I servizi sociali del Comune di
Policoro sono stati esternalizzati, ovvero affidati ad una Cooperativa Sociale,
già attiva sul territorio, che ha partecipato e vinto un bando. Senza mettere
in dubbio le qualifiche del personale della cooperativa vincitrice del bando,
vorremmo invece avere alcune risposte dal nostro Sindaco Rocco Leone, che tanto
ha parlato in campagna elettorale di politiche sociali, facendone il proprio
fiore all’occhiello.
Innanzitutto
sarebbe utile comprendere il motivo ultimo della scelta della esternalizzazione
totale dei servizi, a fronte di una mancanza di figure tecniche nella pianta
organica. Decisione che ha in sé più problemi che soluzioni: è infatti
illegittima sul piano giuridico.
Si ricorda infatti che il servizio sociale professionale è
svolto dall’assistente sociale che opera in forza di un mandato istituzionale
ed è istituzionalmente responsabile, tale servizio rientra tra le funzioni
obbligatorie e deve essere erogato direttamente dai Comuni e non affidato ad
altri. La Legge quadro 328/00 stabilisce inoltre che i servizi sociali
professionali e il segretariato sociale siano considerati a tutti gli effetti
servizi essenziali, e pertanto devono essere garantiti ed erogati dalla PA.
Nel
2008 l'Ordine degli Assistenti Sociali di Puglia ha chiesto un parere in merito
alla questione spinosa delle esternalizzazioni all'Avvocato Luigi De Filippo,
che ha riscontrato “risvolti negativi” nella “mancanza di interlocuzione
diretta tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione sostituita da una
relazione variamente filtrata da altri soggetti con modalità di
interesse privato e commerciale” e nella “conseguente carenza di garanzie e di
imparzialità rispetto alle problematiche che il Servizio ordinariamente
affronta direttamente e/o in collaborazione con altre pubbliche istituzioni
quali il Tribunale per i minorenni, le A.S.L., le Prefetture, ecc”.
Il
secondo problema riguarda costi e controlli. Le società esterne devono produrre
una relazione scritta nella quale descrivere dettagliatamente i percorsi
effettuati per i singoli pazienti, i risultati ottenuti etc. La relazione deve
essere convalidata per conformità da un assistente sociale del Comune, che
abbia determinato e seguito i pazienti lungo questi stessi percorsi di
recupero. Il pagamento delle fatture è subordinato a questo controllo tecnico.
Purtroppo nel Comune di Policoro non ci sono assistenti sociali o figure tecniche
con competenze analoghe. Le due assistenti sociali che hanno svolto
egregiamente i loro compiti fino ad ora erano professioniste con Partita Iva, e
ora, pare, siano state saggiamente inglobate dalla cooperativa vincitrice. Chi
controllerà se la retta, molto alta invero, sarà spesa bene? Chi valuterà la
qualità professionale del servizio? Chi arginerà gli inevitabili conflitti di
interesse di un organismo sociale privato senza controllo?
Attendiamo
una riflessione dalla amministrazione. E chiediamo la sospensione immediata del
provvedimento al fine di garantire
maggiormente la cittadinanza.
Riteniamo
che della spiacevole situazione attuale debba essere informato quanto più
rapidamente possibile il Dipartimento Salute e Sicurezza della Regione
Basilicata.
QUAL’E’
LA VERA MOTIVAZIONE A TUTTO CIO’???
Il Circolo PD di Policoro
Il Gruppo
consiliare PD