martedì 16 luglio 2013

Lettera aperta al ministro Kynge , io insultato come Africano da una radio abusiva ma ignorato dalle istituzioni

Al Ministro dell'Integrazione On.le Cecile Kyenge
epc:
.Al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano

Alle procure di Matera e Lagonegro

Al ministero della comunicazione

Al presidente Regione Basilicata
Vito de Filippo

Al Presidente del Consiglio regionale 
Vincenzo santochirico

La polemica sollevate dalle incivili frasi dell’on.le Calderoni contro la ministro Cecile Kyenge
        e l’energetico intervento del presidente della repubblica Napolitano , spero vivamente che scuotano le coscienze degli Italiani , nella consapevolezza che questi atteggiamenti sono la conseguenza dei germi del razzismo , seminati sottotraccia in questi anni , di cui nessuno è intervenuto con forza per smorzarne la deriva xenofoba. Io stesso sono stato è sono vittima di questa cultura , come africano ( mia madre è Etiopica ) è la mia stessa carnagione nera e i miei tratti somatici non tradiscono il mio essere negro ,  pur essendo di padre e di cittadinanza Italiana. Questo mio essere , e il mio protagonismo politico , non mi ha sottratto di essere vittima da parte di una emittente radiofonica  ABUSIVA  di una canzone L’africano , dove la mia razza veniva paragonata ad una latrina , e giù allusione , di un finto scherzoso , ma che in verità nascondono un atteggiamento xenofobo ed indecente. Il protagonista di questa canzone non era che nientemeno l’allora comandante dei Vigili del mio comune , oggi promosso per meriti sul campo a guidare la protezione civile ,  e il conduttore della radio è un un tale Filippo Dagostino pluricondannato , di cui si vanta via etere come merito sul campo  di essere un pregiudicato , condizione questa che tra l’altro non gli impedisce di vincere un appalto Regionale di centinaia di migliaia di euro  in qualità di presidente di un consorzio radifonico . La cosa assurda che io come Africano vengo insultato da una radio  che trasmette da un impianto senza le dovute autorizzazione ministeriali , messo alla berlina , ferito nella mia parte intima , senza nessuna possibilità ne di difendermi ne tanto meno di poter contare sulle istituzioni. Infatti signor Ministro , ne la magistratura , ne il prefetto , ne tanto meno gli organi di garanzia regionale  (corecom ) a cui ho fatto ricorso , ad oggi forse , non hanno  voluto o non hanno saputo dare risposta ad una mia richiesta di difesa della mia dignità di cittadino Italiano che è e si sente ed è Africano. Probabilmente il mio essere cittadino onesto e rispettoso delle leggi non mi da diritto ad essere tutelato , ma neanche di avere una risposta alle mie istanze , sono stato totalmente ignorato. La prego non vorrei arrivare ad una conclusione che mi porterebbe ad avere comportamenti da uomo primitivo , mi aiuti affinché la legge prevalga sul mio istinto primordiale, mi aiuti affinché ancora una volta il presidente Napolitano non si senta indignato anche di me  , dia voce alla mia rabbia e alla mia indignazione.