non arriverà neanche ai 130 euro/anno a famiglia. Parte della popolazione lucana pari a 125.000 abitanti è sui 65 anni, difficilmente percorre Km e non usufruirà dello sconto. Per il gas abbiamo già visto che la platea di chi usufruisce degli sconti regionali è molto limitata e di nuovo sono proprio escluse le aziende agricole(le più penalizzate dall’inquinamento petrolifero).
Ben poca cosa in confronto agli 80 cents su un dollaro sul valore delle estrazioni che già dal 2000 percepisce il territorio dell’Alaska e dei suoi abitanti che hanno un reddito pro capite grazie alle sovvenzioni del petrolio medio di 64.000 dollari/anno, pari a 50.000 euro/anno attuali, mentre prima erano i popoli a più basso reddito dell’America.
Nell’Alaska le estrazioni petrolifere al contrario della Basilicata sono monitorate costantemente dalle istituzioni per tutti gli inquinanti e i livelli di emissioni e di inquinamento sono 6000 volte inferiori a quelle italiane(vedi idrogeno solforato da 0,005 ppm in america secondo l’OMS a 30 ppm in Italia per l’industria petrolifera).Negli Stati uniti inoltre è proibito trivellare vicino ai bacini idrici, ai centri abitati ed è vietato estrarre petrolio nei parchi e vicino alle coste.
Lo sconto sulla benzina ha, però ha un prezzo da pagare :Abbiamo già perso i fondi obbiettivo 1 per il PIL drogato dal petrolio ( stimati in circa 350 mil.euro).
Danni ambientali, danni alle economie locali, danni alle acque, costi sociali per la salute e per lo spopolamento del territorio che non potrà più autosostenersi per le misure federaliste messe in atto perchè a petrolio estratto le economie locali saranno distrutte. L'inquinamento delle acque, del suolo, del mare e dell'aria distrugge le economie locali come l'agricoltura e il turismo. Nel solo Metapontino ci sono 10.000 addetti in agricoltura (che non hanno chiuso per cassa integrazione come fa la Fiat di Melfi).L'agricoltura in Val d'Agri sta scomparendo per far posto all'inquinamento, dove sono finite le mele della Val d'Agri che riempivano gli ipermercati di Bologna e dove finiranno i fagioli di Sarconi ( ossia il cosiddetto caviale delle leguminose)? L'acqua che soddisfa due regioni, quanto vale ? E le persone che si ammalano e che devono affrontare i viaggi della speranza per i quali non bastano i muti ipotecari ?E quali sono i costi sociali che dovrà sostenere la comunità in termini di monitoraggi e controlli ambientali? . E quelli legati alle cure mediche negli ospedali, i servizi e all'assistenza a seguito dell'esponenziale aumento di tumori in Basilicata che porta la regione ai primi posti in Italia come una recente indagine conferma? Spopolamento della regione Normalmente tra vent'anni se si mantengono le statistiche attuali i 593.00 abitanti della Basilicata diventeranno 388.000 , considerando i 12500 abitanti ultra 65 che non ci saranno più e i 4000 che in 20 anni diventeranno 80000 (593.000-125.000-80.000=388.000)Con l'aggravio che dei 388.000 i 2/3, pari a circa 260000 persone, saranno nella categoria degli ultra 60 enni (ossia una regione di vecchi ). Se il processo è accelerato dalla distruzione delle economie locali provocato dall’inquinamento la popolazione potrebbe ridursi addirittura in 10-15 anni e non più in venti come prospettato
Chi ci guadagna realmente:La lobby petrolifera( politica-imprese) per continuare a trivellare indisturbata in Basilicata, che non ha un interesse nazionale come qualcuno vuol farci credere, ma esclusivamente societario collegato alle srl e alle spa nazionali ed internazionali (schell, total, eni ecc.).La classe politica lucana bipartisan per mantenere il proprio status (visto che non avrà più fondi perché il federalismo gli taglierà le entrate).Gli industriali dei rifiuti che vogliono fare altri businnes in Basilicata con i rifiuti petroliferi e i rifiuti tossici provenienti da fuori regione.Chi pensa che la Basilicata sia un territorio da sfruttare e non valorizzare.
