venerdì 12 aprile 2013

Quel fusto emerso dal nostro mare non è radioattivo? Trisaia In segreto di stato........


In stato di segreto

pubblicato daKarakteria 
In Basilicata viviamo in un perenne stato di corruzione, di silenzio e di segreto. Sui corsi di formazione, sugli appalti e sugli affari, sull'ambiente e sui rifiuti, sull'inquinamento, sul petrolio e sul gas, sulle speculazioni edilizie, sulle carriere politiche, ecc. Su tutto impera, coperto da un gran rumore, uno stato di mafia così solito e banale che ormai qualsiasi scandalo non provoca più clamore.
 D'altra parte gli scandali sono talmente all'ordine del giorno dalle nostre parti e l'informazione così assoggettata all'una o all'altra fazione che per star dietro a tutti c'è da uscire veramente pazzi.   
Il silenzio non ci fa mai correre rischi, ci fa essere amici di tutti e al momento giusto ci mette sempre dalla parte degli inconsapevoli o dei martiri, anche se poi la storia ci racconta che gli indifferenti sono sempre colpevoli.
Di tutti gli ex stiti nucleari d'Italia, mentre gli altri vengono smantellati in pompa magna in pieno giorno, quello della Trisaia viene ampliato, la Sogin promette al Comune di Rotondella stage per i futuri diplomati dell'istituto chimico e lavoro per le imprese locali. L'Enea continua ad essere l'ufficio di collocamento di qualche senatore. Il deposito di scorie nucleari della Trisaia è l'unico sul quale vige il segreto di stato. Nessuno può avere accesso a quanto si muove lì dentro. Perchè? Che significa? Due più due fa quattro o no?
No. Due più due fa silenzio. E' un segreto di Stato. Sono due righe su un quotidiano. E' meno di un argomento da bar.
Tutta la Basilicata con il suo ridicolo numero di abitanti, i suoi boschi, i suoi fiumi, le sue coste ormai devastate dalla speculazione edilizia, dovrebbe essere all'avanguardia per una gestione virtuosa e differenziata dei rifiuti. Invece non solo è ai livelli di insostenibilità della sovraffollata Campania, ma con buona pace di tutti è governata da un' ecomafia istituzionale che copre i dati reali, occhieggia allo smaltimento illecito dei rifiuti delle compagnie petrolifere, sollecita l'importazione di rifiuti speciali da tutta Europa.
E' un segreto di pulcinella. E' evidente a tutti. E' scritto, anzi sottinteso, sulle lapidi dei tanti morti per tumore. Nelle terre un tempo coltivate e oggi abbandonate, nello spopolamento dei paesi, nel decremento demografico.
Sotto il tappeto ci sono così tanti rifiuti di ogni tipo che nei giorni scorsi è bastata una mareggiata per portare a galla sulla spiaggia di Scanzano un misterioso fusto.
"Non contiene materiale radioattivo" ci hanno garantito e la notizia è rassicurante come al solito. La notizia è quasi bella: non è radioattivo. Non si sa ancora cos'è. Ce lo diranno fra qualche settimana, ma non è radioattivo. Cosa volete che sia in fondo un fusto sigillato sepolto nel mare? Mica penserete che ce ne sono altri o che ci siano cimiteri di rifiuti di ogni tipo, sepolti sotto la sabbia, come quelli nella riserva naturale di Policoro, oasi naturale protetta da un favoloso WWF?
Non è radioattivo. E' un segreto rassicurante. E' un Tavor, un metadone. Ora si che stiamo bene!
L'assalto dei petrolieri, l'inquinamento delle dighe e dei fiumi, l'Hub di gas, l'affare dei rifiuti, gli appalti truccati, i ponti che crollano, la mafia degli enti di formazione, dei loro prestanomi e dei prestanomi dei politici di destra e di sinistra che stanno dietro i megavillaggi della costa jonica, ognuna di queste nefandezze è la causa del nostro mancato sviluppo, della nostra disoccupazione, della svalutazione delle nostre possibilità, del cattivo stile di vita che conduciamo.
