mercoledì 17 aprile 2013

Abolizione Vitalizi. I “grillini” lucani bacchettano “la casta” regionale.

Che quello Lucano sia un sistema da abbattere con le picconate  senza nessuna
possibilità di mediazione ne siamo consapevoli ormai quasi tutti , e che bisogna riprendere senza se e senza ma e che bisogna riprendere  l’iniziativa anti casta  del Movimento 5 Stelle lucano iniziata un anno fa con  della proposta di legge popolare, consegnata nel 2012 accompagnata con poco meno di 4mila firme e nominata “Zero Privilegi“. In sostanza chiedevano “la modifica della legge regionale del 29 ottobre del 2002″ e di ridurre del 50 per cento i compensi dei consiglieri regionali, costituiti da indennità di carica e indennità di funzione, di eliminare il vitalizio (la pensione maturata anche nel solo breve tempo di una sola legislatura) e l’indennità di mandato (la buonuscita) e di sostituire i rimborsi forfettari, coi quali giustificano di tutto (come dimostra la recente condanna per rimborsi fittizi emessa dal Tribunale di Potenza nei confronti di quattro consiglieri regionali), con i rimborsi delle sole spese sostenute per spostamenti e missioni”.  Vogliamo ribadire  che  “I vitalizi d’oro dei consiglieri regionali lucani e i loro privilegi di casta sono stati salvati dai tagli alle spese operati dalla giunta di Vito de Filippo, che in tal modo ne rimanda l’abolizione alla prossima legislatura”. Siamo di fronte l’ultimo atto di arroganza di questa casta nostrana che continuerà a cumulare le sue personali rendite”.  I privileggi vanno aboliti da subito , ma va anche riconsiderata la questione annosa degli stipendi vergognosi dei vari Manager pubblici , veri boiardi di stato che più per meriti sono in quella posizione per fedeltà alla casta. Anche qui bisognerebbe , come hanno fatto in svizzera , riconsiderare quei stipendi ingiustificati , stipendi che vogliamo ricordare che toccano la riguardevole cifra di 15 mila euro mensili , un insulto alla povertà dilagante per funzionari che sono altrettanto corresponsabili del fallimento economico della Regione.