
Già cominciate le grandi manovre elettorali. Il presidente sarebbe capolista al Senato per il Prc La pratica "elezioni anticipate" era tra gli imprevisti della giunta regionale. Per il centrosinistra pugliese, però, sembra allontanarsi lo "spettro" di dover prestare il governatore Nichi Vendola alla causa della "Cosa rossa" come premier.«Al massimo sarà capolista al Senato», si sussurrava ieri nei corridoi della Regione, mentre - dicono - il governatore appariva particolarmente gioviale durante la seduta lampo della giunta regionale di ieri. Difficile che diventi il candidato premier della "Sinistra-arcobaleno", possibile ma non scontato che corra per Palazzo Madama, quello dei due rami del Parlamento dove, con l´attuale legge elettorale, il premio di maggioranza è calcolato su base regionale.I sostenitori della tesi hanno trovato conferma nell´ultimo sondaggio disponibile, diffuso un paio di giorni fa, dalla Ekma con il governatore pugliese che riscuote fiducia per il 49,8% dei pugliesi, quindi con una percentuale leggermente superiore all´esito delle elezioni del 2005. Dalla Regione Michele Ventricelli, portavoce della neonata federazione dei gruppi regionali della "Sinistra arcobaleno", osserva: «L´azione del governo Vendola viene accolta positivamente dalla popolazione pugliese. Il gradimento di Vendola risulta sostanzialmente stabile e dimostra quanto l´azione del suo governo stia riscuotendo consensi tra i cittadini pugliesi».Nella coalizione c´è chi vuole tenere comunque al riparo la giunta regionale dagli esiti dell´appuntamento elettorale, perché se in casi di vittoria può scattare il premio di maggioranza, in caso di sconfitta anche se per pochi decimi di punto, gli effetti sulla giunta potrebbero essere rischiosi. I nomi forti, che hanno responsabilità e visibilità nelle istituzioni - si ragiona - sarebbero da spendere se si votasse con un sistema elettorale legato a collegi o preferenze ma con le liste bloccate, la battaglia è principalmente politica. Tuttavia le incognite non mancano. L´Udeur è una di questa. Massimo Ostillio, l´assessore in quota ai "mastelliani", resta al suo posto ma con le elezioni imminenti l´incarico sembra essere sempre più a tempo. Dipenderà dalla scelta di campo che farà il leader del Campanile, Clemente Mastella dopo aver negato in Senato la fiducia decisiva al governo Prodi. Di altri scossoni non c´è ombra in questa vigilia comunque pregna di incertezze. Ma qualche movimento dovuto ad ambizioni personali legate a un´opportunità irripetibile, è da mettere in conto. Alberto Tedesco, ad esempio: l´assessore alle Politiche della salute ha più volte tentato la scalata parlamentare senza riuscirci. Questa potrebbe essere l´occasione giusta a condizione che il partito democratico, dove s´è accasato dal settembre scorso con le primarie, gli garantisca un posto nei primi dieci sicuri della sua lista bloccata. Si dice che in giunta a prenderne il posto sarebbe l´attuale assessore ai Trasporti, Mario Loizzo, tra i più influenti esponenti del Pd, in particolare della terra di Bari. Così per la compagine di giunta dell´ex Margherita: uno dei due assessori tra Guglielmo Minervini ed Enzo Russo, è dato in partenza. In movimento sarebbe anche l´area socialista: alla partita di aprile potrebbe partecipare, ad esempio, l´assessore alle Opere pubbliche, Onofrio Introna. ( Repubblica )
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