venerdì 28 ottobre 2016
giovedì 27 ottobre 2016
Per L'auto incendiata di Cosimo Pozzessere due condanne in primo grado
IL FATTO AVVENNE NELLA NOTTE DEL 5 OTTOBRE 2012 A POLICORO
Di Filippo Mele
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.10.16
SCANZANO JONICO – Ritenuti responsabili dell'incendio dell'auto dell'assistente capo della Digos, Cosimo Pozzessere, avvenuto il 5 ottobre 2012, Michele Puce, 40 anni, e Domenico Marino, 27, entrambi di Scanzano Jonico, sono stati condannati rispettivamente ad un anno e tre mesi e ad un anno di reclusione per danneggiamento aggravato.
La sentenza è stata emessa al termine del processo di primo grado celebratosi davanti al giudice monocratico del tribunale di Matera, Massimo Bevilacqua. Puce e Marino, difesi dall'avvocato Livia Lauria, sono attualmente in custodia cautelare il primo in carcere, nell'ambito del procedimento “Neve tarantina”, condotto dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, il secondo ai domiciliari, accusato di un tentato omicidio avvenuto a Scanzano Jonico. Pozzessere all'epoca del fatto era in servizio al Commissariato di Scanzano Jonico poi trasferito a Policoro.
Il rogo della sua auto destò scalpore nel Metapontino perché avvenne in un periodo segnato da una serie di incendi di natura dolosa. Poche settimane dopo, l'11 novembre, proprio a Policoro, si tenne una grande manifestazione anti criminalità, “Io non ho paura”, in cui lo stesso poliziotto prese la parola.
Furono raccolti fondi da destinare all'acquisto di un nuova auto per lui ma Pozzessere ha reso noto di aver consegnato il danaro all'Istituto Stella Maris di Policoro a cui il tribunale dei minori affida bambini provenienti da famiglie con genitori in carcere o pregiudicati od in altre condizioni di disagio. Le indagini della Polizia di Stato sulla vicenda, tuttavia, furono rapide.
Con l’acquisizione di videoregistrazioni, tracciati telefonici, dichiarazioni testimoniali, furono raccolti diversi elementi di prova nei confronti di alcuni sospettati che la stessa notte dell’incendio vennero segnalati all'autorità giudiziaria.
Le ulteriori investigazioni consentirono di acquisire altri elementi decisivi nei confronti di Puce e Marino ed ai magistrati inquirenti di emettere la sentenza di condanna nei loro confronti. La Mercedes dell'agente della Digos era parcheggiata davanti al cancello di casa, nella zona Lido di Policoro. Pozzessere era in casa con la moglie e le due figlie minorenni. La deflagrazione sbalzò una delle ragazze dal letto. Affacciatasi alla finestra, l’immagine dell’auto avvolta dalle fiamme. Una scena da film di mafia o di ‘ndrangheta.
giovedì 20 ottobre 2016
Il Bavaglio, ci impediscono di avere gli atti sul Parco della cicogna
Riteniamo grave quello che si sta consumando nei confronti della comunita , la mancata pubblicazione del progetto definitivo ed esecutivo del parco della cicogna , e il fatto che ci impediscano di avere una copia , loro sono consapevoli che se avremmo tutta la documentazioni in mano ne usciranno delle belle , vedremo chi vincerà le loro chiacchiere e Bugie o la nostra voglia di fare chiarezza sullo spreco di risorse e l'affermazione della legalità.
mercoledì 19 ottobre 2016
Vietato vedere le carte del Parco della Cicogna , altro che trasparenza siamo all'omissione

delibere , il comune di Policoro quando si tratta di atti riguardanti il consumo del territorio o pregetti interessati agli appalti pubblici , pur citando in premessa la pubblicazione dei progetti , poi sistematicamente vengono omessi
Tale omissioni tra l'altro sono sempre giustificati in vario modo dal segretario generale Carmela Fiorenzano , che non batte ciglio neanche difronte alla nostra richiesta di accesso civico ai sensi dell'art.5/2013 gia inoltrata alla stessa il 26 Marzo sulla plublicazione dei piani plovulometrici e opere di urbanizzazione dei soliti noti , che vengono sistematicamente eluse .
