martedì 4 agosto 2009

Policoro celebra le figure dei beati

POLICORO - La toponomastica cittadina si arricchisce di altrecinque vie:DonPeppino Puglisi, San Massimiliano Kolbe; Beato Giovanni da Caramola; Beato Domenico Lentini, San Charbel nel nuovo quartiere San Pio, perpendicolare di via Massimo D'Azeglio e zone limitrofe. Il primo
era, ed è tutt'ora, il simbolo della lotta anti-mafia a Palermo, in uno dei quartieri più ad alto rischio criminalità come Brancaccio, ucciso nel 1993 a 56 anni per il suo impegno sociale, soprattutto nei confronti dei giovani. Massimiliano Kolbe è una vittima del nazismo e sacrificò
la propria vita per salvare quelladiun padre di famiglia condannato a morte dei nazisti
nel lager di Auschwitz. Papa Giovanni Paolo II lo nominò “Protettore del XX secolo”. Beato Giovanni da Caramola, nato a Tolosa nel 1280 sembra che si sia stabilito a Chiaromonte (Pz) nel 1300. Numerosi sonoi miracoli che gli vengono attribuiti e che l'hanno portato ad essere proclamatoSanto. Il 26 agostodi ogni anno viene celebrata una festa in suo onore, e la chiesa madre di Chiaromonte porta il suo nome. Beato Domenico Lentini è nato nel 1770 a Lauria, è anch'egli un sacerdote che nella propria vita è stato artefice di molti miracoli e guarigioni. Il 25 febbraio del 1828 viene chiamato a prendere parte alla gioia del Signore e i suoi funerali
vengono celebrati a Lauria per sette giorni di fila. Charbel, monaco libanese, venne canonizzato dal Papa Paolo VI nel 1977 in San Charbel. Anche Charbel è un taumaturgo e viene ricordato
non solo per la guarigione di un cieco, ma anche per le afflizioni spirituali e dell'anima. «Abbiamo accolto -commenta il sindaco Nicola Lopatriello- con grande entusiasmo
le richieste pervenuteci da cittadini e dal clero di arricchire la toponomastica di Policoro di vie dedicate a persone che nella propria vita si sono distinte, in questo caso, per la loro grande fede e carica spirituale. Tantissimi sono stati i miracoli, certificati dalla stessa Chiesa, di cui sono
stati portatori questi sacerdoti nei confronti di tante

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