
Da quanto tempo l’acqua potabile a Policoro è in queste condizioni? Il
sindaco ieri ha dichiarato che allora
porre due domande alle istituzioni: 1) Per quanto tempo abbiamo bevuto
convinti di dissetarci, cucinato convinti di nutrirci e magari preso
tisane convinti di compiere un’azione salutare, mentre probabilmente ci
stavamo avvelenando? ; 2) perché hanno versato tutto quel cloro? Quali
altri batteri o elementi “normalmente” presenti nella nostra acqua
doveva eliminare il cloro? Inoltre vorrei proporre una considerazione e
porre una domanda anche a tutti quei politici, sindacalisti,
imprenditori e normali lacchè che ogni volta che scoppia uno scandalo
ambientale dalle nostre parti se la prendono con chi denuncia e chiede
soluzioni, mai con lo scandalo e chi lo produce, questo in nome di una
pretestuosa difesa dell’immagine e del turismo, che invece a mio parere
sottende solo una difesa dei propri interessi personali.
La domanda è
questa e coinvolge anche il sindaco, che ieri ci ha invitato a non
confondere questo fatto con l’acqua dell’Itrec: Possibile che una volta
l’itrec, una volta il Pertusillo, una volta il mare, ora l’acqua nelle
nostre case non ci rendiamo conto che ci stanno avvelenando e cacciando
con un attacco incrociato? E soprattutto che non ne chiediamo mai conto?
Io le cose non le voglio separare, anzi le voglio unire, perché il
territorio di cui stiamo parlando è Uno e tutti questi scempi sono un
unico prodotto della gestione politica e amministrativa e della
sottocultura utilitarista e familistica dei suoi padroni e dei suoi
servi.
l’Asl ha comunicato dei rischi per la
salute pubblica a seguito di controlli di routine.
Ma la routine delle
Asl ogni quanto passa dai nostri rubinetti? Questo diventa quanto mai
utile saperlo perché sempre il sindaco (medico e militare) di Policoro
ci ha invitato a non allarmarci, perché gli elementi cancerogeni
diventano pericolosi solo se assimilati nel tempo. È possibile?
Ivano Farina