sabato 9 aprile 2011

DEPOSITO DI SCOREI ALL'ITREC: IL MINISTRO ROMANI NON RISPONDE

il 16 Aprile scenderemo in piazza a Policoro anche per questo di Trisaia non Scorie il gruppo-Anci dei comuni "nucleari", di cui fa parte Rotondella, escono ogni volta dai Tavoli di confronto con la Sogin soddisfatti del loro operato e convinti che sui propri territorio sarà realizzato solo il "prato verde". La motivazione che li spinge a essere tranquilli e soddisfatti è sempre la stessa: "Abbiamo già dato" e, sull'onta di questa convinzione, insieme alla Sogin, si mettono a chiedere il sito unico ma ..... da altre parti e non a casa propria. La Sogin afferma da anni di voler realizzare il sito unico, ora diventato nella comunicazione "parco tecnologico", ma non dice mai i luoghi idonei, salvo smentire categoricamente che sarà realizzato in Trisaia o a Caorso, Saluggia e Trino. La Regione Basilicata, con l'assessore Agatino Mancusi che ha preso gusto con le cabine di regia (appena può ne organizza una) sembra preoccuparsi solo ora, dopo l'ambigua risposta del ministro Romani, di convocare la Sogin, chiaramente per alzare un po' di cortina di fumo e di "ammuina borbonica", perché quando deve agire, non agisce. E ci riferiamo alle osservazioni sulla Via per i due megacapannoni da realizzare in Trisaia: non ne ha presentata una. Dunque, i due capannoni gli stanno bene! Osservazioni fatte invece pervenire nelle sedi competenti dal Comune di Nova Siri, Policoro i e dalle associazioni ambientaliste e antinucleari, evidenziando grosse lacune strutturali e sulla sicurezza, con dimensioni eccessive, carente valutazione dei rischi esterni all'Itrec (pericolo per la diga di Montecotugno e per i pozzi gi gas esterni al recinto dell'Itrec). Osservazioni per le quali il Ministero per l'Ambiente non ha risposto né ai Comuni né alle associazioni o ha risposto in modo superficiale nel documento di VIA (su questo vi forniremo adeguata documentazione in seguito). Ora il ministro Paolo Romani, dopo una QUESTION TIME PARLAMENTARE dell ‘IDV , non dà risposte e non esclude Trisaia come sede di un deposito di scorie nucleari, mettendo a nudo la vacuità dell'impegno della Regione Basilicata che si è persa tra le accuse di allarmismo, la filosofia del tutt’apposto e la dichiarazione antinucleare a costo zero del governatore lucano Vito De Filippo. Questo conferma la nostra ipotesi dei lavori della Sogin in Trisaia ,sull’utilizzo dei siti esistenti per stoccarvi altre scorie nucleari e sulla necessità che debbano essere costruiti capannoni in base all'esigenza locale NO SCORIE TRISAIA DENUNCIA DA TEMPO L'IMMOBILISMO ISTITUZIONALE DELLA REGIONE E DEL COMUNE DI ROTONDELLA IN MERITO ALLA RICONVERSIONE PRODUTTIVA PROPOSTA DI TUTTO IL CENTRO ENEA (PARCO SOLARE, UNIVERSITA' DELLE RINNOVABILI E RECUPERO DEI SUOLI PER USO PRODUTTIVO). Questa situazione ci conferma che i nuclearisti operano a diversi livelli istituzionali per promuovere il nucleare e che i parlamentari del Pdl lucano sulla questione nucleare farebbero meglio a stare zitti, perchè sono stati sconfessati da un ministro del governo. IL 16 Aprile pertanto scenderemo in piazza a Policoro con il Comitato Ospedale di Policoro contro la malasanità in questa regione e contro le scorie nucleari all’ITREC di Trisaia

2 commenti:

  1. Credo che sia arrivato il momento di rispondere IN PIAZZA: tutti uniti e compatti contro l'ARROGANZA DI CERTA POLITICA.
    PENSANO DI POTER FARE E DISFARE COME VOGLIONO, PENSANDO AI LORO SPORCHI INTERESSI E QUELLI DEI LORO POCHI "INTIMI".
    QUI E' IN GIOCO IL FUTURO E LA SALUTE DEI NOSTRI FIGLI.
    NON SIAMO NOI CHE DOBBIAMO ESSERE COSTRETTI AD ANDAR VIA... DOBBIAMO FARLI SLOGGIARE, COMINCIANDO DAI PESCI COSIDDETTI PICCOLI FINO A QUELLI GROSSI.
    Ciripao

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  2. Nella Provincia di Matera le neoplasie alla tiroide, al midollo osseo, all'intestino, ai reni e al sistema nervoso sono in continuo aumento, come dimostrano i dati forniti di recente dai vari presidi sanitari e dai medici di famiglia; si promette da tempo un adeguato sistema di monitoraggio ambientale senza passare dalle parole ai fatti; la compensazione ambientale e qualche assunzione di favore possono servire a fare abbassare la testa ai tanti politici locali in cerca di "potere" e vantaggi personali, ma non potranno mai bastare per contrattare il futuro di un territorio che, nonostante tanti limiti, spesso è capace di guardare molto lontano.

    Il silenzio assordante della società che gestisce gli impianti nucleari è inconcepibile almeno quanto le parole del primo cittadino di Rotondella, VINCENZO FRANCOMANO, che in occasione della recente visita del Procuratore di Torino, GIANCARLO CASELLI, ha dichiarato pubblicamente che “rispetto al 2003 l’attuale dirigenza della Sogin offre più garanzie”. Bisognerebbe capire a chi offre più garanzie.


    GIA'.... CHISSA'...

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