Il 31 Gennaio a Policoro
DI SANZA SU SOLUZIONE CRISI ALLA REGIONE
domenica 25 gennaio 2009
Policoro: Scuola, comune e ASL non assistono i banbini malati-VERGOGNA
venerdì 23 gennaio 2009
Marinagri:Restituite la terra al Popolo
Segue risposta a Marco Vitale
Ottavio Frammartino
giovedì 22 gennaio 2009
Riceviamo dal'Ing. Marco Vitale e pubblichiamo
Ringrazio l'ing.Vitale per la lettera che pubblichiamo volentieri, cosi come facciamo per chiunque vuole testimoniare posizioni diverse da quelle sostenute dal Blog. Scrivo sopraffatto dopo una giornata proficua ma dura, e la stanchezza sta prendendo il sopravvento , domani replicherò a questo interessante post di cui non condivido quasi niente , ma da subito è senza incertezze su un punto do ragione all'ing .Vitale ( ma credetemi non per un eventuale querela ,perché non ne ravviso gli estremi) ma per una questione etica , quello di non aver evitato quel commento , del tutto inopportuno e spropositato che non ha niente a che vedere a che fare sulla discussione su Marinagri , una vicenda che ribadiamo se c'è ne fosse bisogno, non attiene a questioni di criminalità organizzata ne alla mafia ne mai vi era l'intenzione d' insinuare tale intrecci in questa vicenda . Ma mi creda l'intrepretazione che io avevo dato a quel commento era totalmente diverso dalla lettura data da lei , e me ne scuso sinceramente.
Ottavio Frammartino
mercoledì 21 gennaio 2009
Gli impuniti
martedì 20 gennaio 2009
Traffico di rifiuti pericolosi. Intervenga anche il comune di Policoro.
La Procura di Potenza avrebbe ipotizzato l’esistenza di un’organizzazione che avrebbe progettato di aggiudicarsi appalti nel campo delle bonifiche e dell’emergenza rifiuti per poi spartirsene i proventi.Molti cittadini hanno segnalato a questo Blog, la totale indifferenza del comune e dei vigili di Tursi , che pur essendo stati fatte delle denunce, non si sarebbero mossi in modo deciso per capire la natura del via vai dei Tir ne di cosa scaricassero in quei terreni. Riteniamo che su tale iniziativa anche il comune di Policoro debba chiedere al comune di Tursi spiegazioni , magari coordinando insieme una azione di controllo del territori di pane e vino , visto che i due territorio sono confinanti, considerando che eventuali contaminazione delle falde acquifere e l' inquinamento dell’aria potrebbero causare danni anche ai residenti di Policoro.
Riceviamo e pubblichiamo un articolo dell'Ing.Marco Vitale
Correttezza, democrazia, principio del contraddittorio, onor del vero… bla… bla… bla… Peppino Impastato si sta rivoltando nella tomba.
