giovedì 10 gennaio 2013

Monnezzopoli: una partita giocata sulla pelle dei cittadini. La procura di Potenza Convoca De Filippo e La Corazza


Dall'inchiesta sui rifiuti non trattati che lunedì 17 dicembre ha portato all'arresto di cinque persone emerge che le istituzioni locali sapevano. Non lo diciamo noi, lo dice il gip Tiziana Petrocelli in cui in quei verbali parla chiaramente di complicità della politica Ieri infatti l'avviso a comparire notificato a De Filippo e al presidente della provincia Lacorazza è il preludio di un lavoro che non può evitare il coinvolgimento dei vertici politici regionali , che secondo anche i legali degli arrestati le responsabilità andrebbero ascritte tutte là e non certamente ai titolari delle imprese. 

Brano Tratto da basilicata24.it
In attesa che la magistratura faccia il suo lavoro e la giustizia il suo corso, una riflessione è opportuna. Lo scenario tratteggiato dalle indagini della Procura di Potenza fa emergere un business in danno di 28 comuni del Potentino e dell'ambiente. E in quest'ultimo caso della salute dei cittadini. E sempre stando alle risultanze investigative sembra che alcuni amministratori locali sapessero che i rifiuti venivano portati in discarica senza alcun trattamento di vagliatura, che i Comuni pure pagavano alla B&B Eco. Il gip Tiziana Petrocelli, infatti, sulla base delle intercettazioni telefoniche di alcune conversazioni tra l'imprenditore Giovanni Agoglia (attualmente in carcere) e l'assessore all'Ambiente della Provincia di Potenza e il sindaco di Potenza ritiene che "le istituzioni locali sapevano che i rifiuti non venivano vagliati" e che pur al corrente di ciò non hanno adottato alcun provvedimento nei confronti del titolare della B&B Eco ma anzi hanno risposto con ordinanze che puntalmente prorogavano o ampliavano discariche. Detto questo, per noi comuni mortali, almeno un concorso nei reati contestati ai dieci indagati si configurerebbe. Perchè nell'immaginario collettivo si pensa che un assessore all'Ambiente di una Provincia che in quanto a gestione dei rifiuti non brilla, pur dovrebbe sapere cosa significhi vagliare i rifiuti. Stessa cosa dicasi per un sindaco che ha a che fare da anni ormai con una latente emergenza rifiuti. E invece a leggere le intercettazioni telefoniche questi due sembrano Alice nel Paese delle meraviglie. Ma questo, ripeto, lo diciamo noi, che magistrati o giudici evidentemente non siamo. Lasciamo che sia la magistratura a valutare. Speriamo solo che valuti bene. Ce lo auguriamo vivamente. E' davvero insopportabile che si continui a giocare certe squallide partite sulla pelle dei lucani.