Gazzetta del Mezzogiorno
La
corte dei conti sezione giurisdizionale per la basilicata ha
condannato Antoni Labate responsabile del servizio di staff “di
Protezione Civile “ negli anni 2000/2004 a risarcire 2.077,50 uero
il comune di Policoro.
La
sentenza al termine del giudizio chiesto dal procuratore Michele
Oricchio il 30 marzo 2010
Orricchio
accusava Labate del danno di 17.417,16 euro per episodi di irregolare
gestione del denaro pubblico. Danno da manutenzione e carburante
della Fiat Panda della protezione civile utilizzata senza prova
documentale. Danno del progetto un Amico per la Città , destinato al
miglioramento delle condizioni di sicurezza presso le scuole. Danno
del progetto “Una Mano Amica “ per l'assistenza delle persone
indigenti. Danno per uno stage della protezione civile per una cena
di saluto.
Danno
per i pasti nell'ambito dell'esecuzione di una ordinanza di sgombero
pagati ad un ristorante per 36 pasti consumati da estranei.
La
procura evidenziava che Labate fosse stato rinviato a giudizio per
alcuni episodi per falso ideologico ed appropriazione indebita.
Labate si costituiva difeso dall'avv.to Domenico Ranù che ribatteva
“la fiat Panda era stata usata prima dalla polizia municipale , in
assenza di un regolamento d'uso” Per Un “un amico per la città “
gli acquisti contestati erano strumento necessari”. Il progetto
“Una mano amica” era stato recepito dal comune. Alla cena di
saluto dello stage avevano partecipato i volontari. Destinatari delle
spese dei pasti dell'ordinanza di sgombero erano stati i bisognosi.
La difesa chiedeva l'assoluzione o una riduzione dell'addebito.
All'udienza del 10 maggio 2011 il colleggio condannava labate a
risarcire 750 euro di spese di ristorazione a personale Rai presente
in Policoro per finalità di servizio e sospendeva la valutazione sui
pagamenti all'esame del Tribunale di Matera. La cui sentenza arrivava
l'8 ottobre 2014.
Da
qui la nuova udienza alla sezione della corte contabile del 22
settembre 2015. Il collegio contestava “come la falsità della
liquidazione delle spese per la panda era stata negata dal giudice
penale con insussistenza del danno erariale. Diversa la valutazione
per atti di liquidazione che pur prescritti in sede penale ,
conservavano la propria carica offensiva in sede contabile. Di qui la
condanna di Labate a pagare 2,077,50 euro al comune.