Al Ministro dell'Integrazione On.le Cecile Kyenge
epc:
.Al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
Alle procure di Matera e Lagonegro
Al ministero della comunicazione
Al presidente Regione Basilicata
Vito de Filippo
Al Presidente del Consiglio regionale
Vincenzo santochirico
La polemica sollevate
dalle incivili frasi dell’on.le Calderoni contro la ministro Cecile
Kyenge
e
l’energetico intervento del presidente della repubblica Napolitano , spero
vivamente che scuotano le coscienze degli Italiani , nella consapevolezza che
questi atteggiamenti sono la conseguenza dei germi del razzismo , seminati
sottotraccia in questi anni , di cui nessuno è intervenuto con forza per
smorzarne la deriva xenofoba. Io stesso sono stato è sono vittima di questa
cultura , come africano ( mia madre è Etiopica ) è la mia stessa carnagione
nera e i miei tratti somatici non tradiscono il mio essere negro
, pur essendo di padre e di cittadinanza Italiana. Questo mio essere
, e il mio protagonismo politico , non mi ha sottratto di essere vittima da
parte di una emittente radiofonica ABUSIVA di una canzone
L’africano , dove la mia razza veniva paragonata ad una latrina , e giù
allusione , di un finto scherzoso , ma che in verità nascondono un
atteggiamento xenofobo ed indecente. Il protagonista di questa canzone non era
che nientemeno l’allora comandante dei Vigili del mio comune , oggi promosso
per meriti sul campo a guidare la protezione civile , e il
conduttore della radio è un un tale Filippo Dagostino pluricondannato , di cui
si vanta via etere come merito sul campo di essere un pregiudicato ,
condizione questa che tra l’altro non gli impedisce di vincere un appalto
Regionale di centinaia di migliaia di euro in qualità di presidente
di un consorzio radifonico . La cosa assurda che io come Africano vengo
insultato da una radio che trasmette da un impianto senza le dovute
autorizzazione ministeriali , messo alla berlina , ferito nella mia parte
intima , senza nessuna possibilità ne di difendermi ne tanto meno di poter
contare sulle istituzioni. Infatti signor Ministro , ne la magistratura , ne il
prefetto , ne tanto meno gli organi di garanzia regionale (corecom )
a cui ho fatto ricorso , ad oggi forse , non hanno voluto o non
hanno saputo dare risposta ad una mia richiesta di difesa della mia dignità di
cittadino Italiano che è e si sente ed è Africano. Probabilmente il mio essere
cittadino onesto e rispettoso delle leggi non mi da diritto ad essere tutelato
, ma neanche di avere una risposta alle mie istanze , sono stato
totalmente ignorato. La prego non vorrei arrivare ad una conclusione che mi
porterebbe ad avere comportamenti da uomo primitivo , mi aiuti affinché la
legge prevalga sul mio istinto primordiale, mi aiuti affinché ancora una volta
il presidente Napolitano non si senta indignato anche di me , dia
voce alla mia rabbia e alla mia indignazione.