lunedì 28 settembre 2015

CORTE DEI CONTI. “TEGOLA” IN APPELLO SUL VICEMNISTRO FILIPPO BUBBICO ED IL SOTTOSEGRETARIO VITO DE FILIPPO

CORTE DEI CONTI. “TEGOLA” IN APPELLO SUL VICEMNISTRO FILIPPO BUBBICO ED IL SOTTOSEGRETARIO VITO DE FILIPPO. CON I TRE EX ASSESSORI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA BASILICATA IN CARICA NEL 2001, CHIURAZZI, ALTOBELLO E NIGRO, DOVRANNO PAGARE 29.653,69 CIASCUNO Più RIVALUTAZIONE MONETARIA E SPESE LEGALI. LA VICENDA RIGUARDA DUE NOMINE RITENUTE ILLEGITTIME NEL NUCLEO REGIONALE DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI

FILIPPO MELE 

Tegola pecuniaria” della Corte dei Conti, Sezione II giurisdizionale centrale di appello, sul capo del viceministro agli interni Filippo Bubbico (Pd), in carica dal 3 maggio 2013, e del sottosegretario alla salute, Vito De Filippo (Pd), nominato il 28 febbraio 2014, del Governo Renzi. 

I due esponenti politici sono stati condannati dalla Corte contabile a versare 29.653,69 euro ciascuno nelle casse della Regione Basilicata per due nomine considerate illegittime di due ex dirigenti nel Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli investimenti (NRVVIP) quando erano, nel 2001, Bubbico “governatore” e De Filippo assessore. 

Con loro pagheranno ognuno la stessa somma gli altri ex assessori Carlo Chiurazzi (Pd), dal dicembre 2014 presidente del Consorzio industriale di Matera; Sabino Altrobello (Pd), dal 27 maggio 2014 sindaco di Lavello; e Carmine Nigro, momentaneamente fuori dalla politica e senza, pare, alcun incarico pubblico. La corte, presieduta da Luciano Calamaro, ha preso in esame gli appelli proposti dagli ex componenti della Giunta Bubbico ed anche quello della Procura Generale avversi alla sentenza della Sezione giurisdizionale per la Regione Basilicata pubblicata il 17 giugno 2008. 

La Procura regionale aveva citato Bubbico, De Filippo, Altobello, Chiurazzi e Nigro chiedendone la condanna al risarcimento di un danno di 168.028,53. La condotta illecita a loro addebitata consisteva nel conferimento dell’incarico di tutor e di membro aggregato ad Edmondo Ciriello e Nicola Damiano in una delibera del 23 aprile 2001 che istituiva il Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli investimenti. 

Il giudice di prima istanza, però, condannò gli ex amministratori regionali ma determinò il danno in 74.134,26 euro e lo ripartì in parti eguali, 14.826,5 euro ciascuno. Da qui gli appelli dei condannati ma anche della Procura generale. I primi hanno chiesto l'annullamento della sentenza a loro carico. La Procura, al contrario, ha chiesto che il danno venisse riaccertato in 148.268,53 euro. Così, la Sezione II centrale di appello della Corte dei Conti, ha dapprima riunito gli appelli e poi ha pronunciato la sua sentenza respingendo gli appelli di Bubbico, De Filippo, Nigro, Altobello, e Chiurazzi, ed accogliendo quello del Procuratore Generale. Ha condannato, pertanto, tutti gli ex esponenti della Giunta regionale in carica nel 2001 al risarcimento in favore della Regione Basilicata di 148.268,43 euro, 29.653,69 ciascuno, più rivalutazione monetaria ed interessi legali. Ha condannato, altresì, “dulcis in fundo”, i cinque appellanti al pagamento delle spese anche del giudizio di appello liquidato, in parti eguali, in complessivi euro 2.567,39.


tratto da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO