martedì 4 agosto 2009

ASL:Stipendi d’oro, «E’ una vergogna

«NON bastava, la sperequazione, mantenuta fino ad oggi, tra i mega-guadagni dei
dirigenti del servizio sanitario (quest'ultimo, per altriversi, sempre “a caccia di risparmio”
sulla pelle del cittadino) e quelli esigui della “gente comune”. Ora anche la decisione di prolungare di altri 6 mesi i “pingui”stipen - di dei liquidatori delle ex Asl della nostra regione». Questo il commento del gruppo di “Sinistra unita”, al quale appare a dir poco vergognoso che ciò possa accadere sotto gli occhi di tutti senza suscitare scandalo alcuno soprattutto «in unmomento
in cui la crisi ha letteralmente lasciato senza lavoro 5.000 famiglie lucane, in cui le aziende decidono di andare a produrre altrove e tanti laureati si ritrovano costretti a lavorare al Nord
per poco più di 1.000 euro al mese». «È inaccettabile, tanto spreco di risorse pubbliche», incalzano i membri di Sinistra unita «e coloro che ci dovrebbero tutelare, ovvero i nostri governanti, sembrano piuttosto occupati in intrallazzi di potere, infischiandosene
dei propri elettori e privi di ogni barlume di etica sociale». Ed intanto, gli operai di Italtractor e della Fiat protestano, quasi affamati, contro la chiusura degli stabilimenti. «Si dice che non ci sono soldi - si fa notare nella nota che “scotta” di sana rabbia - ma poi, quando si tratta di
tutelare gli agi acquisiti da pochi privilegiati, questi escono sempre: in un modo o nell’altro».
«Chiediamo dunque - sottolineano i rappresentanti di Sinistra unita - che i servizi nei nostri territori vengano garantiti partendo innanzitutto dai bisogni “reali” delle tante persone, e non dai meri “budget economici”; e chiediamo, altresì, alla “politica”, la capacità di operare delle vere scelte coraggiose, usando il rispetto e la scrupolosità dovuti nell'utilizzo del denaro pubblico: ad
esempio prodigandosi nel promuovere una “sanità” che non sprechi ma curi e produca reali “processi di salute”». Piuttosto - lo si denuncia con estrema chiarezza che premurarsi di non
lasciare per strada chi fino a ieri ha ricoperto il prestigioso incarico di direttore generale
». «Eppure - concludono la nota i rappresentanti di Sinistra unita - la legge regionale 12 del 2008 sul riordino delle aziende sanitarie della nostra regione, non doveva servire a far risparmiare
“un sacco”di soldi pubblici e, contestualmente, incrementare servizi socio-sanitari di eccellenza sul territorio? Dunque, qualcosa, a questo punto, ci sfugge».
( Tratto dal quotidiano della Basilicata)g.g.

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