sabato 4 maggio 2013

Rimborsopoli: liberi gli assessori regionali Vincenzo Viti (PD) e Rosa Mastrosimone (IDV), divieto di dimora a Potenza per il Consigliere regionale Nicola Pagliuca (PDL). Nell’inchiesta anche Antezza, Chiurazzi e Latronico


Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza, Luigi Spina, ha rimesso in libertà i due ex assessori della Regione Basilicata, Vincenzo Viti (PD) e Rosa Mastrosimone (Italia dei Valori), agli arresti domiciliari dal 24 aprile per uso illecito dei rimborsi. Un provvedimento più morbido anche per l’ex capogruppo e consigliere regionale del PDL Nicola Pagliuca, che passa dai domiciliari al divieto di dimora a Potenza.
L’inchiesta Rimborsopoli si allarga e coinvolge tre parlamentari lucani. Dopo aver ascoltato nella giornata di giovedì 2 maggio i Consiglieri regionali Antonio Autilio (Italia dei Valori), Paolo Castelluccio (PDL), Agatino Mancusi (UDC), Mariano Pici (PDL) e Alessandro Singetta (ex Alleanza per l’Italia) venerdì 3 maggio è toccato ai consiglieri Mario Venezia (Fratelli d’Italia), Rocco Vita (PSI) e Vincenzo Ruggiero (La Destra) presentarsi davanti al gip Luigi Spina. Tutti hanno risposto alle domande del giudice cercando di spiegare quelle spese effettuate per pranzi, cene, feste di compleanno, lavori di ristrutturazione o viaggi effettuati anche i diversi luoghi contemporeanementeTutte spese  rendicontate come costi di rappresentanza e di segreteria ma ritenute dagli inquirenti private. E dopo aver completato gli interrogatori delle persone coinvolte nell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri nella giornata di martedì 7 maggio dovrebbe svolgersi l’udienza davanti al giudice del Tribunale del riesame.
Per quanto riguarda gli assessori Viti e Mastrosimone e il consigliere Pagliuca i rispettivi legali hanno chiesto la revoca delle misure cautelari mentre per i consiglieri il Prefetto di Potenza potrebbe imporre la sospensione dal Consiglio in base al decreto anti-corruzione. E’ opportuno precisare che è prevista una sospensione senza surroga e quindi il quorum del Consiglio sarà basato sui restanti 21 consiglieri regionali).
Intanto dagli atti dell’operazione in corso spuntano i nomi di tre parlamentari lucani,  due in carica ovvero Maria Antezza (PD) e Cosimo Latronico (PDL) e un ex, Carlo Chiurazzi (PD). Anche loro, come gli altri otto consiglieri in carica dal 2008 al 2009 sarebbero coinvolti per un’indebita modalità di calcolo e corresponsione del rimborso chilometrico, che avrebbe provocato un danno erariale complessivo di 406.705,87 euro. Danno erariale per il quale gli investigatori hanno chiesto alla Procura il nulla osta a trasferire gli atti alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per le valutazioni del caso.

Fonte Sassi Live