Articolo dell’Ing. M. Vitale, pubblicato su La Nuova Basilicata sabato 17 gennaio 2009:
“La lotta politica porta ad atteggiamenti contrari alla nostra impresa”
- “Le alluvioni non intaccano Marinagri” “I corsi d’acqua esondano, nessun problema per il villaggio turistico”
I recenti eventi meteorologici che hanno duramente colpito la costa ionica della Basilicata e determinato esondazioni dei corsi d’acqua, come era prevedibile, non hanno determinato alcun problema alle aree dell’intervento Marinagri. Tale constatazione risulta ovvia, in quanto ampiamente prevista sia dai nostri studi scientifici, sia da un recente studio specifico commissionato dall’autorità di bacino all’Università della Basilicata e redatto dai professori Sole e Fiorentino. I due accademici, specialisti della materia, responsabili di Unità Operative del Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche, hanno dimostrato l’assoluta sicurezza delle aree suddette, con riferimento al rischio di esondazione del fiume Agri per un tempo di ritorno inferiore ai 200 anni, pertanto confutando completamente quanto riportato nella consulenza tecnica della procura di Catanzaro, redatta da un tecnico che, oltrepassando il limite della propria competenza di geologo, e spinto da inusuale “furore agonistico”, si era prodigato in alchimie probabilistiche andando ad ipotizzare, per il fiume Agri, una portata superiore a quella del fiume Po. Ultimamente, sull’argomento, alcuni professionisti della mistificazione e della disinformazione, si sono prodigati in un curioso tentativo di utilizzare gli eventi meteorologici ed i danni causati, più o meno a destra e manca, nel territorio lucano, per ipotizzare rischi idraulici nell’area di Marinagri, ovviamente in assenza di qualsiasi minimo danno o allagamento nelle aree in parola. Addirittura in presenza di allagamenti diffusi sul territorio, riportati da tutti gli organi di informazione, dalla piana di Sibari a Metaponto, si è arrivato a dire: ”meno male che gli eventi alluvionali non hanno interessato la zona Marinagri, altrimenti chissà cosa sarebbe successo,...”. Come se Policoro fosse in provincia di Brescia. È sin troppo evidente che le esigenze di lotta politica, o semplicemente l’ansia di “apparire ad ogni costo”, porta ad assumere atteggiamenti di ossessiva ed aprioristica opposizione verso la nostra iniziativa imprenditoriale, ma l’esito di tale atteggiamento è miserevole e, a parte l’approvazione di pochi adepti, lascia nella maggior parte dei lettori, che usano ragionare, un senso di sterilità, emergendo chiara la presunzione di chi si imbarca in discussioni di idraulica fluviale, citando metodologie, tempi di ritorno, “tecnicalities”, senza aver la benché minima cognizione di quanto affermato. Ma c’è di più. Chi non addiviene “idraulicamente” alle medesime conclusioni politiche, viene definito “colluso” con Marinagri. Quanto accaduto in occasione di un convegno a Matera il 17.06.2008 è emblematico. Personaggi che si spacciano per giornalisti, presumendo di poter contro dedurre tecnicamente i risultati di studi idraulici, arrivano con la “bava alla bocca” a insultare professori universitari specialisti nella materia, rei di aver studiato l’effettivo rischio di esondazione del fiume Agri e di averlo ritenuto nullo. Tutto ciò nella assurda consapevolezza che chiunque abbia un “prezzo” e possa – a cuor leggero – mettere a repentaglio la sicurezza delle persone di un territorio, prima ancora della propria professionalità o dignità di accademico. Stiano tranquilli, senza tirare il “padre eterno” per la giacchetta, tutti coloro che aspettano un evento naturale per verificare le conseguenze naturali su Marinagri. Una cosa è certa, l’evento alluvionale in grado di determinare l’esondazione del fiume Agri oltre gli attuali argini di Marinagri, ha un tempo di ritorno superiore ai 500 anni, per cui, se mai si dovesse verificare, nessuno di noi potrà mai raccontarlo.
Nell’interesse pubblico, nel blog pubblichi solo quello che ti pare?
Vedi video sul fiume agri
sabato 17 gennaio 2009
Policoro, due punti di vista sul consiglio comunale
Cordiali saluti
Frammartino Ottavio
Segretario Provinciale PRC Policoro
La risposta sul Giornale di G. Elia:
L'amico Ottavio Frammartino doveva spedire la missiva non a “il Quotidiano”, bensì ai consiglieri comunali che in commissione hanno deliberato un documento e poi, legittimamente, in aula ne hanno approvato un altro con opportune modifiche. Se poi ritiene che le modifiche apportate abbiano evitato la votazione di un documento scandaloso, tutto sbilanciato a favore di “Marinagri”, è un suo legittimo e rispettabilissimo parere. Ho scritto nell'articolo che il secondo documento, quello ufficiale, l'atto ricognitivo o di significazione pro- “Marinagri”, è stato approvato all'unanimità pur se nel dibattito ci sono stati alcuni distinguo tipo l'intervento del consigliere di minoranza del Pd, Franco Labriola, che ha difeso
solo la destinazione turistica dell'area del P.P.E. “Foce Agri”. Per quanto riguarda
la Sua affermazione su un professionista vicino alla società di Vitale che avrebbe suggerito il documento originario, io non ho le prove e, dunque, non posso scrivere cose figlie della mia immaginazione che con l'articolo, per giunta, non hanno nulla a che spartire. Così come non capisco cosa centri l'articolo apparso mercoledì con la Sua personale valutazione di “sola” ri - filata dal Consiglio comunale a “Marinagri”. Io ho preso atto di una votazione, il resto sono spunti di riflessione
che possono essere oggetto di approfondimenti.
