Oggi nei due capuoluoghi di
Provincia di questa Regione si avranno due fatti che hanno segnato e seg neranno
la storia di questa terra. A Potenza stamattina dovranno comparire davanti al Gup Tiziana Petrocelli 40 imputati nell’inchiesta sulla
gestione dei rimborsi per le spese di segreteria e rappresentanza dei membri
del parlamentino lucano e quelli per l’attività dei gruppi consiliari, e questo
accade sei giorni prima delle consultazioni per il rinnovo del Consiglio
regionale sciolto proprio a seguito di quanto emerso dal lavoro di inquirenti e
investigatori. A doversi difendersi
dalle accuse di falso e peculato saranno 22 consiglieri in carica, tra cui
l’intero ufficio di presidenza del Consiglio e la giunta regionale con
l’aggiunta dell’unico assessore esterno. Gli altri hanno già lasciato le stanze
di via Verrastro al termine della scorsa legislatura, o più di recente come nel
caso di Rosa Mastrosimone (Idv) e Vincenzo Viti (Pd), dimissionari subito dopo
gli arresti di marzo disposti proprio nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi
dal gip Luigi Spina. Con loro era finito ai domiciliari anche l’allora
capogruppo Pdl Nicola Pagliuca, per cui il gip in un secondo momento avrebbe
optato per un più blando obbligo di dimora lontano dal capoluogo di regione.
Stessa misura, quest’ultima, adottata anche nei confronti di Antonio Autilio
(Idv), Paolo Castelluccio (Pdl),
Agatino Mancusi (Udc), Alessandro Singetta (Misto), Mario Pici (Pdl) - il solo
per cui lo stesso Spina avrebbe avuto un ripensamento sull’esistenza dei gravi
indizi di colpevolezza - , Mario Venezia (FdI) e Rocco Vita (Psi), più un ex come Vincenzo Ruggiero (MIR). Mentre per Franco Mollica (Udc) e altri quattro consiglieri della scorsa
legislatura, Antonio Flovilla (Udc), Innocenzo
Loguercio (Psi), Antonio
Potenza (Pu) e Antonio Tisci (Pdl) è stato
disposto il sequestro sui conti corrente delle somme contestate.
Oltre ai 16 destinatari dell’ordinanza di misure cautelari,
chieste soltanto per chi è accusato di di essersi intascato in maniera indebita
oltre 5mila euro, ci sono quelli a cui vengono contestate somme inferiori come
il presidente della giunta regionale Vito
De Filippo (Pd) e gli assessori Nicola
Benedetto (Idv), Luca Braia (Pd), Roberto Falotico (Udc), Marcello Pittella (Pd) e l’“esterno”
Attilio Martorano. O ancora il presidente del Consiglio Vincenzo Santochirico
(Pd), e i consiglieri Giuseppe Dalessandro (Pd), Antonio Di Sanza (Pd), Franco
Mattia (Pdl), Michele Napoli (Pdl), Pasquale Robortella (Pd), Luigi Scaglione
(Pu) e Gennaro Straziuso (Pd). Infine gli ex onorevoli lucani: Pasquale Di Lorenzo
(Fli), l’attuale presidente dell’Ater di Matera Innocenzo Loguercio (Psi), l’ex assessore Vilma Mazzocco (Cd),
Giacomo Nardiello (Pdci), l’attuale presidente dell’Asi di Potenza Donato
Salvatore (Psi) e Antonio Tisci (Pdl)
Questo a
Potenza ,
a Matera invece si celebrarà il processo a carico di un giornalista lucano,
Nicola
Piccenna, ed del direttore del settimanale "Il Resto", Nino
Grilli. Ed il querelante non è chi nientedimeno che Sen. Arch. Filippo Bubbico (esperto in baco da seta ) per essere stato a suo dire diffamato da un articolo in cui si riportavano
notizie circa il deposito unico nazionale di scorie nucleari che, l'allora
governo Berlusconi, intese ubicare a Scanzano Jonico nell'anno domini 2003 precisamente il 13 Novembre. I giornalisti
pubblicarono una sentenza del tribunale dei ministri di Catanzaro dove l’allora
ministro Giovanardi veniva assolto dall’accusa di diffamazione per aver detto
che Bubbico SAPEVA .
Giovanardi a sua difesa in quell’occassione
produsse un verbale del consiglio dei
ministri dove emergeva quando da lui dichiarato .
Infatti oggi all’udienza
che si terrà a Matera saranno interrogati l’allora ministro all’ambiente
Metteoli e lo stesso Giovinardi che dovranno sotto giuramento riferire come
andarono i fatti , visto l’importanza
del procedimento che si tiene esattamente al decimo anniversario dei Fatti noi
saremo presenti per darvene Notizia domani . Per gli stessi fatti anche noi di questo Blog fummo denunciati dall’
attuale vice ministro , ma è andato tutto archiviato………..Domani un reportage
sui fatti di Potenza e Matera rimandiamo l’inchiesta su De Filippo e gli
appalti Santarcangiolesi a Giovedì