Marinagri : Abbiamo querelato Frammartino. Frammartino :Vitale di che cosa si duole?

Ne ha davvero le tasche piene Vincenzo Vitale di questa «recrudescenza delle illazioni calunniose e diffamanti in danno del Centro Ecologico Integrato Marinagri da parte di alcune testate giornalistiche e di alcuni blog su internet».Ecosì il presidente del gruppo imprenditoriale, ha dato mandato ai suoi legali di sporgere querela contro Ottavio Frammartino, membro della segreteria regionale del Prc e gestore del blog “La sinistra che fa sinistra”. Il manager ha preso di mira
una discussione in particolare e cioè quella in cui si fa riferimento all’acquisto di un immobile nel villaggio turistico da parte del figlio del sindaco Lopatriello.
Intanto perché - dice l’imprenditore - si rimanda la compravendita alla figura del padre, quasi il ragazzo fosse una “testa di legno”e poi perché, ironizzando sulla circostanza che il sindaco ignorava d’esserne il proprietario, si accosta la vicenda a quella dell’ex ministro Scajola, indagato per tangenti e costretto alle dimissioni proprio a causa dell’acquisto (a un valore di gran lunga minore rispetto a quello di mercato) di un immobile al centro di Roma. Vitale spiega che il figlio di Lopatriello ha acquistato casa nel centro turistico per coniugare il domicilio con la sua passione per la vela (addirittura attraversò l’Atlantico in solitaria), rivendica il prestigio della sua impresa («un modello») e infine chiede al magistrato di essere sentito. «Approfittando delle recenti vicende giudiziarie riguardanti il sindaco ed alcuni amministratori e funzionari del comune di Policoro - scrive Vitale - si cerca ancora una volta, con artificiosi accostamenti e tendenziose riflessioni, di ingenerare nella pubblica opinione dubbi ed incertezze sull’operato del gruppo imprenditoriale da me rappresentato. Pur trattandosi di voci minoritarie, animate da inspiegabili rancorosi risentimenti, ed in alcuni casi frutto della azione subdola del burattinaio di turno, il Gruppo Marinagri si è comunque determinato a tutelare la propria immagine imprenditoriale e commerciale. Peraltro – continua - è di pubblico dominio che tutte le accuse a suo tempo formulate nei confronti del Gruppo Marinagri e dei suoi amministratori nel corso della nota inchiesta Toghe Lucane, sono state ritenute destituite di fondamento, tant’è che Marinagri è serenamente considerata vittima di un’iniziativa giudiziaria tanto sterile e infruttuosa quanto clamorosa e dannosa. Nonostante l’ingiusta ed ingiustificata sospensione forzata - aggiunge il presidente del gruppo - il Gruppo Marinagri ha ripreso con energia ed entusiasmo le proprie attività, ricostruendo l’operativi - tà del proprio cantiere modello. Attualmente ammontano ad oltre 50 i soggetti che prestano attività lavorativa, tra dipendenti diretti e collaboratori professionali delle società del gruppo. E imprese appaltatrici e subappaltatrici impegnate nei cantieri in corso sono circa 30, con più di 200 maestranze».

La Risposta di Frammartino

Il presidente di Marinagri ha emesso un comunicato con il quale asserisce di aver proposto contro di me una querela e che intende poi proporre un’azione civile. Le minacce non mi hanno mai spaventato e sono lieto di discutere pubblicamente in un tribunale su tutte le problematiche. Non ho motivi di rancore o invidia nei confronti del Sig.re Vitale anzi personalmente nutro grande simpatia . Ho dei dubbi sulla legittimità delle procedure seguite per la realizzazione di quel complesso. Nel nutrire i dubbi sono in buona compagnia. Un professore di diritto universitario di Bari e una decina di magistrati di tribunali tra cui quelli di cassazione e soprattutto da un pò di mesi il PM della corte d'Appelo dott. Faciolla. Il sig.re Vitale non può dire che tutto si è risolto positivamente perche la sentenza di assoluzione emessa dalla dott.ssa Riello è stata appellata dalla procura Generale di Catanzaro e sulla richiesta di archiviazione del dott.re Capomolla si deve ancora pronunciare il giudice delle indagini preliminare. Sulla casa di Marinagri ci siamo permessi di ricordare quando segue:quanto si è saputo che nell’elenco dei possibili acquirenti c’era quello del sindaco di Policoro Lopatriello , lo stesso sindaco dichiarò pubblicamente che mai avrebbe potuto fare l’acquisto perché non aveva il denaro sufficiente. Non sono stato io a parlare di questo argomento . Un giornale ha dato la notizia di una perquisizione di una casa a Marinagri nella disponibilità di Lopatriello , e che la stessa come lei ha confermato è di proprietà del figlio. Se questa è la notizia di che cosa si duole il sing.re Vitale? Io insisto nel porre un interrogativo e lo faccio nell’ambito della mia attività politica , se la casa non la poteva acquistare Nicolino Lopatriello perché non aveva il denaro necessario, ci si può spiegare come il figlio l'ha acquistata.Credo sia una domanda legittima la cui risposta sarebbe gradita a tutti i cittadini di Policoro. Poi cosa centra Marinagri, io parlavo di Nicolino e della proprietà di quella casa? Questo abbiamo portato a conoscenza dell’autorità giudiziaria di Catanzaro , io ho fiducia nei giudici credo che ne debba avere anche il sig.re Vitale , per l’ovvia considerazione che se tutto è nella legalità non ha proprio niente da temere. Infine ha detto che vuole parlare con il PM , nelle more delle sue esternazioni gli chiedo gentilmente di sollecitare il magistrato a svolgere un’indagine veloce e un processo da fissare subito.

PS. a margine della riunione programmatica del PD , un giornale riporta che alcuni esponenti del PD commentando il caso Policoro, ironizzavano sulla casa di Lopatriello a Marinagri. Sarei curioso di sapere se Vitale ha querelato anche il PD?