mercoledì 16 luglio 2008

Petrolio: E adesso vergognatevi tutti


Riceviamo e Pubblichiamo
Che I parlamentari del PDL raccontassero favole sulla riduzione del prezzo della benzina a metà prezzo per I lucani No-Scorie lo ha sempre sostenuto. Era frutto del marketing televisivo dove anche la pubblicità falsa e ingannevole può essere utile per vendere un prodotto, in questo caso per ottenere poltrone e stipendi in parlamento. Ma la cosa grave che nessuno aveva previsto e che ulteriormente con il ministro Tremonti travestito da Robin Hood tentasse addirittura di espropriare totalmente la Basilicata delle stesse royalties.Cosi dopo essere svenduta alle lobby de petrolio la Basilicata ha rischiato di essere derubata del piatto di lenticchie elemosinato dalla classe politica che tanti danni a prodotto al territorio e agli abitanti della Basilicata per estrarre il greggio.Vogliamo ricordare pertanto i fondi per lo sviluppo dell'obbiettivo 1 che la Basilicata ha perso a causa del PIL drogato dal petrolio e tutto lo sviluppo connesso alle piccole e medie imprese. Vogliamo ricordare che ci sono economie locali che sono distrutte dal petrolio stesso vedi il turismo e l'agricoltura di qualità ( e la criminale scelta di trivellare nei parchi, sulle dighe o nel Metapontino). Ci sarebbero le acque che sono a rischio che mantengono in vita le due regioni quali la Puglia e la Basilicata. Per poi arrivare all'inquinamento (non dichiarato) perché la regione non ha mai vigilato monitorando le trivelle ( vedi ultimo bando dell'assessore all'ambiente Santochirico o le proteste delle famiglie vicino al centro olii di Viggiano).Inquinamento che avrà le sue conseguenze sulla salute delle popolazioni che vivono vicino ai centri oli o ai pozzi petroliferi con tutte le sostanze tossiche e gli acidi che le trivelle immettono nell'ambiente.La Basilicata non può morire a causa dell'incompetenza di una classe politica servile ai partiti, o di gente che non ama la propria terra e non fa con passione il proprio lavoro .Mentre continua inesorabilmente lo spopolamento e l'emigrazione, il territorio ha delle risorse che valgono molto più del petrolio e che bisogna utilizzare.Non ci servono i consigli delle multinazionali per creare sviluppo o le soft-economy pubblicitarie , da quando in qua il ricco si preoccupa del povero se non per prendergli quel poco che gli resta.Se la Regione Basilicata non avesse dato il consenso a trivellare questi signori non si sarebbero nemmeno fermati in Basilicata o l'avrebbero cercata sulla cartina geografica.Quando capiranno che il sole riscalda e da più energia del petrolio e del nucleare, quando conosceranno l'idrogeno che fa muovere le vetture e quando impareranno a produrre energia senza inquinare.Quando impareranno a valorizzare il territorio e le sue risorse, che si possono capitalizzare in ricchezza in agricoltura, turismo e nuove tecnologie.Il territorio non è di proprietà delle lobby petrolifere e il popolo lucano ha ancora diritti sul suolo lucano perché esiste ancor a una democrazia in Italia, e in nome della democrazia le decisioni sulle estrazioni petrolifere spettano al popolo e non al governo Berlusconi o quello di De Filippo. Pertanto continuiamo a chiedere con fermezza una moratoria di tutte le autorizzazioni a trivellare in Basilicata e a realizzare centri olii molto inquinanti e pericolosi per la salute dei cittadini .

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