E si ed è
proprio vero , non è uno scherzo , dopo una nostra azione presso il tar del
lazio e dopo aver bombardato il ministero delle comunicazioni e informato la procura della repubblica , affinchè la legge
venisse rispettata , ci è arrivata via email questa nota:
“Con nota
del 16 luglio 2013 l'ispettorato territoriale ha revocato l'autorizzazione al
trasferimento dell'impianto di Basilicata radio Due da Croce di Raparo a Monte
Sant'Arcangelo ed il contestuale cambio di frequenza da 94,300 MHz a 93,800
MHZ. L'emittente è obbligata al ripristino delle condizioni tecnico
operative dell'impianto antecedenti all'autorizzazione provvisoria del 25/7/96,
oggetto di impugnativa da parte dell'emittente innanzi al T.A.R. che ne aveva
sospeso l'efficacia (il giudizio è stato successivamente dichiarato perento).”
Cordiali saluti
Il Dirigente
Dott. Giovanni Gagliano
Cordiali saluti
Il Dirigente
Dott. Giovanni Gagliano
Quindi da
subito BR2 non può e non deve trasmettere su questa frequenza , perche come
sostenevamo era abusiva. Oggi stesso allerteremo tutte le autorità preposte
affinchè venga rispettata la legge.
Cronistoria:
data
15/5/2013 ho prodotto un esposto rappresentando, fra l’altro, quanto segue.
1) Opera, nel Comune di Sant’Arcangelo, una
radio locale prima denominata Basilicata
Radiodue e poi Bierredue. L’emittente aveva prima come titolare
D’Agostino Filippo cui sono succedute prima
la suocera e poi la figlia. Gestore di fatto dell’emittente è comunque il D’Agostino Filippo che non ha i
requisiti per essere titolare di concessione.
2) In data 22/8/1995 D’Agostino Filippo chiese
l’autorizzazione a trasferire l’impianto
posto in Croce di Raparo, in Spinoso, in quello di Monte Sant’ Arcangelo,
in Comune di Colobraro, con cambio di frequenza da 94,300 a
93,800. Trattasi di trasferimento non consentito perchè dal centro interno della Basilicata ci si spostava sull’intera fascia jonica, e quindi in area completamente diversa. Fu concessa autorizzazione provvisoria. Tale autorizzazione, in data
4/2/1998, veniva revocata con ordine di ripristino. Produceva il D’Agostino ricorso al T.A.R. Lazio che concedeva sospensiva.
93,800. Trattasi di trasferimento non consentito perchè dal centro interno della Basilicata ci si spostava sull’intera fascia jonica, e quindi in area completamente diversa. Fu concessa autorizzazione provvisoria. Tale autorizzazione, in data
4/2/1998, veniva revocata con ordine di ripristino. Produceva il D’Agostino ricorso al T.A.R. Lazio che concedeva sospensiva.
Senza qui ripercorrere l’iter del ricorso, vi è solo da ricordare che l’udienza fissata per il merito è stata rinviata ad istanza di parte.
3) Con il
richiamato esposto del 15/5/2013 ho segnalato, oltre che all’autorità
giudiziaria penale, la stranezza secondo cui un
ricorso, dopo la sospensiva,
rimaneva pendente ancora per 15 anni. Il Presidente della II sezione
T.A.R. Lazio, ricevuto il mio esposto, ha
dichiarato perento il ricorso dandomene comunicazione con lettera che in copia allego.
4) Ho ritenuto e ritengo che, estinto il
ricorso, l’ordinanza di sospensione degli
atti impugnati abbia perduto ogni efficacia. Ho segnalato, quindi, al Ministero dello Sviluppo
Economico la circostanza chiedendo la disattivazione degli impianti.
Dopo una
lunga sequenza epistolare con il ministero e missive alla procura di lagonegro ( senza far chiamare da mia moglie nessun
assessore regionale ) questo è epilogo di una battaglia di legalità. Adesso BR2
non può trasmettere su questa frequenza (93.8), deve chiudere , può produrre un’altra
istanza al tar contro il provvedimento, ma permane anche per noi che quella
concessione è vietata dalle norme attuali.