Dietro la distruzione di questa terra, dietro i bilanci falsati degli enti pubblici, si nasconde il furto del nostro presente e del nostro futuro, che si perpetua grazie alla nostra vigliaccheria e alla nostra indifferenza. Dietro la nostra indifferenza si annida un segreto che tutti conosciamo ma che solo pochi affrontano. Dietro la maggioranza dei voti di destra e di sinistra di questa regione c'è una corruzione, una clientela, un segreto, un egoismo e tanta ignoranza.
E' tutto così solito e banale. Tutto così normale.
E'  normale che i soldi della compensazione (il risarcimento che lo stato ci da per essere sottoposti al rischio nucleare. per il monitoraggio, la tutela e il progresso ambientale e della salute) siano utilizzati dagli enti locali per coprire i debiti dei loro sperperi o per dare fumo negli occhi. Dalla provincia di Matera, a Rotondella a Tursi come sono stati impiegati quest'anno i soldi della compensazione? Come gli altri anni, in opere che non hanno niente a che fare con la loro reale destinazione d'uso. Riparano le strade, danno qualche incarico in più a qualche amico, coprono qualche debito, comprano qualche vestito nuovo al paese (delle piante, dei lampioni nuovi, un piccolo giardino), così per far vedere che ci sono e per dire alle prossime elezioni che hanno fatto il giardino.
I 300mila euro e più dati a  Policoro non sono stati impiegati per la tutela dell'ambiente e della salute, non sono stati usati per diradare nessuno stato di segreto, ma per dare fumo negli occhi per dei giardini, dei quali gli incarichi professionali hanno già occupato ampie pagine di questo sito.
E' tutto normale. Non c'è un amministratore in tutta la provincia di Matera che sia in grado di capire la necessità di capire che lo sviluppo, il lavoro, l'economia si mettono in moto attraverso la salvaguardia ambientale e la creazione di strutture di prevenzione, monitoraggio. Nessuno che capisca che bisogna conservare le nostre risorse come un tesoro che invece ci stanno depredando. Nessuno che guardi al ben vivere come ad un obiettivo politico.
Karakteria, NO triv Mediterraneo, No scorie, Policoro è tua e tutte le altre associazioni metapontine dovrebbero pretendere già da ora che i prossimi soldi della compensazione, che dovrebbero arrivare per giugno, siano investiti dai comuni e dalla provincia di Matera per l'istituzione dei tavoli della trasparenza, per la divulgazione del reale stato di cose del nostro territorio (l'aperto svelamento del segreto), per monitoraggi ambientali e sanitari e per opere strutturali virtuose inerenti al ciclo dei rifiuti.
I movimenti e le associazioni dovrebbero presentare in fretta un progetto compiuto da presentare alle istituzioni. Non possiamo correre il rischio di veder sperperati anche i prossimi fondi e non possiamo ancora aspettare ad informare in maniera copiuta e generale i lucani: "l'uomo si accorge della verità solo quando la vede rappresentata" (P.P. Pasolini in "Pilade") e abbiamo la necessità impellente di rappresentare ai lucani il reale stato delle cose, che altrimenti rimarrà segreto  e dunque privo di una reazione adeguata. Abbiamo la necessità di fare un' informazione costante e parecchio diffusa, perchè dalle trivelle in mare, alle scorie nucleari a tutto il resto ci stiamo davvero giocando l'ultima possibilità e non possiamo più permetterci che i soliti la gestiscano con i soliti metodi.
Lo stato di segreto che permette l'esistenza dei diversi segreti di stato e anestetizza e corrompe un popolo che non conosce veramente le sue potenzialità e le opportunità che offre questa terra, deve essere capovolto in uno stato di veglia continua e partecipata. I lucani vanno svegliati e, siccome i "megafoni" (l'informazione) costano e se li possono permettere solo i potenti, questa volta i soldi della compensazione dobbiamo pretendere che siano impiegati a favore della trasparenza e non delle vacuità che sono sempre al servizio dei silenzi.

Nessun commento:

Posta un commento