giovedì 18 dicembre 2014

Io sono un bugiardo : Di Pierri sfida il fuggitivo Leone

Con il consiglio comunale dell’altro giorno si è consumato l’ennesimo atto di una maggioranza sempre più incerta e annaspante, abbandonata anche da Forza Italia,  tenuta in piedi a malapena dalla provvidenziale e preziosissima mano del giovane Carrera, eletto nelle file dell’opposizione e  rappresentata da un sindaco che, sempre più isolato, spera di continuare a nascondere un evidente disastro politico con la solita aggressività che puntuale degenera in urla patetiche ed  offese personali rabbiose e prive di senso.
Io sono un bugiardo, così dice il sindaco, può darsi, ne prendo atto; e nel tempo, sempre grazie al predetto, ho gradualmente scoperto di essere anche un lobbista, affarista, amico dei potenti, mistificatore e persino strozzino. Ma lui che così non è, ed anzi lui che si definisce un uomo libero e non ricattabile (ed io naturalmente, a differenza sua, gli credo ciecamente), come mai non riesce a spiegarmi perché io sarei tutto questo ?  Sarebbe sufficiente, una volta tanto, dare una motivazione concreta e tangibile ad ognuna di quelle affermazioni. Ma soprattutto, e quel che più interessa, perché non viene a confrontarsi con me pubblicamente sulle questioni politiche, fra la gente ?  In fondo sarebbe l’occasione per capire dove sono le bugie ma anche per spiegare concretamente alla città, con le carte (magari vere) alla mano, le grandi azioni ed i grandi programmi che l’amministrazione ha in corso e di cui parla tanto. Potrebbe illustrare seriamente, per una volta, il suo operato politico, anziché sputare veleno sugli altri, potrebbe farci capire perché continuiamo a pagare tasse raddoppiate per un servizio (la differenziata) che ancora non parte; potrebbe rassicurarci sul rispetto (ma anche sulla stessa esistenza) del relativo contratto, sarebbe un’occasione per dare una serie di risposte ad una città che da tempo è al collasso, caduta, in un periodo già di per sé disastroso, sotto la scure di un’amministrazione confusionaria ed improvvisata; potremmo discutere con i cittadini di prospettive reali di sviluppo; sarebbe, una volta tanto, un atto  di civiltà, di democrazia, di rispetto, di correttezza e di coraggio (valori che però, purtroppo, non si comprano, per il resto … ci sono le urla e le offese a riempire il vuoto).
Gianni Di Pierri 
Capogruppo Policoro Futura