giovedì 13 ottobre 2016

Policoro , Pasquale Faraco verso lo sciopero della fame ad oltranza

POLICORO. L'IMPRENDITORE TURISTICO PASQUALE FARACO IN SCIOPERO DELLA FAME A POTENZA: “LA REGIONE VUOLE FARMI SMONTARE LO STABILIMENTO BALNEARE PER SPOSTARLO DI OTTO METRI VERSO IL MARE. COSÌ LO DISTRUGGERANNO LE MAREGGIATE”

MI DIANO LA CONCESSIONE O SCIOPERERÒ AD OLTRANZA”

Filippo Mele
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.10.16 
POLICORO - “Vogliono farmi smontare lo stabilimento balneare per spostarlo di otto metri verso il mare. Così lo distruggeranno le mareggiate. 
E' una cosa assurda. Farò lo sciopero della fame sino alla fine”. Lo ha detto alla Gazzetta l'imprenditore turistico del centro jonico Pasquale Faraco, titolare del lido “La conchiglia”, sul lungomare del comune del Metapontino, giunto al secondo giorno di sciopero della fame davanti al palazzo della Regione, a Potenza. “Sinora – ha continuato il nostro interlocutore raggiunto telefonicamente alle 13 di ieri – ho fatto anche lo sciopero della sete.
 Ma adesso sto accusando secchezza delle labbra. Forse riprenderò a bere. Ma continuerò a non mangiare sino a che non sarà risolto il mio problema”. Già. Qual'è il problema dell'operatore turistico? “Un ufficio della Regione vuol farmi spostare la mia struttura, posta a sette metri dal lungomare, ad otto metri in più verso l'arenile. Significa che le mareggiate distruggeranno La conchiglia. 
Ed io non posso permetterlo. Io vivo solo di questo lavoro e dato che, per Matera 2019, ci è stato concesso di lavorare anche d'inverno, io voglio farlo. 
Mi occupo, infatti, anche di piccola ristorazione. Ma ecco l'inghippo. Per continuare a lavorare devo smontare il lido e rimontarlo ad otto metri verso l'arenile. 
Perchè? Perchè, mi è stato spiegato, tra il lungomare, una struttura edilizia imponente, ed il mio stabilimento balneare vi sarebbero delle specie botaniche pregiate e perchè La conchiglia potrebbe impedire il ripascimento della sabbia. Questo accadrebbe solo per me? E le altre strutture che sono in posizione simile alla mia? Io non ho un doppio lavoro. Voglio lavorare anche d'inverno. La Regione – ha concluso Faraco - mi dia la concessione altrimenti continuerò ad oltranza lo sciopero della fame”.