domenica 3 marzo 2013

PDL Pedono il 50% dei voti e ci dicono GRAZIE. Non c'è di che la prossima volta li riduciamo a un terzo


pubblicato daKarakteria 
"Una vittoria descritta nei particolari, non si sa più che cosa la distingue da una sconfitta", diceva Jean Paul Sarte ed è proprio quello che descrive questo manifesto, che tristemente tappezza le strade di Policoro.
E' la politichese sottolineatura di una vittoria, che serve ad enfatizzare un misero, se pur reale, dato di fatto e a celare la realtà di una perdita enorme.
Una mistificazione insomma da parte di un partito che, padrone della città da più di 15 anni negli stessi termini e con le stesse modlità con cui il PD è padrone della Basilicata, vuole nascondere e nascondersi il fatto che anche la sua nave sta lentamente affondando e che i topi stanno già cercando una via di fuga (come tra l'altro dimostra la stessa vergogna di molti amministratori di centro destra a confessare pubblicamente il loro voto e la lotta aperta di Pino Ferrara e del suo gruppo contro il partito di Berlusconi, Viceconte, Latronico [e Leone?] ).
Una perdita che tradotta in numeri si traduce in 1.780 voti in meno alla Camera e 2.457 voti in meno al Senato, rispetto alle scorse elezioni politiche.
Infatti se il PDL nel 2008 accumulava in città 4.599 voti, nel 2013 ne è riuscito a conservare solo 2.341 allaCamera, e se nel 2008 aveva raggiunto al senato 4.121 voti, nel  2013 ne ha conquistati solo 2.172.
I voti del PDL a Policoro si sono dimezzatti.
E' proprio il caso di dirlo, dunque: "Grazie a tutti gli elettori che non hanno scelto il Popolo della Libertà". Ancora primo partito della città, ad onta dei suoi cittadini, che comunque decretano il dimezzamento del consenso. E lo fanno durante una tornata elettorale in cui (come dimostra tutta la Basilicata) i legami clientelari sembrano non avere più la stessa potenza coercitiva e diffusa. Il che naturalmente non sta a significare assolutamente che il clientelismo non rappresenti ancora un realtà presente e opprimente della nostra città e della nostra regione.
Lo Tzsunami di Grillo  ha fatto emergere a Policoro, come nel resto d'Italia, la presenza di un nuovo potenziale blocco sociale ed elettorale, che ha travolto soprattutto il PD, ha annientato il feto malato di Rivoluzione Civile e lasciato briciole e macerie a tutti gli altri, lasciando pressochè inalterato il blocco elettorale di centro destra, così come si era presentato alle amministrative dell'anno scorso con i suoi 2.439 voti. In questo senso hanno vinto, o meglio sono riusciti a conservare quel pò che gli era rimasto, anche se non sono cresciuti.
Per quanto riguarda gli amministratori comunali di centro destra, hanno mostrato in campagna elettorale un saldo ancoraggio a logiche politiche, tattiche, non detti e sotterfugi da prima repubblica, in una maggioranza che fa di tutto per non far emergere le lotte di correnti insite nel panorama della destra locale: Ferrara ha dichiaratamente lavorato per sottrarre voti al PDL, parte dei Trenta (vicini alla corrente di Mario Venezia) ha slittato qualche voto su Fratelli d'Italia, un'altra parte è stata ben accorta a non dichiarare pubblicamente le sue intenzioni, il vicesindaco idem.
A proposito, dove avrà pescato quei 639 voti quel Centro Democratico che alla Camera, dov'era candidato Serafino Di Sanza, ha quasi raddoppiato i voti del Senato (375)?
A volte sorge il dubbio che fra certi ambienti del centro destra policorese e taluni altri del centro sinistra, si stia perpetrando con i soliti tatticismi del politicismo da prima e seconda repubblica, una sorta di vicinanza sempre più vicina, un ponte inaugurato l'anno scorso durante le amministrative, che aspetta qualche avvenimento a livello nazionale o semplicemente un altro pò di tempo per condurre all'aperta formazione di una nuova isola: i guardiani del ponte sono il sindaco, il vicesindaco e Ferrara. Sarà fondato questo dubbio? Chissà? A volte mi sorge.
Inutile chiederlo ai diretti interessati comunque, come è inutile chiedere ora per chi hanno votato gli amministratori: possono dire qualsiasi cosa alla fine della bataglia che ha decretato chi ha vinto e chi è morto... e beato l'uomo semplice che si fida ancora di ciò che racconta, a giochi fatti, la scheda Bianco.

6 commenti:

  1. ma cosa riducete ad un terzo? tu e Farina avete consigliato ai vostri elettori di votare Ingroia alla Camera e Mov. 5 stelle al senato. Ebbene, Ingroia alla Camera ha avuto una cinquantina di voti in piu' rispetto a quelli ottenuti al Senato, ergo i vostri voti sono meno di cinquanta, considerando che comunque qualche sostenitore di Rivoluzione Civile che ha ritenuto di votare il candidato Petrocelli di Policoro ci sara' pure. Insomma, il pd si e' dimezzato, Voi viaggiate su percentuali di riduzione molto ma molto superiori.

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  2. questo leone lo aveva capito,tanto e vero che non li voleva quelli del PDL sul palco , ma neanche avanti al parlco li teneva a distanza dietro

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  3. Devono dire grazie a Lopatriello , che all'insaputa della sezione di plicoro con l'accordo con Viceconte fa parte del PDL. Sono dei buffoni

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  4. Lopatriello vale dai 5 ai 10 voti.

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  5. ierone ripoli di pierri nigro ripoli 445 voti CAMERA MONTI... CE AMMUCCHIAT .FACCN I COMPT E STUDIAN PE FA U SINNC TANT AURJE

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