venerdì 18 aprile 2008

Il sindaco Lopatriello: «È tutto a posto e rifarei tutto quello che ho fatto


POLICORO . Ore 11.30 di ieri, presso lo studio di commercialista di via Sinisi del neo-sindaco Nicola Lopatriello, ci sono tre uomini della Guardia di finanza in borghese che stanno ultimando una perquisizione. Ci apre Lopatriello in persona.
Sindaco, ci rilascia una dichiarazione su quanto sta accadendo?
«Sono tranquillo - dice - e sereno come possono confermare gli stessi finanzieri qui presenti. Sono atti che ho adottato e che adotterei perchè li ritengo leciti. Atti che hanno procurato vantaggi e benefici alla comunità. C'è qualcuno che ritiene che il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e io (nella legislatura precedente a quella guidata da Serafino Di Sanza, ndr), come sindaco di Policoro, abbiamo prodotto atti tesi a favorire la realizzazione di Marinagri. Sono tranquillo e sereno come i miei dirigenti degli uffici e come, sono sicuro, l’ex presidente del nostro Consiglio comunale, Nicola Montesano, e lo stesso “gover natore” De Filippo. Non abbiamo mai preso, del resto, villette, moli e barche da nessuno. La mia è e sarà solo una battaglia politica poichè credo in questo investimento per lo sviluppo di Policoro e della Basilicata
» .
Lei parla davanti ai finanzieri che le stanno perquisendo lo studio. Non ha paura?
«E di che? Lei scriva che io sono tranquillo e sereno».
Come considera la coincidenza che dopo solo due giorni dalla sua trionfale vittoria alle elezioni amministrative accada tutto questo?
«Non c'entra nulla. Ritengo che tutto sia legato a vecchie note informative con cui qualcuno si faceva “seghe mentali”... Si può dire, avvocato? No, non si può dire... De Magistris le avrà lette ed avrà preso le sue decisioni. Ho letto il fascicoletto che mi è stato notificato e mi ritrovo in poche pagine. L’unica accusa è che Giunta regionale e Comune avrebbero favorito Marinagri con degli atti.... Si parla anche di finanziamenti pubblicimami risulta che questi stiano costruendo senza aver preso un euro di contributo».
Cosa le hanno sequestrato?
«Un telefonino ed alcune agendine».
Le hanno perquisito anche l’abitazione?
«È ovvio...».
Ha avuto un avviso di garanzia?
«Sì».
Con quali ipotesi di reato?
Il sindaco passa la parola, a questo punto, al suo legale, Piermaria Lista: «Abuso di ufficio e falso ideologico». Lopatriello:
«Grande reato. Scriva che io rifare itutti gli atti che ho fatto».
[fi.Me) gazzetta del Mezzogiorno