martedì 24 maggio 2016

Lettera aperta al Sindaco


Caro Sindaco, sono stupito che la richiesta di un confronto politico ti ha provocato ansia e nervosismo. Ritengo che un pubblico dibattito potrebbe contribuire a diffondere fra i cittadini una condivisione delle scelte politiche per sentirsi sempre più appartenenti alla città. 
Approfondire la storia e le origini del paese fa crescere lo “spirito di appartenenza” alla nostra comunità che, per differente provenienza dei suoi abitanti, a volte li fa sentire “estranei” nel proprio paese. Sono convinto inoltre, che un Sindaco deve incoraggiare e stimolare i giovani cittadini a sentirsi protagonisti della propria città. 
Credo che oggi sia necessario risvegliare un senso di appartenenza non basato sulla contrapposizione e sull’esclusione, ma avere il coraggio di proporre un racconto unificante per la comunità. Mi rendo conto che con un carattere insolente e supponente è difficile organizzare confronti pubblici che aiutino i cittadini a conoscere le radici della propria città. Caro Leone: forse ti senti estraneo nel nostro paese? 
Il concittadino Massimo Rinaldi, purtroppo morto prematuramente, scriveva:......”cercare la bellezza dell’essere cittadini significa soprattutto imparare ad amare la propria città, i suoi luoghi, i suoi spazi che sono i luoghi e gli spazi dove si consumano le storie dell’ordinaria umanità.....se ami una città riesci anche a non abbandonarla mai”
Questo è il senso dell’amore per la propria città, questo è il filo conduttore che mi ha sempre guidato nella vita pubblica e privata per difendere l’identità della nostra Policoro. Questo amore e l’entusiasmo mi sono stati trasmessi da mio padre che, dall’11 settembre del 1937, fu incaricato dal Comune di Montalbano J.co di svolgere la funzione di “Addetto all’ufficio di Stato Civile”nella frazione di Policoro, primo passo per l’autonomia comunale del 1959. 
Per quanto riguardano alcune affermazioni riferite alle gestioni delle passate amministrazioni, il linguaggio che hai utilizzato è “antiquato e spocchioso”, figlio di una cultura politica antidemocratica, che non merita nessuna risposta. Ad ogni modo ti rinnovo l’invito a organizzare un confronto politico pubblico sulla gestione del tuo mandato sindacale e sono certo che sarà l’occasione per rendere evidente le tue responsabilità sul disastro ambientale e urbanistico di Policoro. 
Benedetto Gallitelli