Chi legge quelle delibere si trova nella situazione assurda che vengono , ma ci veniva impedito menzionati come allegati ma sono invisibili
Una vera e propria presa per i foncaziondelli .
Ci chiediamo cosa e chi vogliono proteggere ?
L astessa cosa ci è capitata l'altro ieri , che di fronte all'ennesimo spreco di denaro pubblico , chiedevamo di avere il progetto per svolgere quell'azione di controllo civico sugli atti dell'amministrazione , ma ci veniva impedito con giustificazione assurde
Ragion per cui ieri abbiamo inviato alle autorità ; Prefetto , Corte dei Conti , oltre una diffida ad adempiere al comune una denuncia che oggi formalizzeremo alla procura della Repubblica tramite i carabinieri , affinchè si accerti se tale comportamento omissivo , ha prodotto dei danni ed eventuali reati
Alla
Procura della Repubblica di Matera
Matera
Al
Procura della Corte dei Conti
Potenza
Al
Prefetto di Matera
Matera
Al
segretario Comunale Policoro
resp.
Trasparenza e anticorruzione
Policoro
Al
sindaco di Policoro
Policoro
nel nel
comune di Policoro è norma pubblicare le delibere e determine , dove
il cittadino ha accesso alla sola premessa , ma sistematicamente
viene negata come previsto dalla legge la visione dei deliberati , se
non per la sola Titolazione delle stesse.
Accade
questo Specie quando riguardano i piani planivolumetrci e progetti
comunali omisis dove alla parola “Delibera di APPROVARE il
planivolumetrico o progetto omissis redatto dagli ingegneri omisis
costituiti dagli elaborati “ ecc....
elaborati
e progetti che puntualmente non vengono pubblicati , ed al cittadino
viene omessa la possibilità di visionare gli atti , parte
sostanziale della delibera .
In
questo modo la pubblicazione non è chiara esaustiva e trasparente ,
mancando la parte sostanziale che sono quelli deliberati .
Tale
situazione è stata evidenziata dallo scrivente con una pec del 22
marzo 2016 indirizzata tra gli altri al responsabile anticorruzione e
della trasparenza del comune di Policoro nella persona del
segretario comunale , in cui sollecitavo ai sensi dall’art. 5 del
decreto 33/2013 di dare attuazione all’obbligo per le pubbliche
amministrazioni di rendere noti i documenti, le informazioni omesse
nelle delibere e parte integrante delle stesse (omissione
pubblicazione dei progetti che le delibere approvano )
Ad
oggi ed a distanza di circa sette mesi nulla è cambiato
Anzi
nella giornata di ieri richiedevo che tale obbligo di rispetto della
norma venisse eseguito per la delibera n. 127 del sette novembre
2013 , di approvazione di un progetto , guarda caso dove veniva
omessa la pubblicazione dell'elaborato del progetto .
Della
serie che al ridicolo non c'è limite.
A
titolo esemplificativo e non esaustivo si allega l'elenco di tutte le
deliberazioni riferite ai soli anni 2015 -2016 in cui è evidente
l'omissione degli elaborati approvati.
La
presente vale come formale atto ad adempie .
Ai
destinatari negli indirizzi indicati si chiede di voler espletare
tutti gli accertamenti necessari al fine di verificare quando
denunciato con la presente chiedendo sin da ora qualora emergessero
reati , che vengano perseguiti i responsabili nei termini previsti
dalla legge
Chiedo
Oltresi di essere informato circa nell'eventualità che la presente
venga archiviata.
Distinti
Saluti
Policoro
18 / 10 /20016
Frammartino
Ottavio
martedì 18 ottobre 2016
Parco della cicogna , sperpero di denaro pubblico "1" parte Il comune ci vieta l'accesso agli atti.

