mercoledì 27 agosto 2014

Policoro : Zona Artigianale tra Truffe e raggiri. Una storia infinita e (Tutta all'insaputa di leone)

Questa dell’area del zona  artigianale denominata tecnicamente D/1 è una storia
di truffe , lavori appaltati che , pagati con tanto di perizie migliorative , i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti come dimostrano le foto. Ma andiamo in ordine. Siamo nel 2009 (Rocco Leone era vicesindaco a sua insaputa) vi sono in gioco 500 mila euro finanziati dalla Regione (soldi recuperati dall’amministrazione Di Sanza Serafino con Bianco assessore ) con delibera 118/2009 la giunta comunale approvava il progetto esecutivo dei lavori di COMPLETAMENTO DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONI COMPLETAMENTO DELLE STRADE ESISTENTI E DELLE AREE VERDI.  Opera questa costata 500 mila euro alle casse del comune , ma in realtà in quella zona degradata era degradata è rimasta , come ci hanno testimoniato gli stessi imprenditori. Ci chiediamo se quelle opere sono stae fatte chi li ha collaudate se sono state collaudate , si è reso conto che i lavori non sono stati eseguiti come dovevano ? Queste foto gridano vendetta per risorse buttate al vento.
Infatti le aree verdi stavano meglio prima, almeno ogni tanto il comune mandava qualcuno a pulire, oggi con questi sono delle vere e propri discariche.
Ma lo spreco non si ferma solo a questo , andrebbe fatta una verifica ufficiale in quando sono stati indennizzati per gli espropri dei privati senza Titolo , infatti i beni informati ci spiegano che anche i canaloni che erano beni pubblici , qualcuno li avrebbe fatto risultare di proprietà privata , un escamotage che avrebbe consentito ai soliti furbi di arricchirsi a discapito delle casse pubbliche.  Qualcuno avrà tempo verificare questa nostra asserzione calunniosa , e se risultasse vero recuperare il dovuto ? Certo è più facile aumentare le tasse e fare pagare ai soliti noti invece di recuperare il dovuto ?.
Ma i problemi non finisco qui , via meccanica che è una delle vie principali dell D/1 , in origine doveva essere 12 metri con due corsie più i marciapiedi. Ma come si dice a Policoro , i progetti sono una cosa , la realtà è un’altra , vige la regola non della certezza ma dell’esoterismo , i progetti esecutive pur previste nel PRG per le opere di urbanizzazione sia primarie che secondarie  sono pure illusioni.
Infatti a conferma di quello che diciamo le strade sono di 4 metri meno i marciapiedi , non siamo alla moltiplicazione dei pani e dei pesci ma siamo alla sottrazione di questi. E’ qui Silvan , vi posso garantire non c’entra niente , ma sembra che abbia fatto proseliti.
Questo corrisponde in un danno per gli imprenditori ,  che hanno pagato un costo di costruzione ed oneri di urbanizzazione disattese , questa si che è una rapina.
Come capite  le  pessime amministrazione oltre a produrre un danno ai propri cittadini , questi sono vittima quasi sempre  anche delle beffe. Ad oggi dopo quasi 30 anni dalla posa della prima pietra della zona artigianale  (di cui per 20 anni Leone ha fatto l’assessore sempre a sua insaputa) , i nostri imprenditori sono sprovvisti dei certificati di destinazione d’uso. Questo impedisce che possano svolgere l’attività commerciale al dettaglio , che significa mancato introito che incide negativamente sui bilanci delle nostre imprese in un momento di grave stagnazione economica come questo. Questo avviene perché la zona è sprovvista di fogna ed acqua Potabile. Eppure la fogna l’hanno fatta due volte , una volta il comune con i soldi della regione , e subito dopo l’acquedotto Lucano , sempre con i soldi della regione. Specifichiamo bene per farci capire , il comune  ha fatto la stesse opere che poi sono stati rifatti dall’acquedotto Lucano tale e quale , e la regione ha pagato per due volte la stessa opera , infatti qua siamo o alla truffa o allo spreco in danno e qualcuno ne dovrebbe pagare le conseguenze e risarcire la collettività. Chi sa se la Regione ne chiederà conto?  L’acquedotto ……….

 (PRIMA PARTE )