CORTE
DEI CONTI. “TEGOLA” IN APPELLO SUL VICEMNISTRO FILIPPO BUBBICO ED
IL SOTTOSEGRETARIO VITO DE FILIPPO. CON I TRE EX ASSESSORI DELLA
GIUNTA REGIONALE DELLA BASILICATA IN CARICA NEL 2001, CHIURAZZI,
ALTOBELLO E NIGRO, DOVRANNO PAGARE 29.653,69
CIASCUNO Più RIVALUTAZIONE MONETARIA E SPESE LEGALI. LA VICENDA
RIGUARDA DUE NOMINE RITENUTE ILLEGITTIME NEL NUCLEO REGIONALE DI
VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI
FILIPPO
MELE
“Tegola
pecuniaria” della Corte dei Conti, Sezione II giurisdizionale
centrale di appello, sul capo del viceministro agli interni Filippo
Bubbico (Pd), in carica dal 3 maggio 2013, e del sottosegretario alla
salute, Vito De Filippo (Pd), nominato il 28 febbraio 2014, del
Governo Renzi.
I due esponenti politici sono stati condannati dalla
Corte contabile a versare 29.653,69 euro ciascuno nelle casse della
Regione Basilicata per due nomine considerate illegittime di due ex
dirigenti nel Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli
investimenti (NRVVIP) quando erano, nel 2001, Bubbico “governatore”
e De Filippo assessore.
Con loro pagheranno ognuno la stessa somma
gli altri ex assessori Carlo Chiurazzi (Pd), dal dicembre 2014
presidente del Consorzio industriale di Matera; Sabino Altrobello
(Pd), dal 27 maggio 2014 sindaco di Lavello; e Carmine Nigro,
momentaneamente fuori dalla politica e senza, pare, alcun incarico
pubblico. La corte, presieduta da Luciano Calamaro, ha preso in
esame gli appelli proposti dagli ex componenti della Giunta Bubbico
ed anche quello della Procura Generale avversi alla sentenza della
Sezione giurisdizionale per la Regione Basilicata pubblicata il 17
giugno 2008.
La
Procura regionale aveva citato Bubbico, De Filippo, Altobello,
Chiurazzi e Nigro chiedendone la condanna al risarcimento di un danno
di 168.028,53. La condotta illecita a loro addebitata consisteva nel
conferimento dell’incarico di tutor e di membro aggregato ad
Edmondo Ciriello e Nicola Damiano in una delibera del 23 aprile 2001
che istituiva il Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli
investimenti.
Il giudice di prima istanza, però, condannò gli ex
amministratori regionali ma determinò il danno in 74.134,26 euro e
lo ripartì in parti eguali, 14.826,5 euro ciascuno. Da qui gli
appelli dei condannati ma anche della Procura generale. I primi hanno
chiesto l'annullamento della sentenza a loro carico. La
Procura, al contrario, ha chiesto che il danno venisse riaccertato in
148.268,53 euro. Così, la Sezione II centrale di appello della Corte
dei Conti, ha dapprima riunito gli appelli e poi ha pronunciato la
sua sentenza respingendo gli appelli di Bubbico, De Filippo, Nigro,
Altobello, e Chiurazzi, ed accogliendo quello del Procuratore
Generale. Ha condannato, pertanto, tutti gli ex esponenti della
Giunta regionale in carica nel 2001 al risarcimento in favore della
Regione Basilicata di 148.268,43 euro, 29.653,69 ciascuno, più
rivalutazione monetaria ed interessi legali. Ha condannato, altresì,
“dulcis in fundo”, i cinque appellanti al pagamento delle spese
anche del giudizio di appello liquidato, in parti eguali, in
complessivi euro 2.567,39.
tratto da LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO