martedì 20 maggio 2008

Inchiesta Toghe Lucane: No del Tdl di Catanzaro al dissequestro del villaggio turistico di Policoro



20 mag 08 I giudici del Tribunale della libertà di Catanzaro hanno rigettato il ricorso dei difensori della società Marinagri con il quale si chiedeva l'annullamento del sequestro del villaggio turistico di Policoro . Il villaggio era stato sequestrato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Catanzaro denominata "Toghe lucane", circa un presunto comitato d'affari con esponenti politici, magistrati ed imprenditori. La decisione dei giudici del riesame è stata depositata stamani mentre le motivazioni si conosceranno nelle prossime settimane. Il complesso turistico Marinagri era stato sequestrato il 17 aprile scorso su disposizione del pm Luigi De Magistris ed il provvedimento era stato poi convalidato il 30 aprile dal gip del tribunale di Catanzaro, Antonio Rizzuti. Il sequestro era stato disposto in seguito ad una nuova perizia tecnica eseguita da un consulente nominato da De Magistris. Nelle motivazioni della convalida, il Gip aveva scritto, tra l'altro, che il complesso è costituito da "un'area e di opere di cui la progettazione, l'esecuzione e, in parte, la sovvenzione è conseguenza, in tutto o in parte, dei reati ipotizzati". Nelle trenta pagine della motivazione del provvedimento, il gip analizzava per singoli capitoli le ipotesi accusatorie a carico degli indagati confermando l'esistenza del "fumus" del reato. I reati ipotizzati, a vario titolo, vanno dall'abuso d'ufficio al falso ideologico in atto pubblico, dalla violazione delle norme urbanistiche all'illegittimo mutamento di destinazione d'uso, dalla violazione del Piano di assetto idrogeologico alla truffa aggravata ed alla corruzione. Il complesso turistico era stato già sequestrato il 3 marzo del 2007 su provvedimento del gip di Catanzaro. Il 20 marzo successivo il tribunale del riesame ne aveva disposto il dissequestro e la Cassazione aveva poi respinto il ricorso della Procura contro l'ordinanza del Tribunale del riesame. Il Marinagri è un villaggio turistico dal valore di circa 200 milioni di euro. La struttura, sullo Jonio lucano, comprende villette, posti barca, porticciolo, due alberghi, strutture sportive.
La società proprietaria del villaggio fa ricorso in Cassazione. Convinta della ''totale insussistenza di tutti i presupposti su cui poggia la misura cautelare'' del sequestro, disposto dal pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, e confermato oggi dal Tribunale del riesame, ''Marinagri'' - la societa' proprietaria di un grande villaggio turistico in costruzione a Policoro (Matera) - ha annunciato in serata il ricorso alla Corte di Cassazione contro la decisione dei giudici. Dopo un incontro con le imprese che lavorano alla realizzazione del villaggio (che sono 47 fra appaltatrici e subappaltatrici e danno lavoro a 450 persone), il presidente di Marinagri, Vincenzo Vitale, ha detto che la struttura e' ''pronta a partire dal 14 giugno prossimo, con circa 200 dipendenti nelle varie attivita' turistiche, alberghiere e sportive'', e con un'occupazione stabile a regime di ''oltre 500 unita'''. Per Marinagri sono stati investiti finora 100 milioni di euro, 80 dei quali pagati ai fornitori. Secondo Vitale, il blocco del megavillaggio turistico comporta ''gravi danni e imprevedibili ripercussioni su tutta la regione Basilicata''. Infine, il presidente della societa' ha spiegato che la costruzione della struttura si e' basata nel tempo su permessi, controlli e autorizzazioni di ''sei governi nazionali, cinque amministrazioni regionali, sei amministrazioni comunali e centinaia di funzionari pubblici''.

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