g.e. (Quotidiano Della Basilicata)
Di Sanza:«Controlli rigorosi su quelle assunzioni»
l'interrogazione, ho sottoposto all'attenzione del presidente della Giunta regionale la questione, affinché accerti le procedure adottate dalla Sogin per l'assunzione di personale presso l'Itrec del Centro Enea di Rotondella e se, soprattutto, non siano state assunte persone incompatibili per le funzioni svolte; verifichi l'uso dei fondi assegnati al Comune di Rotondella, per la compensazione ambientale; assicuri, altresì, un corretto esercizio del diritto al voto”. Secondo il consigliere, infatti, alcune assunzioni potrebbero essere state fatte “preferendo personale legato direttamente all'amministrazione comunale di Rotondella o indirettamente ad essa, facendo aggiudicare lavori in favore di familiari di amministratori comunali in società cooperative legate a quest'ultima o agevolandone l'avvio al lavoro. Il Comune di Rotondella è tenuto al controllo sulle attività della Sogin presso il centro Itrec dell'Enea
-chiarisce Di Sanza, riferendo una conclusione anticipata dal Quotidiano- e sarà chiamato al voto per il rinnovo dell'amministrazione nel turno elettorale del 2009”. Il consigliere fa poi riferimento al codice etico di cui si è dotata la Sogin, che al punto 4.3 vieta di «Accordare vantaggi di qualsiasi natura (per esempio promesse di assunzioni locazione
di immobili a prezzi irrisori), in favore di rappresentati della Pubblica amministrazione da cui possono scaturite vantaggi a favore della Società». La società romana, attraverso le colonne del Quotidiano, è già intervenuta sul caso, assicurando che le selezioni sono rigorose, «Senza
rispondere -puntualizza Di Sanza- all'interrogativo rivolto se vierano tra i suoi assunti o in società collegate amministratoricomunali e, soprattutto, senza garantire terzietà dinanzi all'evento elettorale smentendo quanti in questi giorni millantano relazioni con la società per finalità legate a possibili assunzioni
Antonio Corrado (il Quoidiano della Basilicata)
giovedì 15 gennaio 2009
Una giornata in Via S. Giusto
La fotografia illustra la piena del Fiume Agri nel pomeriggio del 14.01.2009 in prossimità di viale S. Giusto.Si osservi come il livello dell’acqua si trovi in corrispondenza della sommità dell’argine, nonostante si sia già in fase di dissipazione dell’onda di piena, nel filmato invece non solo è invidente che gli argini a fatica contengono i flussi , ma in alcune parti il fiume è esondato.Per fortuna che è piovuto per un solo giorno.
In concomitanza con l’esondazione del F. Agri in prossimità di Marinagri, il maltempo ha causato una violentissima mareggiata che ha lambito le strutture di Marinagri. La foto mostra la mareggiata già in fase di attenuazione, ma i cumuli di alghe spiazzate fino ai piedi degli edifici di Marinagri indicano inequivocabilmente che le onde hanno lambito gli edifici di Marinagri.
Vedi Video
Ringraziamo l'autorità di Bacino, che con la sua incuria e negligenza ci permette di fare questi servizi dopo solo un giorno di acqua.Speriamo solo che ci fermiamo a questi piccoli danni, e sempre confidando nella clemenza di dio e del Tempo.
