lunedì 14 luglio 2008

De Magistris " fiero di essere punito"

"Sono orgoglioso e fiero di appartenere a quella magistratura che viene punita perchè fa il proprio dovere e porta ossequio alla costituzione repubblicana". Così il pm di Catanzaro Luigi De Magistris, commenta la decisione della Cassazione.
"Prendo atto - ha detto De Magistris - di questa decisione della Corte di Cassazione di non voler entrare nel merito di una vicenda che pretendeva, per chi ha a cuore la giustizia, ben altro intervento giudiziario". "PROVVEDIMENTO DA INCORNICIARE" "Dopo avere avuto notizia a mezzo ANSA di tale decisione - ha proseguito - spero di potere ottenere presto copia formale di tale provvedimento, in modo da incorniciarlo nel mio ufficio, unitamente alla sentenza disciplinare del Csm, in modo tale da spiegare a tutti quelli che me lo chiederanno che esistono due magistrature: una che lavora con sacrificio ed abnegazione, che pratica l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e che non piega la schiena di fronte a niente; un'altra che punisce proprio quei magistrati che individuano le deviazioni criminali all'interno delle istituzioni, magistratura compresa, e che pagano un prezzo proprio per questo. Io sono orgoglioso e fiero di appartenere a quella magistratura che viene punita perchè fa il proprio dovere e porta ossequio alla costituzione repubblicana".
La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di Luigi De Magistris contro la sentenza della Sezione disciplinare del Csm. L'organo si autogoverno dei giudici con quel provvedimento aveva deciso la sanzione della censura e disposto il trasferimento di sede e di funzioni per il magistrato. Nella riunione del Comitato di Presidenza il Presidente della Suprema Corte di Cassazione, Vincenzo Carbone, ha prodotto copia della sentenza, depositata l'11 luglio.
Fuori tempo massimo. Il ricorso del Pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, è inammissibile perché presentato fuori dai termini previsti per ricorrere secondo le norme della procedura penale. In questo modo le sezioni unite della Corte di Cassazione hanno confermato, quindi, il provvedimento disciplinare del Csm che ne aveva disposto il trasferimento di funzioni e sede con sentenza del 3 gennaio scorso. De Magistris era stato raggiunto dal provvedimento disciplinare del Csm per diverse violazioni durante la conduzione delle inchieste Why Not, Poseidone, e Toghe Lucane. Anche il ministro della giustizia aveva fatto ricorso contro la sentenza del Csm per la fuga di notizie e i rapporti con la stampa che avrebbe avuto De Magistris e che per il Csm non erano censurabili mentre per il ministero erano condotte da punire. Il ricorso del ministero è stato anch'esso dichiarato inammissibile per le stesse motivazioni cioé perché presentato ritardo. Secondo la Cassazione, infatti: "il ricorso per Cassazione contro le sentenze della sezione disciplinare del Csm, che a norma dell'articolo 24 d.lgf. n.109/06 va proposto nei termini e con le forme previste dal codice di procedura penale, deve essere presentato e fatto pervenire mediante telegramma con lettera raccomandata alla segreteria della sezione disciplinare, ai sensi degli articoli 582 e 583 c.p.p. nel termine di 30 giorni stabilito dall'articolo 585 c.p.p. decorrente dalla scadenza del termine stabilito per il deposito". Se il caso è particolarmente complesso per la stesura delle motivazioni o per la gravità delle impugnazioni in base all'articolo 544 c.p.p. si può indicare un termine più lungo, ma non era questo ne il caso di De Magistris ne per il ricorso del ministero che quindi sono stati presentati oltre il termine di 30 giorni. La Cassazione non è entrata nel merito dei diversi capi di imputazione proprio perché il ricorso era inammissibile in partenza in quanto presentato fuori dei termini. .

1 commento:

  1. Ho letto che sei diventato segretario provinciale di Prc. Complimenti, te li meriti anche se ogni tanto mi fai incazzare per quello che scrivi perchè non sei obiettivo. Un amico che ha votato Lopatriello!

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