la collinetta del contratto di quartiere |
Policoro. Quella del contratto di quartiere come abbiamo già scritto è
un pozzo di San Patrizio senza fine , progetto che bene che vada è già fallito.
Proprio così , mentre per finire le opere pubbliche stiamo spendendo dal
bilancio del comune soldi non previsti per oltre 500 mila euro aggiuntive che
potevano essere utilizzate per un minimo di manutenzione ordinaria per rendere
le strade urbane decenti , e siamo
ancora all’inizio per quando riguarda l’intervento privato quello se ne è
andato già a farsi benedire , un danno per l’economia Policorese che si può
calcolare ad oltre 30 milioni di euro. Non solo i lavori vanno a rilento , dovevano
essere conclusi nel 2011 , poi prorogati a maggio 2012 e poi ancora a settembre
2012 , a tutt’oggi lo stato degli avanzamenti dei lavori è fermo a un anno fa
mentre gli stati di avanzamenti dei pagamenti e variazioni prezzi vanno celermente avanti. Oggi parliamo della collinetta adiacente alla
strada di prolungamento di via Siris , difronte al campo Sportivo. Molti cittadini
di Policoro mi hanno raccontato con dovizia di particolare che quella zona ,
negli anni 70 era una grande vallata che è stata utilizzata come discarica , la
sono finiti non solo la spazzatura di Policoro ma tutti i rifiuti provenienti
dal boom edilizio di quegli anni , senza escludere probabilmente rifiuti di
altra tipo ed amianto. Molti testimoni
dicono senza esitazione che quella vallata oggi è diventata piana grazie a
questa spazzatura , e si chiedono se si è fatta una qualsivoglia opera di
bonifica prima degli interventi previsti dal progetto in atto. Ma c’è di più ,
si evince dalle relazioni delle perizie fatta dal responsabile dei lavori che parte del materiale di scavo per la
costruzione del prolungamento di via Siris , stranamente non viene quantificata quanta ,
è stato utilizzato per realizzare la collinetta adiacente alla strada , dove sopra
dovrebbe sorgere un bar e i bagni pubblici , mentre vi è il sospetto non sappiamo quando fondato che quasi tutta la
collinetta sarebbe stata alzata con tale
materiale. Noi ci chiediamo a questo punto
, tutta o in parte , perché se nel capitolato di appalto era previsto solo
misto stabilizzato proveniente dalle cave autorizzate il comune consente tale
variazione , e soprattutto se quella era una discarica , quella collinetta in
parte ( come dice la perizia ) o tutta ( come dicono i mal pensanti) sarebbe
costruita con materiale di discarica inquinata e nociva alla salute delle
persone e che comprometterebbe anche le falde idriche presenti ? A questa
domanda si può dare risposta e certezza solo in un modo , quella di fare un’
analisi del materiale. Allora noi
proponiamo al sindaco , una cosa semplice e risolutiva dei dubbi che ci
assillano visto che di mezzo c’è la salute dei cittadini e un sacco di soldi
pubblici ed ipotesi di reati penali se i nostri sospetti fossero confermati ,
insieme al comune e alla ditta in contradittorio , chiediamo che ci autorizzino a prelevare un
campione per farlo analizzare da un istituto specializzato , tutto a spese
nostre senza nessun onere per l’amministrazione.
Professano trasparenza e partecipazione noi li prendiamo in
parola loro facciano i fatti.
P.S. Le malelingue dicono che i lavori siano stati realizzati da una ditta in subappalto senza l'autorizzazione del comune in palese violazione delle leggi , ma noi riteniamo questo particolare sia una sciocchezza visto che gli appalti sono stati fatti senza i titoli di possesso dei terreni , quindi appalti nulli. Su questo l'amministrazione tace
P.S. Le malelingue dicono che i lavori siano stati realizzati da una ditta in subappalto senza l'autorizzazione del comune in palese violazione delle leggi , ma noi riteniamo questo particolare sia una sciocchezza visto che gli appalti sono stati fatti senza i titoli di possesso dei terreni , quindi appalti nulli. Su questo l'amministrazione tace
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