Vento forte anche a Potenza e a Matera
I due sono indagati dalla procura di Salerno (che ha ereditato dall’ex pm Luigi de Magistris l’inchiesta Toghe Lucane) per reati gravissimi, tra i quali l’associazione a delinquere, la corruzione e la corruzione in atti giudiziari. Non solo. Chieco e Tufano, secondo l’accusa, avrebbero commesso i reati per i quali sono indagati non ognuno per conto suo, ma come complici. Una circostanza ancora più inquietante, visto che l’uno (Tufano) in virtù delle sue funzioni dovrebbe “vigilare” sull’altro (Chieco).
Il documento, che per comodità chiameremo la “Mozione di Matera” è stato inviato al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, al procuratore generale della Corte di Cassazione, Vitaliano Esposito, e ai presidenti della prima e della quarta commissione del Consiglio superiore della magistratura.
Cosa chiedono, in sostanza, i firmatari della Mozione di Matera? Chiedono che Tufano e Chieco vengano trasferiti ad altra sede (com’è avvenuto per l’ex presidente del tribunale di Matera, Iside Granese, e per l’ex pm di Potenza, Licia Genovese, anche loro indagate in Toghe Lucane), in quanto non sussistono più le condizioni di serenità, credibilità e terzietà dei magistrati che consentano un’amministrazione della giustizia appena appena credibile. Chiedono anche (al ministro e al pg della Cassazione) di valutare se per i due magistrati lucani non ci siano i presupposti per un’azione disciplinare e per un’ispezione.
Il ministro Alfano - che per comodità d’ora in avanti chiameremo Bugs Bunny per la sua somiglianza al simpatico coniglio dei cartoon - e il pg Esposito non hanno finora risposto. Evidentemente erano troppo impegnati a “sistemare” i magistrati salernitani che hanno osato indagare sui magistrati calabresi (cfr. la richiesta di azione disciplinare del ministro). Magistrati salernitani per i quali, nella sua richiesta di azione disciplinare dell’8 gennaio 2009, Bugs Bunny è diventato cattivissimo, più cattivo del Coniglio mannaro.
Eppure, quel decreto di perquisizione e di sequestro dei pm di Salerno che Bugs Bunny Mannaro ha definito: “di inusitata lunghezza”, “abnorme” e “altamente invasivo”, contenente “motivazioni non pertinenti”, inficiato da “assoluta carenza di equilibrio” e da “acritica difesa del dottor de Magistris”, ecco, proprio quel provvedimento è stato confermato dai giudici del Riesame.
Ma di questo fatto nessun giornale, giornale radio, o tv pubblica o privata ha dato notizia.
Il presidente Napolitano, invece, non ha ignorato la Mozione di Matera. Il 5 gennaio 2009, a firma di Enrico Gallucci, segretario dell’Ufficio affari dell’amministrazione della giustizia, Napolitano ha fatto sapere di avere inviato la Mozione di Matera al Csm per le valutazioni del caso.
Certo, non sfugge a nessuno la singolarità di un presidente che trasmette un documento all’organismo che egli stesso presiede. Napolitano che invia a se stesso la Mozione di Matera, per giunta senza fissare un ordine del giorno o aggiungere nemmeno mezza parola sull’argomento, ci lascia tutti un po’ così.
Ma non bisogna pretendere tutto e subito. La risposta del presidente c’è stata, e questo è un fatto. E il Csm, di lino o di lana, non potrà ignorare il contenuto della Mozione di Matera. Come non potranno ignorarlo Bugs Bunny e mister Esposito Vitaliano, procuratore generale della Corte di Cassazione. Anche perché non succede tutti i giorni che una “Assemblea popolare per la giustizia” rischi di passare per una adunata sediziosa.