consegnati con lavori parzialmente realizzati a pochi mesi dalle elezioni , ma di questo parleremo nei giorni seguenti , come il fatto che ieri il segretario comunale ci ha negato l'accesso agli atti , per non consentirci di svolgere quella azione di difesa civica degli interessi della città , oggi ci soffermiamo su quello che noi ritieniamo un ulteriore sperpero di denaro Pubblico
Tre giorni fa la ditta che stava realizzando i lavori riconsegna il parco al comune , con delle riserve da parte sua , e delle penalizzazione da parte del comune.
Un'ulteriore storia di un appalto nato male e un progetto del tutto inadeguato , come poi si dimostrerà la variante anche essa viziata sotto il profilo della leggittimità .
Pochi giorni un atto amministrativo del responsabile del Procettimento , anche esso illegittimo , in quando non ha i requisiti di legge per svolgere questa funzione , ed ecco uscire dal cilindro il contratto di regolare esecuzione dei lavori , che e nel merito tutto fuorchè un contratto di regolare eseguzione.
Infatti nell'attto si contestano alcuni inadempienze dei lavori svolti dalla ditta , ma non c'è quello riguardante della consegna dell'opera con il verde curato come Dio comanda
La ditta riconsegna l'opera al comune in condizione indecorose , vergognose , e invece di addebitare questi costi all'impresa , si interviene e non si sa a quale titolo con i lavoratori dell'area di programma .
A quale titolo questi possono fare tali lavori che dovevano essere a totale carico della Ditta ?
Lo chiediamo al presidente dell'area di programma e ai dirigenti e segnaleremo la cosa alla corte dei conti , i citttadini pagano sempre due volte ma mo BASTA
lunedì 17 ottobre 2016
Centro Dialisi , anche la Regione dice che Rocco Leone è un Pataccaro

nostra nota inviata via pec , conferma come sul centro Dialisi di Policoro , Rocco Leone ha mentito alla città.
Infatti il dipartimento regionale alla salute , ci dice che solo il 31 agosto è arrivata la domanda della clinica privata SM2 di potenza in cui chiedeva l'autorizzazione per l'apertura di un centro a policoro
La stessa Regione con la nota che facciamo vedere nel filmato , ribadisce l'iter , che la struttura potrà aprire solo che dopo che una commissione dell'ASM di Matera avrà certificato l'agibilità della struttura ed un decreto successivo del presidente Pittella EX amico della coppia Leone - Ing. Vetere
Quindi sia quando Leone ha ospitato i terremotati sia quando ha affermato in prima pagina sulla gazzetta che il centro era funzionante , sia quando ha dichiarato che a luglio ci sarebbe stato a Policoro un nuovo centro di Dialisi , ha detto delle bugie
ma la cosa grave che da medico l'ho ha detto illudendo malati e facendo false promesse a chi avrebbe avuto bisogno come i terremotati per spicciola propaganda politica , per raccattare qualche voto.
Farebbe bene a chiedere scusa all città ai malati ai terremotati , spiegando per quale reconde ragioni ha continuato a mentire , per quali interessi e perchè , se no saremmo davanti a un Puro sciacallaggio
venerdì 14 ottobre 2016
Palaercole , da simbolo della citta a latrina abbandonata e degradata

Leone è riuscita a consumare in pochi mesi sulla struttura sportiva Palaercole
Prima fanno un bando , assegnano la struttura , difendono la scelta con l'Assessore Padula , anche davanti all'evidenza , ma poi come magia si contestano da soli , anzi Leone va oltre , ancora prima che sia emanato qualsiasi atto amministrativo , annuncia la Revoca , revoca ancora inesistente come abbiamo verificato , in quando il dirigente come previsto dalla legge , ha dato 10 giorni di tempo all'aggiudicatario per dedurre alle contestazione , e solo dopo vi sarà se vi sarà la revoca del provvedimento di assegnazione della struttura.
Nel mentre , la struttura è abbandonata , i bagni sporchi , anzi luridi da far vomitare , come ci hanno testimoniato molte persone che si recano al Palaercole per svolgere le normali attività sportive.
La cosa grave che sono proprio i bambini che frequentano questa struttura a segnalarci le condizione igieniche precarie di questo che una volta era un gioiello della città
Ma anche esternamente è visibile lo stato di abbandono , si nota subito l'incuria in cui è lasciato il giardino con l'erbaccia ecc...
