lunedì 8 settembre 2008

Gli effetti che produrrà in Basilicata l’introduzione dell’Insegnante unico nella scuola primaria

Riceviamo e pubblichiamo
Le martellanti dichiarazioni estive sulla scuola da parte di ministri e parlamentari appartenenti alla compagine governativa, probabilmente, rispondono ad un disegno preciso: “utilizzo della propaganda per creare una cortina fumogena utile a nascondere l’imponente opera di demolizione della scuola pubblica”.
Una vera e propria distorsione dell’informazione ricca di annunci ad effetto e poco rilevanti che fa perdere gli elementi fondamentali delle diverse problematiche e confonde l’opinione pubblica.
Anche il Ministro dell’Istruzione ha dato dimostrazione di aver acquisito il “metodo del fumogeno” per poi mostrare le sue vere intenzioni: ridurre la spesa a prescindere da qualsiasi valutazione degli effetti.
Infatti, per raggiungere obiettivi esclusivamente ragionieristici, introducendo il maestro unico nella scuola elementare, taglia con estrema facilità più di 60 mila posti di insegnamento senza considerare che ciò destruttura un ordine di scuola che è ai primi posti nelle classifiche europee per i risultati di apprendimento degli alunni.
Nella scuola elementare, l’organizzazione delle attività didattiche con il tempo pieno e moduli si è rivelata negli anni un modello scolastico efficace e gradito alle famiglie perché ha permesso di superare i confini angusti di una relazione didattica povera e passiva, ha liberato tempo per il gioco, per l’espressività, per l’apprendimento attivo, per la ricerca, per la manipolazione, per le relazioni e per la creatività.
Tempo liberato, tempo flessibile, per bambini e insegnanti. Scuola attiva, scuola giocosa in cui i bambini trovano piacere a frequentare; scuola della cooperazione e non della competizione.
Le riforme dei programmi del 1985 e degli orientamenti del 1991, hanno raccolto questa eredità e messo a punto il modello organizzativo dei moduli, applicato a tutte le scuole elementari grazie anche ad un massiccio piano di formazione degli insegnanti.
Un grosso impegno delle istituzioni, dei pensatori, dei pedagogisti e docenti che ha permesso la realizzazione di un reale processo di riforma che rischia di essere debellato dai neo - pedagogisti Calderoli, Bossi, Gelmini e Tremonti i quali ci insegnano che è stato tutto inutile e che bisogna tornare ai programmi Ermini del 1955 e alla maestra unica dalla penna rossa.
Tutto ciò si realizzerebbe agendo sul piano occupazionale attraverso l’eliminazione del modulo che prevede tre insegnanti su due classi.
Per capirne la portata, considerando soltanto le 104 mila classi a tempo normale (con orario antimeridiano), la reintroduzione del maestro unico farebbe saltare 53 mila posti. Se alle classi normali si aggiungono le 33 mila classi a tempo pieno si supera il traguardo dei 60 mila posti.
A conferma della sua determinazione, l’angelica Ministra ha spudoratamente dichiarato che “occorre bloccare le assunzioni nella scuola primaria per 11 – 12 anni”, considerando che nel 2008 in questo ordine di scuola, i pensionamenti sono stati 5 mila.
Nella Regione Basilicata gli alunni che frequentano la scuola primaria sono 27.776 di cui 17.944 nella Provincia di Potenza e 9832 nella Provincia di Matera. Per l’anno scolastico 2008/2009 sono state autorizzate classi a tempo normale 1095 (639 Potenza e 455 Matera), 491 a tempo pieno (423 Potenza e 68 Matera) e 131 di lingua inglese (105 Potenza e 26 Matera). I posti di insegnamenti complessivamente saranno 2656 (1849 Potenza – 807 Matera).
L’applicazione del maestro unico comporterebbe un abbattimento di:
1. POTENZA
· - 581 posti comuni dalle classi a tempo normale e tempo pieno;
· - 105 posti lingua inglese;
· TOTALE: circa – 686 posti comuni e di lingua.
2. MATERA
· - 264 posti comuni dalle classi a tempo normale e tempo pieno;
· - 26 posti di lingua inglese;
· TOTALE: circa - 290 posti comuni e di lingua.
3. BASILICATA
- 845 posti comuni dalle classi normale e tempo pieno;
- 131 posti di lingua inglese
TOTALE : - 976 posti comuni e di lingua.

La FLC CGIL di BASILICATA intende contrastare con ogni mezzo il progetto assurdo e demagogico del Governo Berlusconi e della Ministra Gelmini teso esclusivamente a recuperare finanza dal sistema pubblico (scuola, sanità, ecc.) che garantisce indistintamente tutti i cittadini per utilizzarla per obiettivi settoriali.

Matera lì 2 Settembre 2008
Coordinatore FLC CGIL di Basilicata
Eustachio Nicoletti