mercoledì 14 gennaio 2009
Policoro: Il Terminal bus cade a pezzi
Dopo le 20 c'è il coprifuoco ». Ma non solo: «Perché non vedete in che stato fatiscente è il terminal…-commenta quest'ultimo- con pezzi di intonaco che cadono di tanto in tanto e quando piove sembra una gruviera, con l'acqua che penetra tra il solaio bagnando i malcapitati! ». E domenica scorsa, all'improvviso, è caduto anche un lampadario; mentre lo scorso 28 dicembre, durante una festa, è scoppiato addirittura il pavimento. L'unico presidio serale è il ristorante pizzeria “Piccadilly” di zio Mauro, una sorta di casa del buon Gesù, accoglie tutti a volte senza chiedere mai nulla in cambio, nemmeno un centesimo di euro. Come la scorsa domenica, quando ha messo a disposizione il proprio bagno agli utenti passeggeri per i più elementari bisogni fisiologici, donando a volte anche qualche bottiglia d'acqua agli sfortunati avventori. Dal 1997, quando venne inaugurato, ad oggi sembra che non siano mai stati effettuati lavori di ristrutturazione. La società che gestisce la struttura “Grassani&Garofalo”, per bocca del suo amministratore, Franco Garofalo, sostiene: «La domenica chiudiamo prima e comunque la manutenzione straordinaria del Terminal Bus non spetta a noi ma al Comune. E a tal proposito ho provveduto a inviare tre raccomandate per sollecitarne
gli interventi. Anzi, in qualche circostanza ho provveduto io stesso e a mie
spese a lavori che non mi competevano per contratto: riparazione di buche, giardinaggio e arredo urbano più in generale. E' vero la domenica chiudiamo prima, anche perché negli anni si sono registrati atti di vandalismo che hanno danneggiato la struttura». L'assessore ai Lavori Pubblici, Cosimo Ierone, accorso subito dopo la chiamata di domenica sera assicura: «Oggi (martedì
ndr) faremo un sopralluogo con il personale dell'Ufficio tecnico e nel giro di poco tempo partiranno i lavori di manutenzione per rendere il Terminal per accogliente. Poi, contratto alla mano, per le spese di nostra competenza non ci sono problemi, mentre per i lavori che spetterebbero all'affittuario addebiteremo… non passiamo permetterci il lusso di tenere una struttura così fatiscente in pieno centro. Prima c'è l'interesse dei cittadini e poi quello
dei privati. Inoltre, farò in modo che le porte di ingresso siano aperte tutti i giorni, feste incluse, fino all'ultima corsa». Anche il sindaco, Nicola Lopatriello, messo al corrente di questo spiacevole episodio, ha tranquillizzato tutti: «Indipendentemente da quello che c'è scritto nel
contratto di gestione della struttura pubblica, è nostro compito garantire un servizio civile e, dunque, faremo partire i lavori nel più breve tempo possibile. Poi vedremo se sono di ordinaria o straordinaria amministrazione e dunque di chi sono a carico le spese. Per ora è un problema secondario. In linea generale l'ordinario è a carico del conduttore e lo straordinario del
Comune». L'unico dato certo, a oggi, è che il Terminal sarà dismesso dal patrimonio comunale per un cifra che si dovrebbe aggirare, la stima è ufficiosa a 1.100.000.
Gabriele Elia (quotidiano Basilicata)
martedì 13 gennaio 2009
Il consiglio rifila una sola a Marinagri
Questa proposta della maggioranza trova subito un grande sostenitore nel consigliere Fabiano Montesano che ne sposa subito sia l’indicazione politica , e come componente della commissione anche le argomentazioni tecniche, rassicurato dai pareri del direttore generale sia da un parere generico dell’ufficio tecnico.
