IL 17 dicembre ORE 9,30 Pza ERACELA POLICORO ,MANIFESTAZIONE CON I SINDACI DI TUTTO IL GOLFO DITARANTO CONTRO LE TRIVELLAZIONI NEL MAR JONIO
PRENDETEVI ORA UN GIORNO DI FERIE PERCHE' A LUGLIO IL MARE DEI VS SOGNI NON POTREBBE ESSERCI PIU'
S
ONO SALITE A 4 LE ISTANZE NEL MAR JONIO
2 della SHELL
2 della SHELL
2 della APPENNINE (la società con sede a Matera) sotto costa da metaponto a corigliano
Così come già preannunciato le scorse settimane dalla Ola, Organizzazione lucana Ambientalista e da No Scorie Trisaia, l’UNMIG ha pubblicato sul bollettino ufficiale degli idrocarburi e georisorse del mese di novembre, le istanze di riapertura dei procedimenti relativi ai permessi di ricerca nel Mar Jonio della società Apennine Energy srl denominati “d148 D.R. – CS e d150 D.R. – CS”, situati nel tratto costiero e di mare compreso tra i comuni di Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Policoro, Nova Siri, Rotondella (istanza d148 D.R. – CS) e Marina di Sibari e Schiavonea (istanza d150 D.R. – DS) in Calabria.
L’istanza di riapertura del procedimento – si legge sul BUIG – è stata presentata ai sensi dell’art. 35, co. 1 del decreto-legge 83/2012 convertito con modificazioni dalla legge n. 134/2012, a seguito di determinazione di rigetto in data 19 luglio 2011, n.ri 15282-3. Dopo le istanze della Shell – denunciano le due associazioni – il ministero dello sviluppo economico, aggirando i divieti dell’ex ministro Prestigiacomo ad effettuare ricerche a contatto della costa, a ridosso della battigia del Mar Jonio, di fronte ai lidi e ad importanti ecosistemi marini e terrestri tutelati dall’Unione Europea, rimette in gioco le due istanze della società Apennine Energy su una superficie marina di oltre 125 Kmq.

La Ola e No Scorie Trisaia, sollecitano pertanto nuovamente il “silente” governatore lucano, Vito De Filippo, di ribadire, assieme alla Giunta ed al Consiglio Regionale, il proprio no alle ricerche petrolifere e alle trivelle, di bloccare cioè il tentativo di assalto petrolifero al Mar Jonio e all’entroterra lucano, ricorrendo contro le autorizzazioni governative per le ricerche di idrocarburi e, per l’entroterra lucano, non autorizzando, nell’ambito delle normali procedure VIA regionali le compagnie minerarie che, dopo i 2/3 dell’entroterra lucano da trasformare in “gruviera petrolifera”, vogliono perforare anche il nostro mare, trasformandolo in un “colabrodo petrolifero” contro il quale diranno no i cittadini, le associazioni e le amministrazioni locali di tre regioni lunedì prossimo 17 Dicembre a Policoro nel corso di una manifestazione contro le trivelle nel Mar Jonio ed in terra ferma