Adesso Leone ha l'obbligo di ripristinare la decenza di quella che è la struttura più importante della città , invece di continuare a sparare cazzate e patacche
VERGOGNA
giovedì 13 ottobre 2016
Policoro , Pasquale Faraco verso lo sciopero della fame ad oltranza
POLICORO. L'IMPRENDITORE TURISTICO PASQUALE FARACO IN SCIOPERO DELLA FAME A POTENZA: “LA REGIONE VUOLE FARMI SMONTARE LO STABILIMENTO BALNEARE PER SPOSTARLO DI OTTO METRI VERSO IL MARE. COSÌ LO DISTRUGGERANNO LE MAREGGIATE”
“MI DIANO LA CONCESSIONE O SCIOPERERÒ AD OLTRANZA”
Filippo Mele
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.10.16
POLICORO - “Vogliono farmi smontare lo stabilimento balneare per spostarlo di otto metri verso il mare. Così lo distruggeranno le mareggiate.
E' una cosa assurda. Farò lo sciopero della fame sino alla fine”. Lo ha detto alla Gazzetta l'imprenditore turistico del centro jonico Pasquale Faraco, titolare del lido “La conchiglia”, sul lungomare del comune del Metapontino, giunto al secondo giorno di sciopero della fame davanti al palazzo della Regione, a Potenza. “Sinora – ha continuato il nostro interlocutore raggiunto telefonicamente alle 13 di ieri – ho fatto anche lo sciopero della sete.
Ma adesso sto accusando secchezza delle labbra. Forse riprenderò a bere. Ma continuerò a non mangiare sino a che non sarà risolto il mio problema”. Già. Qual'è il problema dell'operatore turistico? “Un ufficio della Regione vuol farmi spostare la mia struttura, posta a sette metri dal lungomare, ad otto metri in più verso l'arenile. Significa che le mareggiate distruggeranno La conchiglia.
Ed io non posso permetterlo. Io vivo solo di questo lavoro e dato che, per Matera 2019, ci è stato concesso di lavorare anche d'inverno, io voglio farlo.
Mi occupo, infatti, anche di piccola ristorazione. Ma ecco l'inghippo. Per continuare a lavorare devo smontare il lido e rimontarlo ad otto metri verso l'arenile.
Perchè? Perchè, mi è stato spiegato, tra il lungomare, una struttura edilizia imponente, ed il mio stabilimento balneare vi sarebbero delle specie botaniche pregiate e perchè La conchiglia potrebbe impedire il ripascimento della sabbia. Questo accadrebbe solo per me? E le altre strutture che sono in posizione simile alla mia? Io non ho un doppio lavoro. Voglio lavorare anche d'inverno. La Regione – ha concluso Faraco - mi dia la concessione altrimenti continuerò ad oltranza lo sciopero della fame”.
lunedì 10 ottobre 2016
Acquedotto Lucano abbandona Policoro , nel totale silenzio dell'amministrazione Leone

venerdì 7 ottobre 2016
I Bambini di Policoro senza scuola e senza BUS , grazie al pataccaro Leone
scuolabus , appalto di cui già noi abbiamo mosso allora tante critiche , perchè oneroso di cui torneremo a parlare anche in merito alla gestione insufficiente e secondo noi non rispettoso delle clausule contrattuali , che per alcuni aspetti meritano la segnalazione alla corte dei conti
Leone aveva promesso la città dei Bambini , infatti visto i risultati dal parco della cicogna alla scuola di via Monte Rosa e oggi il Bus scuola possiamo dire che siamo alla città contro i Bambini
Leone aveva promesso la città dei Bambini , infatti visto i risultati dal parco della cicogna alla scuola di via Monte Rosa e oggi il Bus scuola possiamo dire che siamo alla città contro i Bambini
Ma oggi lasciamo spazio alle gravi considerazioni del consigliere Di Pierri
L’ennesimo guaio combinato dall’amministrazione Leone che un record a dire il vero ce l’ha : riesce a distruggere tutto quello che tocca.
