martedì 26 agosto 2014

La porcata Agostana di Leone. Variante del Contratto di Quartiere , tra interessi privati e clientela.

Un’altra promessa tradita quella della variante Rizzo Iacino approvata pochi
giorni fa da Leone e i suoi Prodi. Un altro favore alla clientela Trentina , all’amico dell’amico a discapito dei cittadini e dell’interesse della collettività. Nel merito della variante entreremo appena avremo le carte e gli elaborati , anzi così come chiesto giustamente da Farina , ne chiediamo la pubblicazione integrale sul albo pretorio online , per consentire a noi di fare le osservazioni. E ne avremo, ve lo preannunciamo cose da dire , e cercheremo di farvi capire (nonostante i nostri Limiti sia tecnici che grammaticali ) dove per l’ennesima volta la città dovrà pagare un prezzo  alto  a tutela esclusiva  non degli interessi collettivi ma quello di un impresa privata , la solita storia di questi 20 anni , dove gli interessi della politica , degli uffici e quello dei privati diventano tutt’uno alla faccia dei cittadini e del territorio. E’ Leone non sfuge a questa Logica , anzi l’alimenta e lo fa anche cadendo in grossolani errori , vere e proprie illegittimità, come dimostreremo nei nostri Post. L’altro protagonista di questa vera è propria ………….(lascio alla vostra fantasia la definizione) è Lui , il grande illusionista del nostro comune , il mago dei maghi , il Silvan della creatività amministrativa , la dove non arriva la fantasia arriva lui  questa volta non è solo , si prestano al gioco ad un brutto gioco vari protagonisti, alcuni per interessi privati altri per sudditanza Politica , non tutti giustificabili ne moralmente ne umanamente
Avevamo già raccontato delle sue doti di preveggenza nell’appalto dell’assistenza dei ragazzi diversamente abili  , e ne eravamo rimasti stupiti , incantati , infatti anche lui ha ritenuto di aver abusato dei suoi poteri ed ha saggiamente deciso di rinviare a data da destinarsi quell’appalto.
Ma anche su questo come su quello degli scuolabus Torneremo.
Infatti Leone  e l’illusionista hanno pensato bene  quando , presi dalla fretta , di approvare la variante di Iazzo Ricino  il 19 Agosto, sotto il caldo agostano (mese propizio per le porcherie) , nomina con un decreto ad Hoc  ad assistere come segretario vicario in sostituzione del Dott.re Marrazzo , Vi era proprio Ivano Vitale . Ma perché tanta fretta , su una variante così importante e non aspettare il ritorno del Segretario ?
Tutto a posto il ragazzo ha i titoli per assolvere a tale funzione , fantasia da vendere , capacità di vedere lontano ma molto lontano , intuito tanto da prevedere il futuro. Infatti,  ripetiamo intuito a prevedere il futuro. Ma con quell’incarico aveva il compito di verificare la leggittimità dell’atto , infatti Con la sentenza n. 40/2013, la Terza Sezione Giurisdizionale Centrale d’Appello della Corte dei Conti sancisce che il Segretario Comunale è la figura professionale alla quale è per legge “demandato un ruolo di garanzia, affinché l’attività dell’Ente possa dispiegarsi nell’interesse del buon andamento e dell’imparzialità”.
Sempre la stessa sezione( e successivamente la cassazione ) meglio precisano quando dicono : “A parere della Sezione, infatti, l’abrogazione dell’istituto del previo parere di legittimità del Segretario Comunale (art. 17, commi 85 e 86 L. 15 maggio 1997, n. 127) non assume alcun rilievo esimente dal momento che l’art. 97 del T.U. 18 agosto 2000, n. 267, attribuendo al Segretario Comunale funzioni di assistenza e di collaborazione giuridica e amministrativa con tutti gli organi dell’Ente Locale, assorbe lo specifico compito di esprimere un previo parere di legittimità sulle deliberazioni degli organi e ne sottolinea le maggiori responsabilità in ragione della rilevata estensione di funzioni.
La circostanza che, nella specie, il Segretario non si sia pronunciato – come se avesse da espletare mera funzione di assistenza e collaborazione giuridico/amministrativa nella redazione della delibera – non può valere da esimente ma coinvolge ancor più la sua responsabilità per il silenzio serbato mentre avrebbe dovuto espressamente evidenziare la non conformità a legge del provvedimento.

 Allora domandiamo al Vicesegretario , se effettivamente egli ha verificato che in quella deliberazione è stato salvaguardato il principio d' imparzialità e Buon andamento dell’amministrazione , cosi come tutelato dalla legge e dalla costituzione ? Ha verificato in poche parole che non vi fosse un grossolano conflitto d' interesse , così come era nei suoi doveri, o come siamo abituati , anzi come ci avete abituati  siamo andati alla Carlona ?

(prima parte)