Il Tribunale per i diritti del malato torna a denunciare il grave
disservizio
di ANTONIO CORRADO
POLICORO - Il Pronto soccorso di
Policoro è ancora in forte difficoltà, nonostante le rassicurazioni espresse
dal Direttore generale dell’Asm, Rocco Maglietta, durante un recente consiglio
comunale, fortemente voluto dal sindaco di Policoro, Rocco Leone. Stando agli
annunci di Maglietta, a breve il personale sarebbe stato potenziato, ma finora
non si è visto ancora nulla.
Il Tribunale per i Diritti del Malato di
Policoro, già agli inizi di luglio, aveva pubblicamente denunciato la
situazione insostenibile del Pronto Soccorso. La denuncia non era nuova perché
già negli anni precedenti, con congruo anticipo, era stato chiesto ai vari
dirigenti di far fronte alle non comuni esigenze del periodo estivo.
«Già nel corso dell’anno il personale
medico e paramedico è insufficiente -spiega la segretaria regionale di
Tdm-Cittadinanzattiva Maria Antonietta Tarsia- ma nel corso dell’estate sono
migliaia i cittadini che affluiscono sulle spiagge dell’arco jonico. Il numero
dei pazienti che si reca al Pronto Soccorso si raddoppia. A tale
rappresentazione del problema, faceva riscontro la presa di posizione dei
dirigenti dell’Asm e dello stesso responsabile del Pronto Soccorso, nonché di
qualche altro ben pensante: tutto andava bene e il Dg avrebbe dato soluzioni a
tutti i problemi. In particolare si annunciava l’assunzione di due medici. Si è
ripetuto il solito copione. All’annuncio della possibilità di assunzione, sia
pure per un periodo limitato, non vi è stata alcuna risposta positiva. Si è
sopperito con l’invio di qualche medico di Matera, ma ciò non ha risolto e non
risolve i noti problemi.
Non occorreva una particolare scienza
per sapere che l’interpello per l’assunzione temporanea va fatto alcuni mesi
prima. A stagione iniziata è più difficile trovare disponibilità.
Alle denunce di insufficienza del
personale del Pronto Soccorso è corrisposto l’assicurazione del responsabile
secondo il quale tutto va bene. I fatti lo hanno smentito. -prosegue Tarsia- In
particolare, è emerso che in un turno di notte, che va dalle ore 20 alle
ore 8 del mattino, vi è stata un’affluenza di 102 pazienti. Uno di questi, non
potendo usufruire di un Eco-cardiogramma, ha deciso di raggiungere l’ospedale
di Matera.
Ci si renderà ora conto che affidare a
un solo medico la cura di emergenza di oltre 100 persone nell’arco di 12 ore è
pressoché impossibile.
Non si fa l’interesse del cittadino
quando si nega la situazione di insufficienza e di pericolo. Il Pronto soccorso
non deve essere diretto dal dottore Tuttovabene -conclude ironica Tarsia-
ma da un medico che garantisca un adeguato servizio di cura in momenti di
emergenza.
Ci si augura che quanto ancora una volta
evidenziato, spinga a soluzioni adeguate. Sappiano i dirigenti dell’Asm e il
dottor Tuttovabene che, ove si dovessero verificare mancanze di prestazioni o
prestazioni inadeguate a causa dell’insufficienza del numero degli operatori
sanitari, il Tdm si rivolgerà all’autorità giudiziaria, affinchè coloro i quali
risultassero responsabili, vengano chiamati a rispondere non per reati colposi
ma per reati dolosi».
a.corrado@luedi.it