mercoledì 9 settembre 2015

POLICORO. ALESSANDRO CORRADO, CLOWN IN CARROZZELLA, FA SORRIDERE I BAMBINI RICOVERATI

di Filippo Mele

IERI L'ESORDIO IN OSPEDALE DEL SEDICENNE FANTASTICAMENTE ABILE

POLICORO – Più che un esordio è stata una festa. Da ieri mattina,
ore 11, Alessandro Corrado, 16 anni, del centro del Metapontino, è ufficialmente Clown Turbo, socio a tutti gli effetti dell'associazione di clownterapia e musicoterapia Oasi del sorriso di Matera. “Alessandro – ha sentenziato il presidente dell'Oasi, il cavalier Giovanni Martinelli, alias Dr. Sorriso, alias Nonno Nanà - è primo clown fantasticamente abile d'Italia. Ho visto su internet. Non c'è nessuno come lui”. E sono stati applausi degli altri clown, dei medici del reparto, degli infermieri, delle mamme che tenevano in braccio i loro bambini, di uno – due anni, ricoverati. Così, anche la nostra intervista, gioco – forza, è divenuta pubblica. “Il nome di Clown Turbo – ha spiegato Alessandro – lo ha scelto Nonno Nanà ma mi piace. Fa sorridere. Io sono in carrozzella ortopedica ma sono Turbo. Io, appena ho visto i clown, ho chiesto di andare con loro. Mi è piaciuto assai quel che facevano e che fanno. Mi hanno fatto ridere. Ed io voglio far ridere i bambini più piccoli di me che sono ricoverati in ospedale. Non è che sono qui solo oggi per la prima volta. Verrò ogni volta che loro verranno”. E sono stati altri applausi scroscianti dei presenti. A questo punto, però, è stato quasi obbligatorio mettere all'opera Clown Turbo. Dai, vediamo se fai sorridere Caterina, un anno e mezzo, in braccio alla sua mamma, che ti sta guardando con gli occhi velati da tristezza. Ed Alessandro ha fatto due smorfie che hanno fatto ridere la bambina ammalata. Negli occhi della mamma che la teneva in braccio le lacrime. Potenza della clownterapia e della musicoterapia. Ma tutto è stato coperto dalla gag e dalle canzoni degli iscritti all'Oasi. “Per noi – ha detto Martinelli – è una giornata importante. E' la prima volta che un nostro, come dire assistito, diventa un nostro socio - protagonista. Alessandro ci ha chiesto dalla prima volta che lo abbiamo incontrato che voleva fare il clown con noi. Pensavamo che scherzasse. Quando poi ce lo chiesto ripetutamente abbiamo deciso: egli sarà Clown Turbo. Ed eccolo qui a far sorridere bambini in una corsia d'ospedale. Per me ed i miei ragazzi è una emozione in più. Ne abbiamo viste tante in sette anni di attività e più di cinquecento accessi nei reparti di Puglia e Basilicata dove siamo accreditati ma quello che stiamo vivendo oggi a Policoro è veramente speciale: chi ha avuto bisogno del nostro aiuto adesso aiuta gli altri. E' fantastico”. La festa è proseguita con la consegna ad Alessandro della targa e della medaglia ufficiali di clown. Promosso clownterapeuta, lui sulla sua carrozzella ortopedica, sul campo della solidarietà senza età, razza, confini.


IL PRIMARIO DI PEDIATRIA GIANFRANCO CHETRÌ

“LA CLOWNTERAPIA È MOLTO IMPORTANTE PER LA GUARIGIONE” 

POLICORO - “La clownterapia è molto importante ai fini della guarigione dei bambini ricoverati. E' una metodica terapeutica che fa sentire i piccoli degenti non lontani dall'ambiente familiare. Giocare, ridere e scherzare con l'aiuto di fantastici ragazze e ragazzi li fa sentire meglio”. Lo ha detto nel corso del “battesimo della corsia” di Alessandro Corrado, Clown Turbo, il primario del reparto di pediatria dell'ospedale Giovanni Paolo II, Gianfranco Chetrì. Primario che ha partecipato attivamente all'accesso dei clown guidati dal cavalier Giovanni Martinelli. “Il bambino malato – ha spiegato il pediatra – si sente meglio quando sta con gli altri e sorride. Qui, poi, oggi, stiamo assistendo ad un sedicenne con problemi che diventa lui stesso protagonista della clownterapia. Si tratta di un ragazzo con una forza notevole che vuole dare agli altri quel che lui ha ricevuto di positivo. Un fatto che denota una grande forza d'animo”.