martedì 23 febbraio 2016

comune e cooperative truffano tanta povera gente : Il VERGOGNOSO caso Policoro

L'articolo che pubblichiamo , fuorchè il titolo è tratto dal blog di Karakteria  , che per contenuti è di
una gravità inaudita , per cui di chiedi , per questa gente circola ancora a piede Libero per la città , ed opera ancora indisturbata a perpetuare altre truffe con l'evidente silenzio assenso di una amministrazione scellerata ?

Ma continueremo questa battaglia , finchè qualcuno dei piani alti non si svegli e cerchi di fare seriamente .

 a 15/20 anni Policoro è vittima di un abnorme attacco urbanistico-edilizio che ha comportato la cementificazione di centinaia di ettari di ottimi terreni agricoli irrigui. Tale processo ha reso disponibili migliaia di appartamenti, devastando il mercato immobiliare in danno di tutti quei cittadini che, in precedenza, avendo investito i propri risparmi nel mattone, si aspettavano una adeguata rivalutazione dei propri investimenti; invece è stato innescato un processo deflattivo che ha immolato i risparmi di tanti cittadini sull’altare di una politica urbanistica insipiente a favore di palazzinari senza scrupoli.
L’espansione edilizia è stata attuata (ed è ancora in corso) a mezzo di Piani di Lottizzazione che investono svariate decine di comparti, ad opera prevalentemente di “costruttori-imprenditori”  che investono proprie risorse e di “costruttori-cooperatori” che si sono “attrezzati” con cooperative edilizie di comodo di cui diventavano presidenti-legali rappresentanti e da cui ricevevano poi l’incarico di attuare ed edificare i comparti: investendo in tal modo le risorse economiche dei soci e sfruttando i regimi fiscali agevolati propri della cooperazione.
Ma il focus della presente è un altro in quanto questi processi edilizi sono avvenuti all’insegna della elusione di ingenti somme (milioni di euro) che, con un meccanismo diabolico e perverso, sono state sottratte all’erario comunale.
Infatti il DPR. 380/2001 artt. 16, 17, 18 vincola il rilascio del Permesso a Costruire al pagamento, tra l’altro, di un contributo-tassa commisurato al costo di costruzione; tassa che viene pagata in genere dal singolo cittadino che chiede un isolato Permesso a Costruire, ma non dal costruttore-lottizzante il quale si avvale dell’art. 17 del DPR. 380/2001 che prevede l’esenzione dal pagamento della tassa sul costo di costruzione qualora “….. si impegni, a mezzo di una convenzione con il Comune, ad applicare prezzi di vendita ….determinati ai sensi della convenzione-tipo prevista dall’art. 18”.
Tale procedura poi viene di fatto  attuata con la prestazione da parte del lottizzante di un semplice Atto d’Obbligo Unilaterale che, privo della precisazione numerica del prezzo massimo di vendita, contiene solo un generico rinvio a norme regionali;  tutto ciò al posto della Convenzione prevista dall’art. 17 comma 1 del DPR. 380/2001, di cui il Comune di Policoro pure è fornito avendola approvata originariamente con DCC. N. 165/1978 e ribadita con Deliberazione Commissariale con i poteri del CC. N. 31/2012!
Con tali atti d’Obbligo i lottizzanti si impegnano:
    1 – a realizzare interventi edilizi aventi le caratteristiche dell’edilizia residenziale pubblica ex Lege 457/1978;
    2 – ad applicare un prezzo di vendita per metro quadrato di superficie complessiva (art. 2 D.M. 10 maggio 1977) non superiore a quello determinato con apposito DPGR della Regione Basilicata;
ottenendo così, in modo più o meno legittimo, l’esenzione dal pagamento della tassa sul costo di costruzione.
Il problema vero sorge poi a valle di tale procedura in quanto i costruttori vendono a prezzi di mercato nettamente superiori al prezzo massimo convenzionato e spesso ciò risulta anche dagli  atti di compravendita: quasi sempre i notai vigilano solo “formalmente” trincerandosi (per assicurarsi una forma di tutela della proprie responsabilità) dietro dichiarazioni di comodo dei contraenti, senza chiedere al Comune la determinazione del prezzo di vendita; di converso il Comune non esercita alcuna forma di controllo per vigilare se, a fine ciclo della vicenda costruttiva, siano  stati rispettati gli obblighi assunti dai palazzinari con l’Atto d’Obbligo Unilaterale. In tal modo si attua una ulteriore beffa ai danni della collettività:
1)i cittadini-acquirenti pagano un prezzo maggiore del dovuto; 
2)le casse comunali vengono private di milioni di euro; 
3)i palazzinari mettono a segno un doppio sgobbo: incassano il maggior prezzo pagati dagli acquirenti e  risparmiano il pagamento della tassa sul costo di costruzione che avrebbero dovuto pagare al Comune!
A puro titolo esemplificativo si riporta al caso del sig. Omissis che ha acquistato un alloggio nel comparto C3/4B, lotto C7:
Il costruttore Omissis costituisce la cooperativa edilizia “Omissis”  di cui ne diventa presidente e legale rappresentante e, nel 2003,  acquista  terreni ricadenti nel comparto C3/4B; consegue l’approvazione del relativo Piano di Lottizzazione ed innesca il processo edilizio supportando l’istanza per il rilascio del Permesso a Costruire con l’Atto Unilaterale d’Obbligo repertorio n. 27572 in data 04/08/2004 rogato dal notaio Omissis ; con tale atto il presidente della cooperativa si impegna a realizzare un intervento di edilizia residenziale avente le caratteristiche di cui alla Legge 457/1978 ed a vendere a prezzi non superiori a quelli determinati con apposito DPGR.;
tale prezzo non risulta numericamente individuato né nell’Atto d’Obbligo né  in altri atti.
Il progetto licenziato sul lotto C7 prevede la costruzione di un fabbricato composto da due abitazioni simmetriche, con una Sc (superficie complessiva) di mq. 213,58 (cfr.: TAV. n. 3 allegata al Permesso di Costruzione n. 98 del 02 agosto 2005); di tale fabbricato il sig. Omissis, con atto rogato dal notaio Omissis  rep. N. 3949 del 12/12/2007,  acquista l’appartamento lato Nord,  avente una 
Sc = Su + 60% (Snr + Sp) =  mq. 69,41 + 0,6 (31,22 + 31,23) = mq. 103,88;
Con nota prot. N.  3129      del 11/02/2015 , su specifica richiesta del sig. Omissis, il Comune di Policoro precisa che il prezzo da praticarsi alla data delle predetta compravendita era pari a €/mq. 947,79 ; per cui il prezzo complessivo di vendita doveva essere pari a: 
103,88 x 947,79 = € 98.456 + IVA di gran lunga inferiore al prezzo effettivamente pagato e risultante dal rogito pari a € 123.000 oltre IVA, con un maggiore esborso pari a: 123.000 – 98.456 = € 24.544!
[ Documento di denuncia offertoci da Omissis
e tutti questi 
Omissis vogliono significare che non è nostro intento creare un gossip cittadino su questo o quel signore, ma invitare quanti hanno acquistato o stanno acquistando case in cooperativa con edilizia convenzionata a farsi bene i conti e nel caso a denunciare se non vogliono rimanere anche loro altri Omissis con le tasche svuotate da pochi altri Omissis ]