martedì 12 aprile 2016

Policoro, gara d'appalto Centro Smile. Per il Pd "anteposto aspetto economico alla qualità del servizio"

Il gruppo consiliare ed il Partito Democratico intervengono sull’ennesima squallida vicenda legata alla gestione dei servizi
sociali nella nostra città, evidenziando che nonostante i tanti proclami del sindaco questi servizi, largamente intesi, sono stati completamente smantellati in quattro anni di gestione Leone nel nostro comune.
Ormai è chiaro che il sindaco è così concentrato sulla sua immagine e sul rammarico di aver perduto l’occasione di “diventare l’eroe nazionale” da trascurare il suo “fiore all’occhiello” che ormai ha perso anche l’ultimo petalo!
Dopo aver snaturato un Servizio Sociale Professionale, esponendolo a rischi di conflitti di interesse quotidiani tra controllore e controllato, concentrato più a rafforzare l’apparato amministrativo esterno con atti di dubbia legittimità, l’ultimo petalo cade inesorabilmente con la gara d’appalto per la gestione del Centro Diurno Smile per i ragazzi diversamente abili.
E’ interessante, per comprendere ciò che si sta consumando sulla pelle dei soggetti più deboli, sottolineare che dopo l’ultima gara d’appalto che si è svolta nel 2007, che poneva al centro la qualità del progetto ai fini dell’aggiudicazione,sono state effettuate proroghe del servizio fino al dicembre 2014. Successivamente, con l’amministrazione a guida Leone, si è ben pensato di mettere a gara, per la durata di sei mesi, per ben due volte, questo servizio senza tener conto della qualità progettuale ai fini dell’aggiudicazione, ma semplicemente il massimo ribasso.
Si è pensato di anteporre l’aspetto economico a quello della qualità del servizio, che vorremmo ribadire riguarda le fasce deboli della nostra comunità, i diversamente abili.
Intanto la domanda che sorge spontanea è perché non fare una gara d’appalto con una proposta progettuale e quindi con una valutazione della qualità invece di utilizzare come unico indicatore quello del massimo ribasso economico?
Un’altra domanda che ci poniamo è con quali criteri di valutazione si decide che per gestire beni e servizi per sei mesi sono sufficienti 1.500,00€uro a fronte dei 15.257,40€uro soggetti a ribasso e quindi con l’88,54% in meno senza ritenere opportuno di aprire la busta delle giustificazioni del ribasso offerto, unico indicatore della qualità a disposizione per un servizio così delicato ed importante?
Quanto prevale il bisogno del risparmio economico sul dovere di offrire i migliori servizi possibili per tutelare le fasce più deboli?
Perché considerare pochi sei mesi da non avere attenzione di dare la massima qualità?
Per sviluppare e potenziare l’autonomia personale e sociale delle persone diversamente abili occorre un investimento economico, professionale e servizi degni di questo nome e per fare questo occorre crederci fino in fondo anche con scelte politiche più attente e non condizionate dal mero risparmio!
A quello che dice il sindaco Leone “sulle cose di tutti i giorni deve venire prima l’uomo, ridiamo all’uomo quello che gli spetta e poi viene la politica” noi rispondiamo che la politica viene prima dell’uomo se il motore di questa è la soddisfazione dei diritti degli uomini e la qualità per la loro vita, ma perché questo possa essere possibile occorre prima di tutto partire dai più deboli!

Il Gruppo Consiliare del Pd
Partito Democratico