venerdì 13 febbraio 2009

TUMORI, SCORIE E PETROLIO

La vicenda dell'Itrec ci ha insegnato ormai tante cose su questa Regione.
Gli amministratori regionali rassicurano sempre su tutto, ma non mostrano mai i dati, e ci riferiamo al famoso registro tumori. sempre richiesto ai tavoli della trasparenza dalle associazioni e dai movimenti e mai illustrato dal presidente De Filippo, che ha sempre rassicurato sulle statistiche e sulla media dei tumori in Basilicata.Gli unici dati reali e inconfutabili invece sono i soldi che si spendono per fare monitoraggi che presentano invece grosse lacune (vedi gli inquinanti petroliferi non monitorati costantemente e gli inquinanti che si controllano, ma non si pubblicano, come l'idrogeno solforato, gli IPA ed i COV ), e che non portano da nessuna parte se non per giustificare l'operato delle istituzioni nei confronti dei cittadini per le attività petrolifere, le discariche e tutte le altre attività inquinanti autorizzate dalla Regione Basilicata. I monitoraggi restano un palliativo quando i limiti di emissioni italiani dell'industria petrolifera come nel caso dell'idrogeno solforato sono addirittura 6000 volte superiori a quelli dell'OMS organizzazione mondiale della sanità (0,005 ppm secondo OMS contro i 30 ppm dell'industria petrolifera italiana), o come il caso della diossina generata da inceneritori e industrie siderurgiche. I monitoraggi dell'Itrec chiesti da oltre cinque anni si riassumo in quattro numeri incrociati vecchi di oltre un anno(10/2007) sul sito della Regione Basilicata sez.tavolo della trasparenza. Poi ci sono sempre le rassicurazioni del responsabile Arpab, che, però non fa il bagno in tutti i mari e i fiumi lucani, che non beve l'acqua di tutte le dighe e che non respira l'aria di tutta la regione. All'Itrec manca ancora il piano di emergenza nucleare esterno per tutelare le popolazioni ora che entrano nel vivo le operazioni di decommissionng; non è stata mai fatta un’'indagine epidemiologica e gli incidenti classificati come malfunzionamenti non sono mancati in questi ultimi anni (vedi fossa irreversibile e condotta a mare).
.E' conclamato che chimica e radiazioni sono le principali cause ambientali scatenanti delle malattie tumorali. Controllare il grado di inquinamento per scoprire che ci ammaliamo non è il massimo. E’preferibile limitare le emissioni alla fonte con una legge regionale per gli inquinanti petroliferi, la diossina e le radiazioni ionizzanti dell’Itrec.
La curva dei tumori regionali rispetto a quella nazionale tende a salire e l'assessore alla Sanità, Antonio Potenza conferma in teleconferenza del 11.02.2009 che avremo il punto di pareggio nel 2010, ossia l'anno prossimo e magari tale limite lo si supera negli anni successivi.
Bel traguardo che si presta a raggiungere una regione agricola e turistica, dai prodotti biologici.
Bel regalo a tutti i lucani che sono andati via per mancanza di lavoro e a quelli che restano e che si ammalano, mentre a scoprirlo sono le indagini nazionali. Nella teleconferenza regionale ci ha colpito la "leggerezza" con cui si parla di queste malattie come se fossero numeri e statistiche delle indagini sui gradimenti televisivi . Sicuramente sarebbe molto istruttivo proporre un viaggio agli amministratori e politici regionali tra i malati del CROB o degli Hospice regionali dove sì tocca con mano la sofferenza di chi non avrà più un futuro e di tutti i familiari che soffrono vicini ai propri cari. Per cui fanno bene i lucani ad opporsi alle attività estrattive, alle discariche e tutte le attività inquinanti che la classe politica regionale permette di realizzare in questa regione alle lobby e multinazionali che depredano il territorio e non portano alcun beneficio alle popolazioni locali. (Trisaia No Scorie)

5 commenti:

  1. perche non organizzate qualche manifestazione per l'enea di rotondella?
    visto che ci sono anche delle associazioni contro il nucleare?
    grazie ciao

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  2. insorgere nasce spontaneo, se le associazioni aspettano vuol dir e che non gli sta a cupre il problema. Rifondazione più volte ha organizzato delle manifestazioni, poi durante lo svolgimento le associazioni e in primis il Sig. Felice , iniziavano ad attaccare i partiti.
    vennero in piazza senza nulla, schotch, forbici, microfono ecc, addirittura si presero le batterie del microfono.
    per me il nucleare è un problema ....ma anche le associazioni.

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  3. vedo che qst articolo è firmato da no scorie....non dare spazio a qst elementi che vogliono appoggi dappertutto e non vogliono dare nulla.Non ci hanno aiutato quando c'erano le elezioni."non vogliamo schierarci"dicono e allora......perchè la politica,anche se il fine è comune, dovrebbe collaborare con questi!Facciamo la fine di scanzano, i partiti lavoravano e poi arriva bonfantino e stiglini e fanno i padroni, e noi attivisti politici e privati dovevamo stare zitti perchè parlavano solo loro.....PER PIACERE FINE UGUALE MA STRADE INDISSOLUBILMENTE DIVERSE!

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  4. ben detto bob!
    cari ambientalisti spiegateci ora alla luce di quest commenti che intenzioni avete......
    1 !L'OPPORTUNISMO SPUDORATO

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  5. Il fine è certamente comune ma aumentare le divisioni , con queste sterili prese di posizioni non gioverà a nessuno.
    I commenti sono abbastanza veritieri ma facciamo due passi aventi , per avanzare proposte. Se si sviscera il problema prima che nasca tutto sarà più facile, all'ultimo momento è normale che qualcuno voglia primeggiare, così come è successo a Scanzano.

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