giovedì 16 aprile 2015

Da P.zza Heraclea a Salotto Ferrara , Le mani di Leone sulla città

 una volta era il luogo dove i ragazzzi del Metapontino si raccoglievano per incontrarsi , stiamo parlando di Piazza Eraclea , simbolo negli anni passati della Policoro Città leader del metapontino , quando i sindaci si chiamavano Vicino , Montesano , finanche Antonio Di Sanza e mario Arbia. Poi l'era della decadenza con il duo Lopatriello - Leone , il primo vissuto di redita  e il secondo , che sarà ricordato per aver affossato la città-
E simbolicamente Leone conclude un ciclo di quasi tre anni di amministrazione , dove al peggio non c'è stato mai fine , proprio da Piazza Eraclea , oggi ribattezzata dai Policorese a qui  acuto è diventato il senso dell'ironia (ironia  aiuta a sfuggire alla rabbia)  salotto Ferrara. 
Si proprio così , nel nome del manutentore alla provincia e deus ex machina dell'amministrazione Leone ,  che con Carrera sono la centrale di controllo del potere politico di Policoro. Promesso vicesindaco , con tanto di giuramento in piazza , promessa poi normalmente non mantenuta da Leone , Ferrara decide quando deve piovere , e quando deve sorgere il sole.
In P.zza Eraclea ha deciso che deve essere il salotto di famiglia , non solo ma  con un'occhio attento alla cultura e alla scuola , infatti l'arredamento pregiato che ci mostrano per questo salottino del bar del Ferrara  , è la riproduzione simulata di una scuola , con banchi utilizzati a mo di tavoli , dove i libri di Shakespeare si mescolano alla buona birra  quelle dove vengono mescolate alte quantità di particolari Luppoli  dal un colore ambrato intenso, che hanno un  corpo eccezionale ed un carattere molto complesso , che a vederle ti viene voglia di berle , poi quanto sei un pò brillo cominci a chiederti , ma questi banchi alcuni nuovi dove li avrà comprati ? Sai , se il prezzo è buono , si potrebbe indicare al comune il fornitore , ma il sospetto ( malelingue maledette) che qua siamo all'unicum la variante dell'Italicum , gira e rigira si finisce sempre al comune.
 Sospetti naturalmente , ma che avrebbero bisogno di una risposta pacata per tranquillizzarci , come risposte meriterebbero se i cittadini che abitano in quell'edificio hanno diritto a una normale esistenza , oppure saranno condannati alla movida che tanto piace a Leone e i trentenni ?
Se la Piazza centrale della città , prima utilizzata come monnezzaio della Tradeco e oggi diventato  salotto privato , emblema del fallimento di leone dove al caffè letterario ci hanno imposto la legge del più forte , ritornerà un luogo fruibile e tranquillo , e soprattutto con i portici fruibili dai cittadini , o ci dovremmo arrendere all'arroganza del potere e del più forte.
Noi non ci arrendiamo e sabato (25 aprile ) piazza Eraclea , diventerà il nostro salotto , e nel giorno della liberazione , simbolicamente saremo là.