lunedì 4 marzo 2013

Contratto di quartiere , quella collinetta verde è fatta con misto stabilizzato o materiale inquinato , nocivo e radioattivo ?

la collinetta del contratto di quartiere

Policoro. Quella del contratto di quartiere come abbiamo già scritto è un pozzo di San Patrizio senza fine , progetto che bene che vada è già fallito. Proprio così , mentre per finire le opere pubbliche stiamo spendendo dal bilancio del comune soldi non previsti per oltre 500 mila euro aggiuntive che potevano essere utilizzate per un minimo di manutenzione ordinaria per rendere le strade urbane decenti ,  e siamo ancora all’inizio per quando riguarda l’intervento privato quello se ne è andato già a farsi benedire , un danno per l’economia Policorese che si può calcolare ad oltre 30 milioni di euro.  Non solo i lavori vanno a rilento , dovevano essere conclusi nel 2011 , poi prorogati a maggio 2012 e poi ancora a settembre 2012 , a tutt’oggi lo stato degli avanzamenti dei lavori è fermo a un anno fa mentre gli stati di avanzamenti dei pagamenti e variazioni  prezzi vanno celermente avanti.  Oggi parliamo della collinetta adiacente alla strada di prolungamento di via Siris , difronte al campo Sportivo. Molti cittadini di Policoro mi hanno raccontato con dovizia di particolare che quella zona , negli anni 70 era una grande vallata che è stata utilizzata come discarica , la sono finiti non solo la spazzatura di Policoro ma tutti i rifiuti provenienti dal boom edilizio di quegli anni , senza escludere probabilmente rifiuti di altra tipo ed amianto.  Molti testimoni dicono senza esitazione che quella vallata oggi è diventata piana grazie a questa spazzatura , e si chiedono se si è fatta una qualsivoglia opera di bonifica prima degli interventi previsti dal progetto in atto. Ma c’è di più , si evince dalle relazioni delle perizie fatta dal responsabile dei lavori  che parte del materiale di scavo per la costruzione del prolungamento di via Siris  , stranamente non viene quantificata quanta , è stato utilizzato per realizzare la collinetta adiacente alla strada , dove sopra dovrebbe sorgere un bar e i bagni pubblici , mentre vi è il sospetto  non sappiamo quando fondato che quasi tutta la collinetta  sarebbe stata alzata con tale materiale.  Noi ci chiediamo a questo punto , tutta o in parte , perché se nel capitolato di appalto era previsto solo misto stabilizzato proveniente dalle cave autorizzate il comune consente tale variazione , e soprattutto se quella era una discarica , quella collinetta in parte ( come dice la perizia ) o tutta ( come dicono i mal pensanti) sarebbe costruita con materiale di discarica inquinata e nociva alla salute delle persone e che comprometterebbe anche le falde idriche presenti ? A questa domanda si può dare risposta e certezza solo in un modo , quella di fare un’ analisi  del materiale. Allora noi proponiamo al sindaco , una cosa semplice e risolutiva dei dubbi che ci assillano visto che di mezzo c’è la salute dei cittadini e un sacco di soldi pubblici ed ipotesi di reati penali se i nostri sospetti fossero confermati   , insieme al comune e alla ditta in contradittorio ,  chiediamo che ci autorizzino a prelevare un campione per farlo analizzare da un istituto specializzato , tutto a spese nostre senza nessun onere per l’amministrazione.  
Professano trasparenza e partecipazione noi li prendiamo in parola loro facciano i fatti.

P.S. Le malelingue dicono che i lavori siano stati realizzati da una ditta in subappalto senza l'autorizzazione del comune in palese violazione delle leggi , ma noi riteniamo questo particolare sia una sciocchezza visto che gli appalti sono stati fatti senza i titoli di possesso dei terreni , quindi  appalti nulli. Su questo l'amministrazione tace

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