mercoledì 27 novembre 2013

Oggi il senato decide per la decadenza di Silvio Berlusconi. Lui Faccia come Carlo Levi

Oggi 27 novembre 2010 sarà una giornata che il libri di storia ricorderanno per il voto di decadenza di Silvio Berlusconi , condannato a 4 anni di reclusione e che per una legge (Severino) voluta è votata anche dal PDL , tonto che l’allora segretario del popolo della libertà Angelino Alfano, segretario Pdl (6.12.2012 ebbe a dichiarare che ): 
''Non abbiamo nessuna difficoltà a riconoscere il decreto sull'incandidabilità perché nasce da una nostra proposta che aveva come prima firma quella del sottoscritto. E non vi è alcun nesso con il nostro presidente che è colui il quale ha voluto questo disegno di legge e che ha la certezza di essere assolto perché nulla ha a che vedere con i processi che lo vedono interessato. Il problema dell'incandidabilità riguarda i condannati passati in giudicato e non il nostro presidente, perché Berlusconi sara' assolto". 

In un altro paese come l’America oppure la Germania , paesi totalitari per questo tipo di condanne come  le truffe fiscali si finisce dritti in galera , non sono previste attenuati oppure pene alternative figurarsi nella Russia di Putin amico di Berlusconi , in Italia si rischia di finire in galere prima del giudizio , ma come in questo caso poi è difficile specie se sei ricco e potente tanto che il nostro amato capopolo rischia al massimo i domiciliari. Anzi dovrebbe (il condizionale sull’applicazione delle pene in Italia è d’obbligo) avere  gli arresti domiciliari un ‘stituto che consente al condannato ad una pena detentiva di scontare detta pena presso la propria abitazione, o in un altro idoneo luogo di privata dimora o in un luogo pubblico di cura e di assistenza , in quando non vi sarebbero ad oggi le condizioni affinchè Berlusconi sia affidato ai servizi sociali circostanza avvalata anche dal difensore di Berlusconi Franco Coppi che dice :

 "Il giudice potrebbe anche rispondere di no" alla richiesta avanzata da Silvio Berlusconi di affidamento ai servizi sociali . "Il giudice decide sulla base della personalita' e di altri elementi come il ravvedimento del condannato" ,  ragione per cui noi riproponiamo al nostro amato Berlusconi di fare come Carlo Levi di espiare l’ingiusta condanna ad Aliano , e ripubblichiamo  la lettera che gli abbiamo inviato circa due settimana fa…….chi sa se Berlusconi non passera alla storia per questo ?

Silvio Berlusconi faccia come Carlo Levi


 Caro Silvio,
ho letto dai giornali della Tua condanna e della Tua intenzione di richiedere l’affidamento al
servizio sociale.
          Temo che la Tua istanza non potrà essere accolta in quanto ai sensi del 3° comma dell’art. 47 dell’ordinamento penitenziario il condannato può essere affidato al servizio sociale quando, dopo la commissione del reato, abbia serbato un comportamento tale da poter ritenere che la misura possa contribuire alla rieducazione del reo e assicuri la prevenzione del pericolo che egli commetta altri reati.
          Le circostanze ora richiamate, indispensabili per il provvedimento favorevole, non si sono di sicuro verificate avendo Tu contestato la decisione e più volte criticato se non oltraggiato i numerosi giudici che, pur appartenendo a diverse correnti, nei vari gradi hanno pronunciato il verdetto.
          Così stando le cose, i giudici di Milano probabilmente non accoglieranno, e ciò anche con mio sommo dispiacere, l’istanza presentata dal prof. Coppi.
          Ti propongo quindi una soluzione alternativa.
          Io sono cittadino italiano anche se sono nato ad Addis Abeba da madre etiope e padre italiano. Mio padre era cittadino di Roccanova. Questo piccolo Comune si trova a pochi chilometri da Aliano ove, come Ti è noto, fu confinato il medico, scrittore e pittore Carlo Levi. Costui, suo malgrado, dovette trascorrere alcuni mesi in quel piccolo Comune. E tuttavia si affezionò ai contadini lucani che lo avevano accolto con grande rispetto e con grande amicizia. Egli ricambiò l’amicizia e descrisse con ironia e sarcasmo l’operato di coloro i quali avevano disposto il confino e dei servitori che effettuavano il controllo. Sta di fatto che il libro di Carlo Levi è stato tradotto in 37 lingue e letto in tutto il mondo. I quattro continenti, quindi, hanno conoscenza del misfatto commesso dal regime quando perseguitò un innocente o comunque una persona che si batteva per la libertà.
Ti propongo, allora, in caso di rigetto dell’istanza di affidamento al servizio sociale, di richiedere, al Tribunale di Sorveglianza, l’autorizzazione a fissare, come luogo per la detenzione domiciliare, il Comune di Aliano. Troverai amicizia, rispetto e ospitalità. E anche Tu potrai passare alla storia come il secondo italiano che, per difendere la libertà, è stato confinato ad Aliano.
Fammi sapere cosa ne pensi perchè se sei interessato potrò suggerirTi le modalità per il soggiorno anche in considerazione del fatto che sarai sicuramente accompagnato da Francesca.

Un caro saluto da Ottavio.