martedì 26 febbraio 2008

POLICORO - Asl 5, precari in protesta


A Policoro tre donne hanno proclamato lo sciopero della fame ad oltranza. Smetteranno solo con un impegno formale delle Istituzioni

POLICORO – Quando la precarietà sfocia nella disperazione può accadere di tutto, di fare gesti inconsulti, come quello che è accaduto a Potenza qualche settimana fa dove un uomo si è dato fuoco nel municipio, poiché senza lavoro. Poi c’è anche chi sceglie di lottare e nonostante tutto crede ancora nelle Istituzioni. E’ il caso di Rosa Modarelli, Carolina Tramonte e Rosa Zagaria lavoratrici precarie della Asl 5 di Montalbano Jonico, senza contratto da sei mesi a causa di una legge che impedisce loro di proseguire nei rapporti di lavoro a termine al fine di giungere alla tanto agognata stabilizzazione. Le tre temerarie da ieri pomeriggio hanno iniziato dinanzi l’ospedale di Policoro - lo sciopero della fame ad oltranza nella speranza che qualcuno si accorga di loro. “Dopo sei mesi di sit in permanente (dinanzi i cancelli del nosocomio jonico, ndr) svolto in maniera molto pacifica – ha detto al Quotidiano Rosa Modarelli, simbolo femminile dei precari Asl 5 – pensavamo che la Regione Basilicata avesse un occhio di riguardo per noi. Invece niente. Altre Regioni sono state più sensibili della nostra e la cosa ci duole molto. Ora ci lasceremo morire qui davanti.” Cosa vi farà smettere di scioperare? “Vogliamo impegni formali – ha specificato Modarelli – sanciti da un documento scritto, altrimenti qua non smettiamo a costo di andare incontro a conseguenze drastiche per la nostra salute.” I tanti precari riunitisi ieri pomeriggio sostenuti dal segretario di Rifondazione Comunista di Policoro, Ottavio Frammartino hanno lamentato inoltre il fatto che l’indennità di disoccupazione che loro percepiscono mensilmente, circa 750 euro mensili, tra un mese scadrà, visto che dura solo 180 giorni. “Tra poco – ha detto Carolina Tramonte l’altra autoconsegnata in sciopero della fame – saremo a secco.” E poi ancora laq Modarelli: “D’ora in avanti – ha evidenziato – non solo saremo senza soldi e senza lavoro, difficile da trovare con l’età che abbiamo, ma dovremo convivere anche con il pregiudizio della gente visto che la maggior parte di noi sono donne separate con figli a carico. Di tutta questa vicenda – ha proseguito – ci ha colpito ‘indifferenza dei politici. Poi oltre al danno abbiamo subito pure la beffa visto che a gennaio scorso la Asl 5 ha emanato un nuovo bando per ricercare 7 operatori socio-sanitari, al quale noi non abbiamo potuto partecipare poiché – ha concluso - il reddito del 2007 quando noi lavoravamo ha fatto da ostativa.” Significativo e tecnico l’intervento di Ottavio Frammartino, segretario-blogger del Prc: “non capiamo - ha detto – come mai non si faccia qui in Basilicata un provvedimento legislativo come in Liguria, Lazio e Puglia ce consenta ai precari di ottenere la stabilizzazione nel tempo.”
Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)

2 commenti:

  1. COMUNICATO STAMPA

    Si esprime solidarietà per la nuova lotta intrapresa, Sciopero della fame, delle tre persone in rappresentanza dei trenta lavoratori precari dell' Asl n. 5 di Policoro.
    Il protocollo d’intesa sul precariato nel settore sanitario, DGR n. 165 del 19 febbraio 2008, è stata una occasione persa e fa dire alle lavoratrici che “è un po’ troppo vago perché non include i lavoratori che stanno protestando da sei mesi”.
    La Sinistra/l’Arcobaleno oltre a manifestare la più convinta solidarietà alla lotta delle lavoratrici e lavoratori chiede al Presidente della Giunta e all’Assessore alla Sanità, di concerto con le parti sociali, di intraprendere azioni volte a considerare le condizioni dei senza lavoro, non ancora stabilizzate, avverso il mancato raggiungimento dei tre anni lavorativi, affinché l’ASL n. 5, oltre ad avvalersi del personale precario, definisca con il sindacato tempi e modi al fine di conseguire la stabilizzazione dei lavoratori in lotta da tanto tempo.
    Si scongiura che Il gesto estremo della lotta, possa influire negativamente sulla salute delle lavoratrici costrette al presidio ininterrotto nel gazebo installato all’ingresso dell’Ospedale di Policoro, con l’auspicio che entro tempi ristretti siano convocate le parti per il superamento delle condizioni di lavoro precario all’ASL n. 5 di Policoro.
    Potenza, 26 Febbraio 2008
    Emilia Simonetti Giacomo Nardiello Francesco Mollica

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    Grazie, nn può essere niente ma può essere anche un'iniziativa!

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