venerdì 26 agosto 2016

Oggi a Policoro alle ore 21 Di Battista per dire no e Salvare la costituzione

l giro d'Italia in moto del deputato del “Movimento 5 Stelle” Alessandro Di Battista, impegnato in una interminabile serie di appuntamenti, su e giù per lo Stivale, per dire “no alla riforma costituzionale firmata da Renzi, Boschi e Verdini”. “La sovranità appartiene al popolo, non ai partiti politici” è uno degli slogan che animeranno il lungomare Oggi alle ore 21 in piazza Eraclea Di Battista parlerà dal palco del  per ribadire alcuni concetti chiave: “Vogliono smantellare lo stato sociale che è, ancora, un freno alla dittatura dei mercati e al primato della finanza sull'umanità”. Dunque, “i mandanti delle riforme costituzionali sono le banche d'affari internazionali”. “La nostra Costituzione - ha avuto modo di spiegare Alessandro Di Battista nel corso del suo tour - è un ostacolo al trionfo del capitalismo finanziario. La Costituzione della Repubblica italiana rappresenta un ostacolo a chi vuole la privatizzazione totale della nostra società. C'è un mondo di speculatori finanziari, di banchieri senza scrupoli, di gestori di fondi economici che vuole mettere le mani su salute, istruzione, trasporti e acqua pubblica”. E per riuscirci “hanno bisogno del controllo totale del Governo e di un Parlamento di pigia-bottoni totalmente fuori dal controllo popolare”. “Per questo - afferma il parlamentare grillino - vogliono cambiare la Costituzione. Per avere una Camera per il 70 per cento nominata dai partiti e un Senato per il 100 per cento nominato dai partiti che pescheranno i nuovi senatori (non si sa ancora come) tra i consiglieri regionali. E secondo voi un nominato risponderà ai cittadini o al partito che gli regala la poltrona?”. Questo è il quadro che si aprirà “se dovessero passare le riforme made in Renzi-Boschi-Verdini ed è per questo che giro l'Italia per spiegare l'importanza di questo No. Un No meraviglioso, di difesa, di riscatto, di ostacolo a progetti pericolosissimi portati avanti dal centrosinistra più ipocrita della storia”.