domenica 9 marzo 2014

Regione Basilicata : Scoperto danno erariale da quasi due milioni di euro

In trentuno sono stati segnalati alla Procura regionale di Basilicata della Corte dei Conti dalla Guardia di Finanza
Scoperto danno erariale
da quasi due milioni di euro
La Corte dei Conti di Potenza
POTENZA - I premi, di produzione o di risultato che dir si voglia, ai dirigenti di 16 tra enti strumentali e società partecipate della Regione Basilicata,  venivano assegnati a prescindere. Per questo in 31, a loro volta dirigenti o membri dei nuclei di valutazione preposti all’assegnazione degli stessi, sono stati segnalati alla Procura regionale di Basilicata della Corte dei Conti dalla Guardia di Finanza per un danno erariale pari a quasi 2 milioni.
E’ dedicata alle «premialità economiche» assegnate «senza alcuna previa fissazione degli obiettivi e valutazione del loro raggiungimento» l’ultima inchiesta sugli sperperi nella pubblica amministrazione delle Fiamme gialle di Potenza.
Stando a quanto emerso dal loro lavoro, tra il 2009 e il 2012, l’assegnazione delle premialità in questione sarebbe avvenuta «di solito nella misura massima consentita, o di poco inferiore» - «nonostante la presenza di gestioni frammentarie ed ordinarie, ingenti disavanzi economici (pari a decine di milioni di euro), commissariamenti di lungo corso, situazioni di incompletezza documentale, nonchè inosservanza di regolamenti comunitari».
I premi in pratica risulterebbero erogati senza tener conto delle norme che prevedono «scale di performances a cui associare livelli di elargizione». In pratica, i militari delle Fiamme gialle hanno accertato che in quasi tutti i casi venivano elargiti al massimo. Come se negli enti considerati fossero tutti primi della classe. Mai un errore o un’annata storta. La migliore classe dirigente possibile. All’insaputa dei cittadini che continuano a lamentarsi.
Su un totale di 40 posizioni esaminate la Guardia di Finanza avrebbe individuato soltanto due “casi virtuosi”, riferiti a dirigenti che non hanno ricevuto premi o «sono risultati “prestati” da altre amministrazioni a titolo completamente gratuito, senza ulteriori spese per la collettività».
In realtà, sbirciando sui siti internet di società ed enti presi di mira, tra dirigenti, presidenti di consigli d’amministrazione e amministratori unici i nomi che vengono fuori sono almeno 62 (vedi box affianco). Ma solo per qualcuno appaiono i premi incassati, nonostante la legge preveda che le retribuzioni vengano pubblicate integralmente online. Lo fanno Apt, Arpab e Parco di Gallipoli Cognato -Piccole Dolomiti Lucane. E tra questi solo il direttore generale dell’Arpab Raffaele Vita e la dirigente Katarzyna Pilat non risultano aver intascato premi. Sembrano inadempienti, invece, tutti gli altri, ma se l’andazzo è quello denunciato dalle Fiamme gialle c’è da scommettere che anche i rispettivi responsabili della trasparenza avranno incassato il loro premio risultato lo stesso.
l.amato@luedi.it