Ma al Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii entusiastico di Montesano , viene smorzato da un intervento molto duro dell’assessore Labriola, che pur rivendicando di aver sempre sostenuto l’idea Marinagri, "che non è l’impresa di Marinagri" , richiama al senso di responsabilità il consiglio affinché questo deliberato venga condiviso , "rifuggendo da tatticismi che esulano dalle responsabilità personale" . Richiama la maggioranza ad avere un comportamento corretto, non si può insultare la minoranza. L’imbarazzo nel consiglio è totale , anche se non dice cosa non va , si intuisce che chiede delle modifiche al documento. Ed è il capogruppo Marrese , che prima ringrazia la commissione del buon lavoro fatto , e poi chiede che vengano emendati i punti più controversi , ma stando ben attento a non spiegare le ragioni perché si è contro quelle proposte fatte dalla maggioranza,( rinuncia alla confisca, interpretazione coatta della delibera dell’ autorità di bacino , e a questo punto noi poveri imbecilli non capiamo perché ha elogiato il lavoro fatto della commissione, se ne chiede lo stravolgimento delle decisioni) esplicitando così anche le richieste di Labriola.
A questo punto interviene il sindaco, ci aspettiamo da parte sua una difesa strenua delle ragioni della delibera nei punti più controversi, un attacco senza remore contro la miopia della minoranza, ma rimaniamo delusi, non è il nostro amato lopy, è conciliante , collaborativo , anche sul bilancio aspetta le proposte della minoranza , guarda e parla a Marrese con tenerezza , incolpa l’incauto Lutrelli degli insulti (avventore di Bische) attribuitagli , certo parla della sua difesa costi quel che costi per Marinagri, ma nulla di più . Ci domandiamo stupiti, che forse vuole lasciare le vesti del Lopy Mandrake per entrare in quelle di Nicolino il Magnifico?
Ma è nella pausa concessa , affinché i capogruppo trovassero un’intesa su un testo, capiamo che era tutto un gioco delle parti.
L’accordo lo trovano subito, sono tutti li in aula , ed è evidente che non vi era nessuna discussione , eppure la valenza degli emendamenti stravolgevano il contenuto della proposta , dandoci la sensazione che era già stato tutto concordato. La maggioranza doveva far vedere a Marinagri ( il management Vitale & figlio presenti in sala , in amichevole colloquio con il consigliere provinciale N. Montesano) che aveva fatto il possibile, l’opposizione fare la sua parte , ma senza dare l’impressione di voler contraddire Marinagri , così facendo levava una patata bollente dalle mani di Lopatriello.
In poche parole hanno rifilato una sola a Marinagri. Noi che ci siamo battuti affinchè questa delibera fosse modificata, dovremmo essere contenti, ma questa è stata una rappresentazione di quella che consideriamo una brutto modo di fare politica , una sconfitta per la politica , quindi anche una sconfitta per noi.
lunedì 12 gennaio 2009
Vergognamoci per loro
sabato 10 gennaio 2009
Ciao Gaetano ciao Giovanni
venerdì 9 gennaio 2009
Affinchè noi possiamo dire Nicolino il Magnifico (come Lorenzo)
Signor Sindaco
lei ha dichiarato:
oggi siamo nella condizione che se un policorese vuole intraprendere un’attività, il Comune gli paga gli interessi passivi.
Domanda :
1) quale è la disponibilità economica in bilancio per tale iniziativa
2) quale è il limite della somma dei crediti di cui il comune si accolla l’interesse
3) Se l’accesso è consentito a tutti, o vi è un criterio di selezione.
4) Quante imprese avete più o meno calcolato di sostenere.
5) Che giudizio di fattibilità hanno dato i revisori dei conti su tale iniziativa
Lei ha dichiarato:
Se poi assume disoccupati del posto, gli applicheremo sgravi fiscali
2 Domanda:
1) che tipo di sgravi applicherete visto che per tali provvedimenti non avete previsto nessun esonero sull'addizionale IRPEF
2)Ma soprattutto questi sgravi fiscali di quanto ammonterebbero per ogni assunto ?
Che giudizio di fattibilità hanno dato i revisori dei conti su tale iniziativa?
Lei ha dichiarato:
Mi sono promesso che girerò quartiere per quartiere per spiegare la bontà delle nostre scelte strategiche.
Domanda
Le dispiacerebbe farci sapere le date perché vorremo essere presenti, specie se le sue risposte non saranno esaurienti per poterla seguire casa per casa , radio per radio , quartiere per quartiere armati di queste Domande.Se invece come crediamo ci risponderà saremo li per raccontare nel nostro piccolo ( e ai più che seguono questo blog) il nuovo Nicolino il Magnifico.
