Si terrà giorno
10 agosto 2014 con partenza alle ore 11 sul lido di Policoro la IV edizione
della catena umana contro le estrazioni petrolifere in terra e mare.
Avremmo voluto
dedicare questa manifestazione alla pace, lasciandola alla comunità di Policoro
quale città della pace, ma il tema della IV edizione della catena umana
organizzata da Noscorie Trisaia resta la tutela dell’acqua luca e dal mar Jonio
dalle trivellazioni petrolifere.
Si vuole
raddoppiare la produzione petrolifera trivellando ulteriormente le valli
dell’Agri, dove insistono le numerose sorgenti e le rispettive ricariche che
potrebbero essere irrimediabilmente messe a rischio dalle trivellazioni petrolifere,
sorgenti che alimentano il bacino idropotabile del Pertusillo, del Sinni e che
danno acqua a circa 3 milioni di abitanti e alimentano economie agricole e
industriali.
La riserva
strategica nazionale in Basilicata è l’acqua e non il petrolio.
Nel mar Jonio
le istanze di ricerca e prospezione sono paurosamente aumentate, sono in totale
18, di cui un’istanza di prospezione e una di coltivazione.
Da
"comitatini"prima e da cittadini poi è ferma e decisa la nostra
opposizione al progetto fossile di nuove estrazioni petrolifere che danneggerà
irrimediabilmente le nostre economie locali. Il presidente Pittela la smetta di
alimentare illusioni al pari dei suoi predecessori sul petrolio e dediche la
sua attività politica e amministrativa al raddoppio di agricoltura, turismo e
agroalimentare. Se siamo ridotti in povertà (istat 2011) il motivo va ricercato
una politica che pensa solo al petrolio e che non tiene in considerazione le
vere potenzialità del territorio.I comuni dal canto loro riuniscano i consigli
comunali e deliberino contro la riforma del titolo V della costituzione da
parte del Governo Renzi, che li esproprierà dopo la regione dei poteri in
materia energetica, poiché Renzi prima e Pittella dopo, dimenticano che la
costituzione in democrazia la cambiano i cittadini e non i politici. Il
petrolio che Renzi vuole estrarre dalla Basilicata è già ben pagato dai
cittadini, le compagnie non hanno mai fatto beneficienza e il petrolio si
estrae se ci sono le condizioni ambientali (prima di quelle economiche).Perché Renzi
deve capire che se i costi per l’estrazione più i danni (ambiente, salute ed
economie locali) che provoca il processo petrolifero superano i benefici il
petrolio può restare li dov’è , perché ci conviene compralo fuori
dove costa meno .Diversamente resta un business per poco a svantaggio Pittella
se vuole puo sempre unirsi alla nostra catena umana.