Brucia
la pineta , e brucia con essa l’illusione che qualcosa cambiasse , invece siamo
alle solite , anzi sempre peggio. I danni sono ingenti , per certi aspetti
incalcolabili , poi è andata a fuoco uno
dei Lidi Sporting Bach , molto amato e frequentato dai ragazzi , l’emblema dell’estate Policorese. Anni di
duro lavoro andati in fumo in un attimo . A Massimo il gestore del Lido va
tutta la nostra solidarietà. Ma per chi fa politica non basta , ormai è
intollerabile da parte delle istituzioni come si affronta la questione , con
superficialità e non curanza. Scrive oggi Ivano Farina dopo le dichiarazioni
del redivivo Castelluccio e del sindaco
Leone “che siamo difronte al valzer del moscerino. Lo avevamo predetto
appena ieri: nessuno di chi doveva controllare e tutelare si sarebbe assunto la
benchè minima responsabilità dell'accaduto. Loro non c'entrano niente,
nonostante avessero il compito di controllare rispettando semplicemente la
legge non c'entrano mai niente. E' il vile piromane l'unico colpevole. Loro si
erano impegnati e si impegnano, eccome.
Dice Ivano di notare il tenore dei discorsi? “Al
centro c'è l'IO: la difesa personale alla quale si accompagna un misto di
discolpa e autocelebrazione, la fuga da ogni responsabilità alla quale si
accompagna la feroce accusa al vile sconosciuto piromane (tra l'altro con
quest'astuta affermazione danno per certo che l'incendio sia di natura dolosa,
quando invece - al contrario di quello di tre anni fa - non esistono al momento
prove lampanti a riguardo. Già così
hanno la responsabilità di aver abbondanato a se stesso il polmone verde della
città, ma se fosse di natura colposa non potrebbero avere scusanti).
Non sappiamo se costoro siano incapaci ,
in malafede , perché dovrebbero tacere , se ne hanno le capacità operare ,
altrimenti andarsene .
In merito è lo stesso Gianni Di Pierri a ricordare al sindaco:
che, contrariamente a quanto pensava
l’anno scorso di questi tempi, ha pubblicamente dichiarato che aveva in
corso varie attività volte a prevenire il fenomeno degli incendi estivi così
dimostrando di aver finalmente capito che il Comune ha delle possibilità e
delle competenze per arginare il fenomeno
(cosa che noi gli ripetevamo appunto da un anno) , ma aggiungiamo noi
visto i risultati poco e male ha fatto ed oggi ribalta a discolpa agli altri
enti.
Appunto il valzer del moscerino , tutti
colpevoli , nessun responsabile , fino al prossimo incendio. Ma questo è il
minimo , perché lo scempio naturalistico continua con la pulizia della spiaggia
, anche qui l’amministrazione che deve controllare , omette al proprio ruolo ,
la provincia autorizza la pulizia dell’arenile che deve avvenire con mezzi
manuali per preservare la dune e loro che fanno assistono all’utilizzo indiscriminato
dei mezzi meccanici distruggendo tutto, anche qui nessuno controlla fino al
prossimo disastro ……. Eloquente di
questa sensibilità “DISTRUTTIVA” è stata l’autorizzazione con tanto di
contributo (2700 euro, soldi nostri ) concessa da Leone ei suoi Trenta per una
manifestazione di Moto Cross, tanto da far gridare Legambiente “ Distruggere le
dune per far divertire per poche ore degli appassionati a questo sport non
certo qualifica la nostra città come rispettosa del territorio, quindi,
non si sa probabilmente che il "Fratino", un uccello che nidifica
sulle dune, rischia di perdere la sua covata oppure non si sa neanche che la
tartaruga "Caretta Caretta" difficilmente potrà tornare a nidificare
sulla nostra spiaggia se permetteremo ancora di dare spazio a questi sport sul
litorale” Aggiungiamo noi che la presenza della dune non consente tra l’altro
l’erosione della costa.
E’ arrivato adesso il momento di dire BASTA , rilanciamo
la proposta di Legambiente di un incontro a Policoro tra Provincia Comune e Regione ed associazione per un piano di gestione
della nostra Pineta con il coinvolgimento dei privati , e non solo chiederemo che
una parte dei finanziamenti delle compensazioni per Itrec in aggiunta a fondi
del nuovo Bilancio vengano destinati alla salvaguardia della nostra pineta, che
non è solo un polmone verde ma anche una importante risorsa economica.