Con il
consiglio comunale dell’altro giorno si è consumato l’ennesimo atto di una
maggioranza sempre più incerta e annaspante, abbandonata anche da Forza Italia,
tenuta in piedi a malapena dalla
provvidenziale e preziosissima mano del giovane Carrera, eletto nelle file
dell’opposizione e rappresentata da un
sindaco che, sempre più isolato, spera di continuare a nascondere un evidente
disastro politico con la solita aggressività che puntuale degenera in urla
patetiche ed offese personali rabbiose e
prive di senso.
Io sono un bugiardo,
così dice il sindaco, può darsi, ne prendo atto; e nel tempo, sempre grazie al
predetto, ho gradualmente scoperto di essere anche un lobbista, affarista, amico
dei potenti, mistificatore e persino strozzino. Ma lui che così non è, ed anzi lui
che si definisce un uomo libero e non ricattabile (ed io naturalmente, a
differenza sua, gli credo ciecamente), come mai non riesce a spiegarmi perché
io sarei tutto questo ? Sarebbe
sufficiente, una volta tanto, dare una motivazione concreta e tangibile ad
ognuna di quelle affermazioni. Ma soprattutto, e quel che più interessa, perché
non viene a confrontarsi con me pubblicamente sulle questioni politiche, fra la
gente ? In fondo sarebbe l’occasione per
capire dove sono le bugie ma anche per spiegare concretamente alla città, con
le carte (magari vere) alla mano, le grandi azioni ed i grandi programmi che
l’amministrazione ha in corso e di cui parla tanto. Potrebbe illustrare
seriamente, per una volta, il suo operato politico, anziché sputare veleno
sugli altri, potrebbe farci capire perché continuiamo a pagare tasse
raddoppiate per un servizio (la differenziata) che ancora non parte; potrebbe
rassicurarci sul rispetto (ma anche sulla stessa esistenza) del relativo contratto,
sarebbe un’occasione per dare una serie di risposte ad una città che da tempo è
al collasso, caduta, in un periodo già di per sé disastroso, sotto la scure di
un’amministrazione confusionaria ed improvvisata; potremmo discutere con i
cittadini di prospettive reali di sviluppo; sarebbe, una volta tanto, un atto di civiltà, di democrazia, di rispetto, di
correttezza e di coraggio (valori che però, purtroppo, non si comprano, per il
resto … ci sono le urla e le offese a riempire il vuoto).Gianni Di Pierri
Capogruppo Policoro Futura