Anche l’appalto per il trasporto scolastico come tutti gli altri, si è rivelato un bluff.
Decine di bambini dell’asilo e delle scuole elementari che risiedono fuori dal centro abitato, o comunque distanti dalle scuole che frequentano, quest’anno sono stati infatti privati del servizio di trasporto scolastico.
In altre parole, non avendo il Comune saputo prevedere il numero di richieste del servizio di scuolabus, ed adeguare il meccanismo contrattuale d’appalto, molti bimbi sono rimasti a piedi e di conseguenza sono impossibilitati a raggiungere quotidianamente la ome parlare arabo, hanno mille altre cose sicuramente più importanti da fare, nel frattempo però noi una richiesta la facciamo : si provveda immediatamente al reperimento di un mezzo supplementare per il trasporto scolastico (magari già disponibile presso l’ente) e si assicuri con urgenza il servizio.
Naturalmente nella consueta ottica fattiva e collaborativa Policoro Futura resta a disposizione per contribuire, ove coinvolta, ad individuare qualsiasi soluzione iscuola se non costringendo genitori, familiari e amici di famiglia a fare ogni giorno, fin dove possibile, i salti mortali per accompagnare i piccoli all’entrata e prelevarli all’uscita.
Naturalmente i genitori da giorni stanno protestando civilmente, hanno anche fatto una raccolta di firme ma tanto per cambiare, sino a che questi signori non vengono messi di spalle al muro di fronte all’evidenza, continuano a far finta di niente ed a rispondere con chiacchiere, riunioni, protocolli, impegni (a qualcuno anche qualche passaggio), e tante tante promesse per il futuro, insomma tutto tranne che fatti concreti.
Loro non sanno che lo scuolabus è un diritto e vogliono farlo passare come se fosse un piacere.
Intanto fra un pó la scuola finisce ed alle condizioni disumane in cui già sono costretti bambini e grandi (ricordiamo che l’asilo di via Monte Rosa è sempre inagibile) si aggiunge questa ennesima perla di un’amministrazione che dovrebbe avere almeno la dignità di gettare la spugna.
Parlare di diritto allo studio con loro è cmmediata che risolva senza indugio il problema.
Gianni Di Pierri – Policoro Futura
mercoledì 5 ottobre 2016
Zona Artigianale arrivano i soldi per l'urbanizzazione e loro pensano a costruire una discarica
Forse prima di andarsene Rocchino ci farà il regalo di fine anno , il botto , con la munnezza a
cominciato e con la munezza finirà
Dopo aver defenestrato l'assessore Bianco Domenico , l'anima nera della sua amministrazione , che gli ha portato in dote circa 600 mila euro in opere sulla zona artigianale e soldini per l'infrastruttura della banda larga , che sono rimasti fermi li sulla carta e che rischiano di perdersi , l'uffficio tecnico sembra pronto invece ad autorizzare una discarica nel cuore della zona artigianale
Di questo e dei finanziamenti che rischiamo di perdere parleremo Domani , entrando nel merito , e cercando di capire quale interessi ormai questa amministrazione tutela.
cominciato e con la munezza finirà
Dopo aver defenestrato l'assessore Bianco Domenico , l'anima nera della sua amministrazione , che gli ha portato in dote circa 600 mila euro in opere sulla zona artigianale e soldini per l'infrastruttura della banda larga , che sono rimasti fermi li sulla carta e che rischiano di perdersi , l'uffficio tecnico sembra pronto invece ad autorizzare una discarica nel cuore della zona artigianale
Di questo e dei finanziamenti che rischiamo di perdere parleremo Domani , entrando nel merito , e cercando di capire quale interessi ormai questa amministrazione tutela.
lunedì 3 ottobre 2016
il sindaco Leone come il dottor Jekyll e Mr Hyde.
Il
comportamento equivoco del nostro sindaco fanno sorgere dubbi e
perplessità su alcune scelte politiche. Molti cittadini si domandano
come sia stato possibile realizzare costruzioni private su un’area
che per anni era stata destinata a parco pubblico?
