mercoledì 28 aprile 2010

Aumentati i costi di smaltimento dei rifiuti. Frammartino : paghiamo l'inerzia dell'amministrazione

I costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani pesano come macigni sui bilanci dei Comuni, i quali devono già sborsare molti soldi per la raccolta degli stessi, chi in house e chi, invece, con vere e proprie gare d’appalto esterne. Per la città di Policoro, tra le più grandi della regione Basilicata, la spesa è di enorme proporzioni. Purtroppo però con la riapertura della discarica di Colobraro nel gennaio scorso la Provincia di Matera ha equiparato i costi a quella di Pomarico facendoli lievitare enormemente: “Da 65,00 a 115,00 euro a tonnellata –osserva il primo cittadino di Policoro Nicola Lopatriello con delega anche al Bilancio-. Fino a febbraio 2009 smaltivamo con tariffe inferiori nel vicino paese di Colobraro, dove c’è una discarica, la cui competenza è della Provincia di Matera, che poi venne chiusa con un’ordinanza dell’ex presidente Nigro un anno fa causando così molti disagi per chi usufruiva di questo fondamentale servizio e un danno economico per le casse comunali non preventivabile nel bilancio di previsione, dato che siamo stati costretti a portare i rifiuti solidi urbani nell’altra discarica provinciale di Pomarico, nella collina materna, più lontana di Colobraro, e anche altri Comuni più piccoli del comprensorio hanno avuto lo stesso problema. Dopo le numerose proteste istituzionali finalmente è stata riaperta la discarica della vicina Colobraro con la beffa però dell’aumento dei costi di smaltimento da parte della Provincia di Matera, equiparandola a quella di Pomarico, che ha scaricato così sui Municipi l’aumento dell’imposta. Ora saremo costretti a trovare risorse aggiuntive per sei mesi per non aumentare la Tarsu alle famiglie di Policoro prima che gli stessi costi vengano accollati alla nuova impresa che si è aggiudicata il servizio di raccolta e smaltimento del servizio Rsu per nove anni, le cui buste saranno aperte a giorni essendo scaduti i termini del bando per la presentazione delle offerte”.


Frammartino:



Le lamentele del sindaco di Policoro sui costi dello smaltimento dei rifiuti a noi sembrano simile alle lacrime dei coccodrilli Invece di prendere atto a due anni dal suo insediamento, del fallimento della sua amministrazione su questo tema, e fare autocritica , cerca di addossare le proprie responsabilità ad altri. Appena insediata l'amministrazione si era ripromessa di portare avanti con alcuni aggiustamenti il progetto della municipalizzata lasciato nei cassetti da Serafino Di Sanza e dell' avvio con la stessa della raccolta differenziata porta a porta. Da allora un pò per i ritardi colpevoli e poi perchè è intervenuta una nuova legge che rendeva impossibile tale scelta, nulla hanno fatto di concreto per affrontare il problema se non quello di piangersi addosso , visto che anche del successivo appalto, a quasi 6 mesi dalla pubblicazione del bando non si hanno notizie. Sappiano i cittadini, che se è vero che le discariche costano ed i loro aumenti gravano sul bilancio del comune , e anche vero che se fosse partita in tempo debito la raccolta differenziata cosi come programmata dalla vecchia amministrazione i risparmi sarebberò stati cospicui. La RD fornisce all’industria materiali di recupero a costi inferiori rispetto alle materie prime, ma quando viene fatta bene fa risparmiare soldi anche alle famiglie . E’ infatti dimostrato che quando la RD supera la soglia del 40-50%, con una elevata intercettazione della frazione organica, costa meno rispetto alla gestione della indifferenziata con risparmi che possono toccare il 60% riguardo allo smaltimento in discarica. E tenendo conto del costo mensile attuale per il comune di Policoro e di 65 mila euro di media , equivalenti a 780 mila E. annuali , se applichiamo non il 60% ma il 25% del minor costo che avremmo con RD avremmo risparmiato di 195 mila euro in in un anno. Allora invece di lamentarsi chiediamo al sindaco di "Darsi da fare" non solo portando a
compimento l'appalto, ma anche attivandosi da subito affinchè il comune di
Bernalda ( comune capofila) faccia partire la costruzione delle isole
ecologiche finalizzate all'organizzazione del RD. Sia consapevole che la sua
inerzia la stiamo pagando noi , meno parole più fatti.

Nessun commento:

Posta un commento