Affare Marinagri l'alsia sempre piu decisa a fare valere i suoi interessi e quindi quelli di tutti noi. Che quei terreni sono stati acquisiti illegittimamente da Marinagri è una tesi sostenuta in primis De Magistris , poi da Capomolla , del Pm della corte di appello Facciolla ed il procuratore capo di Catanzaro Lombardi. Quindi il commissario dell'alsia non è solo , ma in buona compagnia. La sua risposta che pubblichiamo integralmente , la condividiamo non solo per le questione squisitamente tecniche , visto che siamo stati noi a sollevare la il problema delle proprietà dei terreni rilascisti dal fiume negli anni 50 , ma soprattutto per le argomentazioni etiche in risposta ai due due sindaci, che invece di tutelare gli interessi collettivi , con la solita scusa dello sviluppo del territorio sono a tutela della speculazione dei privati. Anche a noi come a Romaniello vogliamo imprenditori che mettano mano nelle proprie tasche per investire e non in quelle dei cittadini. Anche il tentativo di sminuire il ruolo ed il valore di quei terreni , viene fatto in malafede , l'importanza di quei trenta ettari per il piano particolareggito sta tutto nel fatto che senza quelli i parametri urbanistici del piano saltano , per avere conferma di questo basta chiedere al senatore con le cravatte di seta che ci dicono in questi giorni sta presidiando il territorio, cercando disperatamente di salvare la sua creatura
La nota Commissario alsia
“Trovo inopportuno quanto dichiarato sulla questione Marinagri/Alsia, da parte dei sindaci di Policoro e Scanzano Jonico”.
“Sembra che si vogliano contrapporre interessi pubblici di serie a ad altri interessi pubblici per così dire minori. Occorre, pertanto ribadire un principio generale: che è interesse dell’Agenzia, e dovrebbe esserlo anche dei due Comuni interessati, che i beni pubblici vengano utilizzati per fini meritori quali le iniziative imprenditoriali che si stanno sviluppando sulla costa Jonica, purchè ciò avvenga nel pieno rispetto della legalità e degli interessi collettivi”.
E’ quanto dichiara Domenico Romaniello, Commissario Straordinario Alsia.
“Nell’attuale quadro normativo – continua Romaniello - l’Agenzia, una volta acquisita piena consapevolezza della proprietà in capo ad essa dell’ex alveo, che è bene ricordare si è formato con l’abbandono del letto del fiume in epoca antecedente all’espropriazione dei terreni rivieraschi in favore della Ittica Valdagri e che non ha mai formato oggetto di trasferimento in favore di quest’ultima, né in sede di esproprio e né successivamente, ha giustamente promosso la consequenziale azione di rilascio e di risarcimento danni per illegittima occupazione. Tanto anche sul presupposto che, quanto in passato sostenuto dalla Ittica Valdagri, circa un ipotetico “decreto” dell’Intendenza di Finanza del 1975 che gli riconoscerebbe la proprietà dell’area è, ad avviso dell’ALSIA e dei sui legali, palesemente inconsistente, sia perchè l’ex alveo non è mai entrato a far parte del Demanio dello Stato essendo lo stesso acquisto di diritto dall’allora Ente di Sviluppo e sia perché il decreto in questione altro non è se non un parere che di certo non può essere ritenuto idoneo né a trasferire e né a riconoscere la proprietà in capo ad alcuno. Ad ogni modo ritengo che le sedi per dirimere le questioni di diritto che riguardano la vicenda in questione siano altre, in questo contesto preme soltanto ribadire che l’iniziativa assunta dall’Agenzia è stata molto ponderata e di certo non può essere liquidata né come temeraria, nè come infondata. Se, poi, come sostengono sia i Sindaci di Policoro che Scanzano, nonché la stessa Marinagri, l’azione è da considerarsi tale, possono tranquillamente proseguire nelle loro convenzioni ed iniziative imprenditoriali. Per ultimo, non posso non stigmatizzare l’operato dei due Sindaci i quali, prima di manifestarsi pubblicamente, anche in rispetto al proprio ruolo, avrebbero fatto meglio a chiedere spiegazioni e ciò per avere una migliore consapevolezza della complessa vicenda. Ci si augura – cocnlude Romaniello - che quanto affermato non sia l’ennesimo tentativo di relegare gli interessi dell’Alsia, ad u
ad u?
RispondiEliminaPoveri noi. Una volta quando il tuo partito, egregio Jacobellis, si chiamava PCI eravamo i garanti della democrazia e del diritto. Fa pena vedere e sentire che hai le stesse idee di Lopariello. Congratulazioni.
RispondiEliminaIl Signor Prefetto non ha nulla da obiettare sulle dichiarazioni di due pubblici amministratori?
Ai rappresentanti regionali non chiedo nulla perchè loro la pensano allo stesso modo: visto che ogni settimana sono a marinagri.
oggi lopy sul quotidiano dice che quelli dell'alsia (ente pubblico, quindi noi) si trincera dietro la legalità! e lui invece cosa fa? si dedica all'iilegalità per il business? e poi, business di chi? ........ ha la fila alla porta delle imprese appaltatrici, fallite o sull'orlo del fallimento per non essere state pagate da da queste. due anni dopo che il sequestro è stato tolto. Lopatriello si preoccupasse di far rispettare i patti al suo amico imprenditore, invece di arrogarsi il merito di aver permesso a Marinagri di diventare quello che è! Sulle spalle di decine di famiglie della sua città, e non, gettate sul lastrico. Per quanto riguarda il sindaco limitrofo, è arrivata la scadenza della prima cambiale: 60 assunzioni pre-elettorali nel suo territorio.
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