Entrando nel
merito, dal 02/08/1976 al al 15/09/1997 la intera area ha la
destinazione urbanistica di “Parco pubblico” così come previsto
nel Piano regolatore dell’arch.Carbonara. Dal 15/09/1997 al al
28/07/1999, una parte dell’area da parco pubblico cambia
destinazione urbanistica e, con il P.R.G. dell’arch.Restucci,
diventa:”Zona E1S – Area agricola di salvaguardia. Dal
28/07/1999, sindaco avv.Di Sanza, con la variante tecnica
dall’arch.Viceconte, 10.352 mq dell’area viene destinata a:”Zona
B8 “ cioè zona di completamento urbano e ad alcune particelle era
stata assegnata la destinazione
urbanistica:”B8/4”: intervento
edilizio diretto con tipologia edilizia in linea, mentre un’altra
area di 2.687mq, già “Zona E1s” diventa zone a standard S3
(passeggiata archeologica+piazza). Con istanze del 20/01/2000 e del
25/07/2005, i sigg.D’Amato Mario ed altri, eredi delle aree a suo
tempo espropriate, chiedevano la retrocessione dell’area perché la
stessa non era stata utilizzata a parco pubblico. Le istanze venivano
respinte dall’amministrazione in carica con delibera di G.M.
n.7/2006 e determina n.32/2006.
Gli eredi sigg. D’Amato Mario ed
altri, a loro volta impugnano i provvedimenti amministrativi al TAR
di Basilicata che, con sentenze 512/2012 e 513/2012 accoglie i
ricorsi e ordina al Dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di
Policoro di determinare entro 60 gg il prezzo della retrocessione
dell’intera area. Con l’elezione del sindaco Leone, nonostante le
sentenze del TAR, sono stati prodotti atti amministrativi che
manifestavano l’interesse di destinare quei terreni a far parte del
“Patrimonio indisponibile” del comune di Policoro, per realizzare
opere di interesse pubblico strumentali all’ esercizio delle
funzioni istituzionali (v.delibera di G.M. n.33 del 08/06/2012).
Tale
interesse è stato rivendicato con forza dal sindaco anche nel
consiglio comunale del 30/07/2012 contro un’opposizione che
dichiarava il voto contrario. Inoltre il 17/01/2013 con deliberazione
di G.M. n.9, l’amministrazione comunale incaricava il prof.avv.
Abbamonte e l’avv.Cirigliano per costituirsi davanti al Consiglio
di Stato per proporre appello ai fini della riforma delle sentenze
nn.512/2012 e 513/2012 del TAR di Basilicata; il termine ultimo per
la proposizione scadeva il 29/01/2013.
Certamente la vicenda dei
terreni e fabbricati insistenti sulla proprietà eredi sigg.D’Amato
Mario ed altri, ha interessato molti cittadini che hanno pagato un
caro prezzo quegli espropri per avere servizi relativi, quali un
parco pubblico e aree a standard. L’intero iter ha avuto un
percorso strano sia a livello politico che a livello tecnico; il
risultato finale possiamo sintetizzarlo che, alla mancata
realizzazione del parco pubblico già pagato dai cittadini, è stato
realizzato un centro commerciale (Eurospin) ed un intervento edilizio
in fase di completamento.
Da tutta questa vicenda, caro sindaco
Leone, sorgono alcune domande:
1-Perché durante l’amministrazione
Lopatriello/Leone in data 20/01/2006 è stato acquisito il diritto
del silenzio assenso avanzato dai sigg.D’Amato Mario ed altri sulla
richiesta di retrocessione dei terreni espropriati:
di chi è stata
la responsabilità?
2- Perché il ricorso al Consiglio di Stato non è
stato presentato?
3- Come mai il Dirigente e/o Funzionario
dell’ufficio tecnico comunale ha disatteso gli atti di indirizzo
emanati dal Sindaco e dalla sua maggioranza?
4- L’eventuale danno
economico alle casse del Comune chi lo pagherà?
È indubbio che le
stranezze politiche/amministrative di tutta la vicenda non solo ci
fanno riflettere ma ci riportano al motto dell’On.Andreotti il
quale diceva che: “a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci
si azzecca “.
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