sabato 26 gennaio 2008

Sono troppi quei morti

Preoccupazione nel liceo Fermi per i casi di tumore
P O L I C O R O. «Sì, sono preoccupata. Non si può assistere senza preoccupazione alla morte in 15 giorni di una nostra docente. Poche settimane fa sono decedute due professoresse. Un altro professore non sta bene. Non vogliamo creare allarmismo ma vogliamo risposte certe e celeri dalla Provincia, proprietaria dello stabile, sull'eventuale presenza di amianto e sulla natura della polvere nera che esce dalle bocchette dell’impianto del riscaldamento». Sono parole della preside del Liceo scientifico “Enrico Fermi”, Anna Maria Fumarola. Parole tese ad avere risposte alle apprensioni, espresse con telefonate, richieste sottovoce, da qualche tempo più “p re s s a n t i ”, di corpo docente, lavoratori, studenti, famiglie. La stessa preoccupazione che esprime il presidente del Consiglio di istituto, M i ch e l e Picerno: «Occorre tranquillizzare chi ha a che fare con una scuola con circa 1000 alunni. No agli allarmismi ma siamo preoccupati. La Provincia si deve assumere e sue responsabilità risolvendo le carenze strutturali del Liceo tra cui quelle di pannelli contenenti una sostanza tipo “lana di vetro”. Pannelli rotti da tempo e di cui abbiamo chiesto, invano, la rimozione. Serve un incontro urgente con Provincia e Regione. Docenti, lavoratori, alunni, genitori, vanno tranquillizzati. Se ci fosse una relazione tra struttura, ambiente, malattie, morti, sarebbe un fatto di una gravità estrema. L’istituzione deve darci una risposta chiara». Sospetti, tra l’altro, sono stati espressi anche sul materiale plastico del pavimento. Materiale “sca gionato” dal - la preside Fumarola che ricorda come alcuni campioni siano stati analizzati da laboratori specializzati a carico della Asl 5 escludendo la presenza di amianto: «Nei pannelli, io non sono un tecnico, forse c'è della “lana di vetro”. Ce n'è uno rotto che serve a coibentare i tubi, in un corridoio. Questo problema l’abbiamo posto più volte alla Provincia. Abbiamo rimediato facendo attaccare sulle parti distrutte del cartone (che è stato strappato e lacerato, ndr). Provincia che mi ha addebitato 162 mila euro di danni per vandalismo. Adesso me ne addebiteranno altrettanti? Forse, il problema è nell’impianto di riscaldamento. Da esso esce una polverina nera che si deposita anche sui banchi. Non so se possa causare danni alla salute. Abbiamo chiesto di verificare. Sono venuti i tecnici ed hanno fatto una relazione di sopralluogo scrivendo della necessità di bonificare le condotte dell’impianto. Ma non ci sono stati atti consequenziali. Non capisco perché a Matera città la Provincia fa i lavori e qui no. Noi vogliamo sapere cosa succede. Amianto non ce n'è. Però lo vogliamo messo per iscritto. Così come vogliamo sapere della polvere nera. Debbo dire la verità? Sono preoccupata».

Lettera al presidente della Provincia

Le preoccupazioni per la salute di chi vive per studio o per lavoro nell’edificio del Liceo scientifico “Enrico Fermi” di Policoro sono al centro di iniziative politiche. Ottavio Frammartino, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, una carica elettiva da parte di personale ausiliario e di segreteria, corpo docente, alunni, prende carta e penna e scrive a Carmine Nigro, presidente della Giunta provinciale, che governa l’ente proprietario e responsabile dello stabile, « al dirigente scolastico Anna Maria Fumarola. Nella lettera chiede “di far effettuare una indagine sui materiali (pavimento, muri, impianto di riscaldamento) presenti in questa scuola per escludere qualsiasi presenza di inquinanti che possano danneggiare la salute dei lavoratori
». [fi.me.] Gazzetta del Mezz.

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