Rimborsi Basilicata Cena 'argentina', 394 euro, cenone a Capodanno e albergo a ore. Coinvolto anche un noto politico Policorese non consigliere. Intanto la Basilicata del PD delle macerie soddisfatta della nomina di Bubbico.

in un locale di Milano specilalizzato in cucina argentina. E inoltre coppe e targhe

nella Basilicata della Regione più povera di Italia , del petrolio svenduto , del primato delle

malattie tumorali  e dei consiglieri Regionali raccatta scontrini , si festeggia della nomina di Filippo Bubbico viceministro , uno degli artefici politici di questi brillanti risultati. Sul web parte il festival della leccata  come giustamente ha commentato Antonio Rizzo su F.B. Molti militanti del PD che difronte al ladrocinio sono stati in silenzio senza sentire il bisogno di chiedere scusa ai cittadini lucani per la vergognosa vicenda dei rimborsi , si sono svegliati trionfanti per festeggiare la nomina del loro senatore. Cosa hanno da festeggiare non lo abbiamo capito forse il residuo tentativo di mantenere il potere , che è il loro ultime e unico fine.  Il popolo Lucano che con la battaglia contro le scorie era diventato un esempio per l'italia del riscatto contro i soprusi , oggi quello stesso popolo è stato umiliato e viene deriso difronte al paese per la vergognosa vicenda dei ladrocinio della sua classe dirigente , persone che vanno chiamati come meritano , cioè dei pezzi di merda...... Noi continuammo a raccontare le vicende di questa squallida storia fatta bdi alberghi a ore dei cenoni di capodanno e delle abbuffate di ferragosto , inoltre cercheremo con un numero del VOLANTONE di far arrivare a più persone possibili questa vicenda , perchè convinti che solo informando informando può nascere una nuova consapevolezza tale da determinare la cacciato di questi sporcaccioni. Nella seconda parte dell'inchiesta quella sui gruppi consiliare , sembrerebbe che emergerebbe anche il coinvolgimento di un noto politico Policorese non consigliere , siamo alle indiscrezioni , appena avremmo certezza dei fatti vi ne daremo notizia.

L'inchiesta:

  L'inchiesta sull'uso illecito dei rimborsi da parte di assessori e consiglieri regionali della Basilicata - che ha portato agli arresti domiciliari per due assessori di centrosinistra e per il capogruppo del Pdl, che si sono dimessi dai loro incarichi - si è estesa alle spese dei gruppi consiliari. In realtà, le indagini - riferite al periodo 2010-2011 e condotte da Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza - sono cominciate proprio da un gruppo consiliare e dai suoi rapporti con la dirigenza nazionale: qualcuno dei consiglieri avrebbe approfittato dei fondi del gruppo. Successivamente, si è deciso di estendere gli accertamenti ai consiglieri, senza distinzione di gruppo: gli elementi hanno aperto lo scenario che ha portato gli arresti e agli otto divieti di dimora notificati il 24 aprile. Le indagini hanno avuto però anche un'altra origine, quasi casuale. Mentre indagavano su vicende connesse al Potenza, squadra di calcio allora iscritta alla Prima divisione, gli investigatori si sono imbattuti in un riferimento ai rimborsi regionali: è stato così deciso di scavare più a fondo, verificando le spese dichiarate e i rimborsi ottenuti. Ad un certo punto, i pubblici ministeri (prima Eliana Franco e Sergio Marotta, poi anche Francesco Basentini) hanno messo insieme tutto il materiale raccolto - migliaia e migliaia di pagine, comprese schede di ogni assessore e consigliere - dando una definitiva svolta all'inchiesta.

394 EURO PER CENA 'ARGENTINA' A MILANO - Il ristorante è uno dei più noti a Milano, in centro, specializzato nella cucina argentina: è il posto in cui sono stati spesi 394 euro (poi "riavuti" come rimborso per l'attività politica e amministrativa) in piatti tipici dal capogruppo del Pdl alla Regione Basilicata, Nicola Pagliuca - agli arresti domiciliari - coinvolto nell'inchiesta sui rimborsi illeciti, che ha assaggiato un "Gran Lomo", filetto di manzo da 99 euro, e un "Jamon Pata Negra" (prosciutto iberico) da 22 euro. C'é anche questo negli scontrini controllati dai Carabinieri, dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza. Il pasto (sei coperti) è stato consumato il 9 luglio 2011. Nel menu del ristorante, il "Gran Lomo" risulta essere un singolo "filetto di manzo intero per quattro persone", mentre sono stati tre i commensali della cena offerta dal consigliere che hanno assaggiato il prosciutto iberico (per un totale di 66 euro). Nella fattura (poi "regolarmente" presentata agli uffici regionali) anche altre prelibatezze dai nomi esotici (come il piatto di "Rueda de Lomo" da 26 euro o di "Arroz verdulero" da 12): il tutto, ovviamente, bagnato da una bottiglia di "rosso" doc, un Amarone da 66 euro, e da due amari per chiudere la tavolata. Migliaia di fatture, scontrini e ricevute, quelle "spulciate" dagli investigatori, da cui spuntano anche due vassoi di pasticcini (rigorosamente da due diversi negozi nello stesso paese) da 235 euro (234 "pezzi") e da 126 euro, acquistati il giorno del compleanno della figlia di Pasquale Robortella (Pd). Tra le decine "schede" consegnate alla Procura, ci sono anche le "prove" di un'auto noleggiata per le vacanze in Sardegna (355 euro, dal 9 al 19 agosto 2010) dal consigliere Luigi Scaglione (Popolari uniti).

COPPE E TARGHE, PASTE E ACQUA TONICA - Ha portato a "risultati probatori davvero imbarazzanti" l'inchiesta sui rimborsi illeciti per assessori e consiglieri della Regione Basilicata: lo hanno scritto gli investigatori, che hanno spiegato di aver messo insieme solo "fatti-reato oggettivamente ed inconfutabilmente riscontrati senza margini di dubbio". Fra questi, un classico: coppe e targhe per la finale del torneo sportivo, pagate con soldi pubblici (220,40 euro), per rinforzare l'affetto degli elettori. Purtroppo, però, per il consigliere regionale della Basilicata Giuseppe Dalessandro (Pd) la spesa è finita nella scheda fra quelle non ammissibili a rimborso. In un'altra scheda - riferita all'assessore alla sanità, Attilio Martorano (esterno in quota centrosinistra) - vi sono 90 euro per spese di pasticceria sostenute nel giorno del suo compleanno e due spese di ristorazione nel giorno del compleanno della moglie: 370 e 450 euro. Negli atti raccolti dagli investigatori si trova anche uno scontrino per una spesa di cinque euro per un'acqua tonica, acquistata dal consigliere Gennaro Straziuso (Pd), a Bari, il 17 giugno 2010. Infine, tra la documentazione presentata a rimborso dal consigliere Luigi Scaglione (Popolari uniti) si trova una fattura del 25 settembre 2010 per una spesa di 2.794 euro in un negozio di telefonia di Potenza: le ricariche sono ben 140, a cui si aggiungono un telefono a doppia scheda (129 euro di spesa) e cento risme di carta (540 euro).