Quando Policoro era un immenso feudo baronale, i “giardini murati” costituivano quello che oggi definiremmo verde pubblico a servizio della zona castello, la residenza nobiliare del Barone Berlingieri.

Con il trascorrere degli anni, in assenza di un qualsiasi intervento di manutenzione, i “giardini murati” si sono trasformati in un ricettacolo di immondizie e di erbacce.
Con delibera n.170 del 21/02/1984 la Giunta Municipale incaricava l’Arch. Luigi Acito, per la progettazione-direzione e contabilità lavori riguardante la sistemazione dei “giardini murati” di Policoro nell’ambito del programma “Itinerari Turistici”.

Con il piano di recupero dell’Arch. Acito, l’intera zona è stata riqualificata e con essa gli elementi architettonici ancora presenti, come il residuo dell’antico acquedotto di Policoro con le cinque arcate in mattoni che sono rimaste in piedi, un casolare agricolo, interessante per l’architettura, il muro di cinta e un canale di bonifica, che è diventato percorso pedonale di attraversamento.

L’appalto dei lavori era di un importo di Lire 341.268.651, approvato dalla Giunta Municipale dell’epoca con delibera n. 173 del 23/02/1984. Il progetto esecutivo dei lavori prevedeva in modo particolare la ristrutturazione e il recupero architettonico dell’area, il rifacimento di uno spazio per rappresentazioni all’aperto, la realizzazione di un laghetto e di una collinetta artificiale, la gradonata di ingresso ai campi da gioco e la sistemazione del verde.

Il parco pubblico ubicato all’ingresso di Policoro, tra la zona del castello e quella archeologica, costituiva il biglietto da visita, con una immagine accogliente della nostra città.

Oggi con l’incuria dell’amministrazione comunale, non solo è stato distrutto un lavoro di riqualificazione del tessuto urbano, che ha avuto anche un notevole costo economico, ma il danno di immagine che ne deriva da tale scempio, si riflette negativamente sull’essere civile dei cittadini.

Caro Sindaco Leone, premesso che si perde quello di cui non si è avuto cura, dopo 32 anni di vita amministrativa di Policoro, hai avuto la capacità di trasformare un parco pubblico bello di particolare pregio architettonico, fiore all’occhiello degli amministratori precedenti, in un ricettacolo di immondizie e di erbacce.

Ti sei chiesto con questo modus operandi, quale è il messaggio educativo che mandi ai bambini, ai ragazzi, di cui ti sei sempre incensato di prestare particolare attenzione?

Ritieni che questa sia l’immagine che merita Policoro, che è stata esempio di buon governo, non solo per l’importanza strategica ma anche per il ruolo che storicamente gli è stato riconosciuto a livello regionale?
Purtroppo, con la vostra incompetenza politica/amministrativa e l’assoluta inesistenza di una visione strategica della città, stiamo perdendo quel ruolo guida di paese modello del Metapontino.
Policoro 13 aprile 2016

Benedetto gallitelli