domenica 1 giugno 2014

Giu le mani dalla Basilicata

 Manifestazione il 4 Giugno contro la “filiera della morte e la democrazia nera il Basilicata”: il 4 Giugno è
stato convocato un nuovo incontro dopo l’incontro a Roma del 21 Maggio, questa volta a Potenza, tra il presidente regionale Pittella ed il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi. L’oggetto, manco a dirsi, sarà la trattativa col governo per l’aumento delle estrazioni di petrolio e di gas: e noi lo stesso giorno manifesteremo per protestare contro queste nuove monarchie energetiche. La riforma del Titolo V proposta dall’attuale governo riporta allo stato centrale le competenze pubbliche in materia energetica ed ambientale: il futuro delle nostre vite e della Basilicata potrebbe essere scelto nelle stanze di qualche palazzo romano da dirigenti o lobbisty non eletti democraticamente. La Basilicata è strategica per l’Italia ma non i lucani, trattati come pedine sacrificabili.
Tumori in aumento negli ultimi tre decenni ed in continuo aumento, oltre ad altre patologie croniche legate principalmente all’inquinamento, spesa sanitaria in crescita, bonifiche mai fatte, monitoraggi lenti e nascosti, infiltrazioni mafiose nella gestione dei rifiuti, ed un dibattito politico e sociale che troppo spesso si incentra solo sull’aspetto economico tralasciando quello sanitario ed ambientale.
Sappiamo quanto il petrolio ci da, ma quanto ci costa? Legge europee ed internazionali monetizzano l’impatto ambientale delle attività più impattanti, invece in Basilicata assistiamo al più totale scempio: grandi quantitativi d’acqua dolce utilizzata per estrarre petrolio, ma nessuno sa quanto venga pagata e dove venga attinta, una marea di rifiuti speciali vengono prodotti dalle estrazioni petrolifere ma nessuno ne conosce la reale composizione ed il relativo ciclo di smaltimento, il monitoraggio ambientale incompleto e non imparziale, disoccupazione e clientelismo che annaspano le coscienze.
La Basilicata non è in vendita: non si può sopravvivere a questa nuova strategia energetica nazionale se non ripristiniamo la legalità in regione. L’art. 16 del Memorandum, la carta idrocarburi, gli eventi e le promesse finanziate con il petrolio sono solo un misero tentativo di corruzione, un voto di scambio che continua a lasciare la maggior parte dei lucani poveri ed ammalati.
Come potranno l’agricoltura ed il turismo sopravvivere dinanzi ad una nuova Terra dei Fuochi? È vita questa? Il subire quotidianamente decisioni verticistiche che incidono ed incideranno direttamente sulla vita dei lucani di oggi e domani è democrazia?
Le risorse energetiche e le conseguenze ambientali e sanitarie del loro sfruttamento vanno decise con i territori interessati: la vita di mezzo milione di persone, la storia di una terra, la strategicità delle riserve idriche lucane che abbeverano mezza Puglia, valgono il 10% della produzione nazionale petrolifera?
Chi bonificherà lo scempio lasciato da Eni e Total? Sopravviveremo alla marea di rifiuti che ci stanno lasciando in pancia? Ci stanno dicendo tutta la verità sull’inquinamento e sulle ripercussioni sanitarie?
Da Fenice a Melfi fino al caso Teknosolar di Palazzo S. Gervasio, da Tecnoparco al Centro Oli di Viggiano, dall’ItalCementi a Tempa Rossa, dalla Sider di Potenza sino all’Itrec – Enea di Trisaia ove aleggia ancora lo spettro del Deposito Unico: la sostenibilità ambientale in Basilicata è finita da tempo.
Il 4 giugno diciamo basta a questa “democrazia nera” come il petrolio. I cittadini comuni devono tornare ad essere sovrani, e gli interessi economici non possono monetizzare il diritto alla salute e a vivere nella propria terra.
Liberi lucani in libera Basilicata.
Scarica e distribuisci a tutti i volantini della manifestazione del 4 Giugno 2014 a Potenza http://www.karakteria.org/documenti/14/05/31/volantino-per-la-manifestazione-del-4-giugno-2014
Comunicato stampa sottoscritto da:
Comitato 4 Giugno, Altragricoltura, Associazione Cova Contro, Associazione Intercomunale Lucania, Associazione Punto Zero, Associazione Torre Ardente, Collettivo 10 Maggio, Comitato Ariapulita Basilicata, Comitato No-Petrolio Picerno, Comitato No-Petrolio Vallo di Diano, Coordinamento No-Triv Basilicata, Coordinamento Regionale Acqua Pubblica, Futura Venosa, Gruppo di Coordinamento Alto-Bradano e Vulture, Mediterraneo No-Triv, O.L.A. Organizzazione lucana ambientalista, Onda Rosa, Coordinamento Regionale l’altraEuropaconTsipras, Movimento Liberiamo la Basilicata, Radicali Lucani, F.I.O.M. Basilicata, Rifondazione Comunista di Basilicata, S.E.L – Basilicata, e liberi cittadini.