martedì 8 gennaio 2013

Il Comune di Policoro ancora nell'anarchia degli oneri. C'è bisogno di regole chiare


Con delibera n.31 del 2012, il Commissario prefettizio ha aggiornato il contributo a costruire con un incremento del 50%.
Precedentemente, nel 1995 era stata l’Amministrazione Arbia a fare l’aggiornamento degli oneri concessori e nel periodo intercorrente tra il 1997 ed il 2011 (per 14 anni) nessun altro aggiornamento è stato effettuato, nonostante il testo unico edilizio preveda l’aggiornamento ogni cinque anni.
In 14 anni il Copmune di Policoro è stato capace di approvare solo delle modalità di pagamento degli oneri concessori, la variazione dell’art.22 del regolamento edilizio per i lavori non ultimati nei termini approvato con DPGR 267-99 , la determinazione periodica del costo di costruzione in ragione dell’intervenuta variazione degli indici ISTAT, ed il tentativo (non riuscito) nel 2005 di approvare il regolamento urbanistico ed il nuovo regolamento edilizio comunale.
E così, fuori da ogni logica e fuori legge che invece vorrebbe l’adeguamento degli oneri, qualche povero cittadino (nel 2012) per lavori edilizi non ultimati nei termini, si vede tirare fuori (dai tecnici-funzionari comunali) una nota del Ministero dei Lavori pubblici del 14 settembre 1993 che sentenzia che:” è necessario pagare la differenza tra il nuovo costo e quello già pagato.” A nulla valgono le proteste del cittadino, le argomentazioni circostanziate di un legale di fiducia (sono di parte), le citazioni della giurisprudenza (non sono attinenti); i cortesi burocrati se interpellati o rispondono oralmente o se rispondono per iscritto si limitano ad evidenziare meri calcoli numerici.
E la legge? E le motivazioni? E i mancati adeguamenti? E il regolamento che il Comune ancora non “adegua” e non redige probabilmente per continuare ad agire in maniera discrezionale?
L’articolo 22 del Regolamento Edilizio -DPGR 267/99- non si applica! Perché?
Al cittadino non rimane altra strada per tutelarsi che ricorrere al TAR, ma se trascorrono oltre 60 giorni dalla notifica, neppure il ricorso al TAR basta. E a noi tocca, oltre che pagare oneri che non riusciamo a capire, anche accollarci spese legali che a nulla valgono per far valere i nostri diritti.
Questo perché? Perché il Comune di Policoro è fuori legge (nel senso che non emana la legge) riguardo agli oneri concessori. E, dal momento che si sa che la legge tutela i più deboli, ne consegue il grande dubbio che l'assenza di regole sicure serva a tutelare solo gli interessi dei più forti, che invece in questi anni hanno goduto e aguazzato in questo buco normativo.
Eppure tanti comuni italiani, si sono dotati di un regolamento specifico per gli oneri concessori, perché il comune di Policoro non fa lo stesso?
Perché l’Amministrazione Leone (con i suoi Assessori) si appiattisce su ciò che dice la Burocrazia e non è capace di una propria autonoma presa di posizione?
Pare che la macchina burocratica-amministrativa comunale continui a funzionare oscuramente a comparti stagni, le regole sono frammentate e spesso non sono conosciute al pubblico; i funzionari, i dirigenti, il segretario comunale, gli amministratori, di volta in volta tirano fuori dal cassetto qualcosa, (una vecchia disposizione, una sentenza amministrativa, un cavillo giuridico) e sembra che ogni volta queste “leggi” siano adeguate alle circostanze e alle persone.
Non chiediamo una rivoluzione gentile, sindaco, ma almeno dei criteri chiari, trasparenti e uguali per tutti.
  All’Amministrazione Leone i cittadini non chiedono sconti, né favori personali…..chiedono regole certe e chiare! Al sindaco Leone, i cittadini chiedono un atto di buona amministrazione, una direzione politica e amministrativa che guardi agli interessi della cosa pubblica nel caso di rinnovo del titolo abilitativo, nel caso di lavori non ultimati nei termini.
La richiesta che la nostra associazione e cittadini fanno al sindaco Leone è quella di dotare il Comune al più presto di un Regolamento chiaro e partecipato con i cittadini.
Vogliamo che si inizi a porre un’importante domanda amministrativa e vogliamo che si cerchi di rispondere con e per i cittadini: "Sarà necessario ricalcolare gli oneri concessori all’attualità su tutte le opere e i lavori o solo sulla parte di quelli non eseguiti"?
 In tempi di grave crisi economica, ogni sforzo di ogni privato cittadino nel campo degli investimenti , della produttività e del lavoro và  privilegiato e non perseguitato;  altrimenti  si sarà costretti ad abbandonare Policoro, a fare altre scelte in altri luoghi dove si è più tutelati e dove la macchina amministrativa funziona meglio. Questa è la nostra risposta.
Biagio Padula

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