P.S. ci scusi l' ultima domanda, era necessario insultare il capogruppo della Minoranza per poter rispondere alle sue critiche , che per quanto dure fossero quelle osservazioni sul bilancio erano tutte politiche?
Grazie
giovedì 8 gennaio 2009
Un'altra tragedia colpisce Policoro
Marinagri fa litigare la maggioranza
martedì 6 gennaio 2009
Policoro: P.zza Roma Vendesi
Adesso la minoranza promette battaglia (qualcuno dice finalmente), e si passerà dalle aule del consiglio a quelle giudiziarie per invalidare un bilancio che potrebbe intitolarsi “ Policoro si svende” non a caso siamo in tempi di saldi.
lunedì 5 gennaio 2009
In verità non hanno consentito al Pd di presentare gli emendamenti , in quando il loro capogruppo è arrivato con qualche minuto in ritardo dopo la scadenza dei termini.
Per noi era importante presentare delle proposte , prima perché così come avevamo promesso in campagna elettorale noi ci siamo e svolgeremo la nostra azione di opposizione , anche se non siamo presenti in consiglio, il secondo rivendichiamo all’amministrazione Di Sanza e al sacrificio dei cittadini il risanamento dei conti pubblici.
Inoltre era importate dire che dopo che i cittadini hanno dato, in un momento di difficoltà generalizzata è importante dare un segnale di sostegno ai redditi
Siete catastrofistici ?
No no, siamo realisti, basta vedere i dati delle vendite natalizie , i negozi hanno incassato un 40% in meno rispetto all’anno scorso, tenga conto che il dato nazionale è al 30%. Sarà un anno con molti lavoratori in cassa integrazione , i redditi delle famiglie saranno dimezzati , ma le tasse e i servizi si pagheranno su quello dichiarato l’anno prima. Coniando lo slogan dell’amministrazione , vogliamo poter dire : non vogliamo più debiti per le famiglie per un comune con – debiti
Ma dall’opposizione è facile dire ridurre , ma da dove dovrebbero prendere le risorse?
Veda abbiamo stimato con tale operazione una riduzione delle entrate di circa 195 mila euro , che si potrebbero trovare riducendo le spese per la promozione del territorio da 250 a 150 che è sempre una grande cifra , altri 76 mila euro da un recupero dell’evasione , stimando questa in modo prudente all’8% delle attuale entrate , altri 19 mila euro da una riduzione delle indennità degli amministratori , se non sbaglio anche questa prevista dalla finanziaria del governo.
Cosi come chiediamo una riduzione della Tarsu , anche in questo caso tale tassa fu aumentata con un impegno preciso che entro un anno sarebbe stato diminuita di almeno il trenta per cento dell’attuale tassazione con il varo della municipalizzata. Poi le cose andarono come tutti sappiamo. Oggi chiediamo una riduzione del 15% della tarsu , sarà poi compito dell’amministrazione o con un nuovo appalto o con la municipalizzata risparmiare sul servizio ( ricordo che Di Sanza con la riciclata si era impegnato ad abbassare la tassa del 30% ) visto anche che su questo c’è un impegno preciso del sindaco che all’approvazione del bilancio previsionale 2008 aveva dichiarato che la muse è " anche nel nostro programma e sarà la novità per Policoro, perché potrà offrire agevolazioni ai cittadini, con servizi migliori a prezzi inferiori”.
Come vede noi vogliamo credere in quel che dice Lopatriello, per questo essendo convinti che egli saprà dare al paese un servizio migliore con prezzi inferiori , chiediamo una ragionevole e non esagerata riduzione.
Ma crede che la maggioranza accetterà queste proposte?
Noi le facciamo con spirito costruttivo, nell’interesse della città , e ci batteremo affinché queste come le altre proposte sia sulla stabilizzazione degli LSU che l’aumento in organico dei vigili per un maggior controllo del territorio possano realizzarsi.